Le parlate dei diversi gruppi zingari in Italia sono riconducibili al romanes (o lingua romani, romani čhib), una lingua ben definibile storicamente e strutturalmente, ma comprendente varietà dialettali [...] rom vlax, con diversi esiti fonologici, e soprattutto con un lessico privo di prestiti romeni, ma con molti lessemi slavi.
Non è possibile né utile determinare oggi (perché troppo fluida) la distribuzione territoriale di tali gruppi: essi si trovano ...
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toponomastica Studio fondamentalmente linguistico dei toponimi o nomi di luogo, sotto l’aspetto dell’origine, della formazione, della distribuzione, del significato ecc. Nella t. si possono distinguere [...] in Salonìki per Tessalonìke, Torino per Augusta Taurinorum, Paris per Lutetia Parisiorum; e la traduzione, come nello slavo Carigrad «città dell’imperatore» per il greco Konstantinùpolis: un caso particolare del secondo procedimento è la cosiddetta ...
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ZINGARI
Walter HIRSCHBERG
Angelo PERNICE
Carlo TAGLIAVINI
Egon Wellesz
. Gruppo etnico migrante che s'incontra disperso in numerosi paesi d'Europa, nella Turchia asiatica, in Persia, Turkestan, Afghānistān, [...] più di un particolare proveniente dall'età pagana. Quali elementi poi siano puramente zingareschi e quali siano stati assorbiti dagli Slavi, Ungheresi, Greci, Romeni e Tedeschi, è difficile a dirsi. Ad es., la festa del "verde Giorgio" degli Zingari ...
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BARTOLI, Matteo Giulio
Tullio De Mauro
Nacque ad Albona d'Istria il 22 sett. 1873. Compi gli studi universitari a Vienna, dove gli fu maestro W. Meyer-Lúbke, a Strasburgo, dove gli fu "maestro e collega" [...] inaugurale dell'anno accad. 1933-341, in Annuario della R. Università di Torino, DXXX (1933-34), pp. 15-26; Una repubblica italo-slava, in Primato [riv. diretta da G. Bottai], 11, 10 nov. 1941, pp. 19 s.).
Col primo dopoguerra l'attività dei B. si ...
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(gr. Μακεδονία; bulg., maced. e serbocr. Makedonija) Regione storica della penisola balcanica (circa 70.000 km2 con circa 3 milioni di ab.), divisa politicamente tra Bulgaria (10%), Grecia (51%) e la [...] complessiva di damaskini, dal nome del novelliere greco Damaskinos Studita (16° sec.). L’afflusso di sempre più notevoli gruppi slavo-macedoni nelle città fino ad allora dominate esclusivamente dai Turchi o dai Greci creò, nella prima metà del 19 ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] Brandeburgo. La necessità di difendersi dagli attacchi degli Slavi e degli Ungari spinse Enrico a promuovere la costruzione peraltro rovesci sia in Italia meridionale sia da parte degli Slavi, la cui ribellione fece perdere ai Tedeschi il controllo ...
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Per minoranze linguistiche si intendono gruppi di popolazione che parlano una lingua materna diversa da quella di una maggioranza: quest’ultima si identifica normalmente coi parlanti che hanno come lingua [...] in continuità territoriale con le madrepatrie di riferimento le popolazioni che praticano (accanto ai locali dialetti germanici, slavi e francoprovenzali) un uso colto e co-ufficiale del tedesco (provincia autonoma dell’Alto Adige / Südtirol), dello ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] .), mentre nei secoli successivi nel territorio fra la Vistola e l’Elba si insediarono i Polani, i Pomerani, i Polabi (o slavi elbani); nella Slesia (dall’alta Vistola sino all’Oder) gli Slesiani.
La prima formazione statale si ebbe con Mieszko I (m ...
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Arnese per fumare costituito, nella forma diffusa nei paesi occidentali, da una testa, all’interno della quale viene ricavato un piccolo recipiente tondeggiante, detto fornello, nel quale arde il tabacco, [...] di trascrizione e in alcuni alfabeti (soprattutto quelli slavi di tipo latino), sovrapposto o, più raramente, sottoposto ’articolazione palatale o palatoalveolare.
Nella slavistica è usata anche per indicare una vocale e lunga ‹ě› dello slavo comune. ...
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Stato dell’Europa orientale; confina a NE con Ucraina e Moldavia, a NO con l’Ungheria, a S con la Bulgaria e a SO con la Serbia; si affaccia per quasi 250 km sul Mar Nero.
Il territorio della Romania [...] fisici a N e a O si è sempre avuta una forte compenetrazione tra i Romeni e le popolazioni ungheresi, slave e germaniche circostanti. La situazione si è infine virtualmente stabilizzata solo dopo gli ingenti spostamenti avvenuti in seguito al secondo ...
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slavato
agg. [der. di lavato, col pref. s- (nel sign. 6)]. – 1. non com. Sinon., in senso proprio, di dilavato: i ciottoli battuti e s. uscivano dal terriccio coi vari colori (De Marchi). 2. Di colore sbiadito, di tono non deciso, troppo tenue...
slavita
slavità s. f. [der. di slavo]. – L’essere slavo; l’essere e il sentirsi conforme ai caratteri proprî della cultura, dello spirito, della lingua del mondo slavo: riconoscere, o contestare, la s. della Macedonia.