Perché una Costituzione per l'Europa?
Il Trattato che istituisce una Costituzione per l'Europa, ratificato dal Consiglio europeo a Roma il 29 ottobre 2004 e successivamente sottoposto al vaglio della definitiva [...] più di sinistra - comuniste, socialiste e rappresentative dei movimenti sociali -che, in profondo conflitto con i partiti socialdemocratici, denunciavano l'elevazione a rango costituzionale del modello monetarista e liberista radicato nei trattati di ...
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Le imprese cooperative nelle regioni italiane
Tito Menzani
In tutto il mondo le imprese cooperative contano più o meno un miliardo di soci. Si tratta di un numero assolutamente importante, in considerazione [...] due centrali si aggiungeva nel 1952 l’Alleanza generale delle cooperative italiane (AGCI), animata da repubblicani e socialdemocratici.
A prescindere da queste divisioni, nella società civile le cooperative si erano nel frattempo ben affermate, molto ...
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Richard Newbury
Gran Bretagna
Dieu et mon droit
Il leader del
nuovo Labour
di Richard Newbury
5 maggio
Nelle elezioni per il rinnovo della Camera dei Comuni il Partito laburista, con il 35,9% dei voti, [...] il voto della classe lavoratrice i laburisti non sarebbero riusciti a ottenere la base dei 200 seggi sicuri.
Di fatto nel 1983 i socialdemocratici ottennero il 25% dei voti e 25 seggi, mentre i laburisti con il 27% ne conquistarono 220.
In effetti il ...
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Governabilità
Gianfranco Pasquino
Introduzione
Non esiste una definizione comunemente e concordemente accettata di 'governabilità'. Anzi, molto spesso il termine usato è 'ingovernabilità', oppure si [...] a farle valere in maniera soddisfacente (v. Pasquino, 1980). Dunque, i partiti e i sindacati riformisti e socialdemocratici piuttosto che i partiti borghesi e le relative associazioni professionali di rappresentanza sono stati colpiti dalla crisi di ...
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Morte o trasfigurazione delle ideologie?
Giuseppe Bedeschi
Liberalismo e democrazia
Con la parola ideologia si intende una ‘visione del mondo’ quanto più possibile organica e logica (che in Karl Marx [...] in Gran Bretagna, per il New Deal di Franklin D. Roosevelt in America e per le politiche dei socialdemocratici europei del secondo dopoguerra: essi hanno realizzato programmi ridistributivi, programmi di assistenza sociale, assicurazioni contro gli ...
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MOZZONI, Marianna
Simonetta Soldani
MOZZONI, Marianna (Anna Maria). – Nacque a Milano il 5 maggio 1837 da Giuseppe e da Delfina Piantanida, appartenenti entrambi a famiglie con ascendenze nobili e proprietà [...] costruzione di un soggetto politico più aperto alle ragioni del socialismo: firmò il Saluto dei socialisti italiani ai socialdemocratici tedeschi riuniti a Halle, inaugurò con Filippo Turati la Casa del popolo di Milano, fece parte del ristretto ...
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SARAGAT, Giuseppe
Mirco Carrattieri
SARAGAT, Giuseppe. – Nacque a Torino il 19 settembre 1898 da Giovanni e da Ernestina Stratta.
Il padre, nato nel 1855, era un avvocato sardo di famiglia catalana [...] , riaprendo nel partito le ferite latenti. La sinistra socialista premeva per un’azione più coraggiosa e gli ex socialdemocratici reagivano rivendicando l’autonomia. L’estremo tentativo di mediazione compiuto da Nenni e da Saragat nel luglio del 1969 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero politico ed economico ottocentesco trae ispirazione da diverse fonti: l’utilitarismo [...] Rechte, Sistema dei diritti acquisiti) e la votazione dei crediti di guerra da parte dell’autorevole rappresentanza socialdemocratica allo scoppio del primo conflitto mondiale.
Nel corso di questo processo, gli stati tedeschi danno vita allo ...
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movimento operaio e sindacale
L’espressione indica l’insieme delle forme di organizzazione, rappresentanza e tutela assunte dalla classe operaia a difesa delle proprie condizioni di lavoro e di vita [...] Paese ad avere un partito politico della classe operaia, fondato da Ferdinad Lassalle. Nel 1869 era nato il Partito socialdemocratico fondato da W. Liebknecth e A. Bebel. Dopo la repressione seguita anche in Germania alla sconfitta della Comune, i ...
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CAMPILLI, Pietro
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Nato a Frascati (Roma) il 30 nov. 1891 da Desiderio e da Enrica Ranelli, in una famiglia di agricoltori benestanti, dopo aver conseguito il diploma di ragioniere, si laureò presso [...] il C. con l'incarico di ministro senza portafoglio per il Coordinamento Economico (dall'aprile 1951, quando i socialdemocratici si ritirarono dal governo, egli sostituì L. D'Aragona al ministero dei Trasporti). Ormai considerato "come uomo dell ...
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socialdemocratico
socialdemocràtico agg. e s. m. (f. -a) [comp. di sociale e democratico, sul modello del ted. sozialdemokratisch] (pl. m. -ci). – Della socialdemocrazia: partito s.; appartenente, aderente alla socialdemocrazia: i deputati...
spontaneismo
s. m. [der. di spontaneo]. – Propr., carattere di ciò che è spontaneo. In partic., nel linguaggio politico e sindacale del primo Novecento, la concezione e la prassi rivoluzionaria che afferma la priorità delle forme di lotta...