Fenomeno collettivo che ha il suo tratto distintivo nella violenza armata posta in essere fra gruppi organizzati.
Le trasformazioni cui è stata soggetta la g. tradizionale nel 20° sec. vanno portando a [...] dei conflitti e la soluzione delle controversie internazionali (in particolare, il Patto dellaSocietàdelleNazioni del 1919 e il Patto Briand-Kellog del 1928). La creazione dell’Organizzazione delleNazioni Unite, nel 1945, ha segnato ...
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PARIGI (fr. Paris; A. T., 30-31)
Elio MIGLIORINI
Vittorio SOGNO
Léopold Albert CONSTANS
Georges BOURGIN
Pierre LAVEDAN
Stefano LA COLLA
Henry PRUNIERES
Giacomo ANTONINI
Walter MATURI
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Capitale [...] e le relazioni personali tra gli scienziati dei varî paesi. Questo istituto fu aperto il 1° novembre 1925.
Creato parimenti dalla Societàdellenazioni nel 1926 è l'Office international des musées, connesso col precedente istituto; mentre è creazione ...
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Alimentazione
Alfred Sauvy
sommario: 1. Dati storici. a) Le carestie. b) La leggenda. c) Le ricerche storiche. d) Progressi nella conoscenza. e) Il consumo. f) L'azione internazionale. g) La grande [...] , per precisare i modi di realizzazione dei progetti. Il rapporto di questo comitato fu approvato nel 1937, in una riunione dellaSocietàdelleNazioni. Nel 1938 i rappresentanti dei 22 paesi più ricchi, compresi gli Stati Uniti (che non erano membri ...
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schiavitù
Sergio Parmentola
Uomini proprietà di altri uomini
Dalla preistoria al mondo moderno, la schiavitù è esistita sotto varie forme; benché condannata nella Convenzione di Ginevra del 1926, in [...] gli Stati europei si impegnarono ad abolirla anche nelle colonie africane.
La schiavitù fu solennemente condannata dalla Societàdellenazioni con la Convenzione di Ginevra del 1926. Ciononostante, in alcuni paesi africani e asiatici essa esiste ...
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Concetti, problemi e ideali di Norberto Bobbio
sommario: 1. Il problema della definizione. 2. Pace negativa e positiva. 3. La pace come valore. 4. L'ideale della pace perpetua. 5. Pacifismo istituzionale [...] Firenze 1960, vol. III, pp. 339-340). Quantunque inferiori allo scopo per cui sono sorte, la SocietàdelleNazioni e l'Organizzazione delleNazioni Unite i primi tentativi di associazione permanente e universale degli Stati non sono state un prodotto ...
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Morbilità
Mirko D. Grmek
sommario: 1. Concetti e metodi. a) Orientamenti attuali dell'epidemiologia e definizione dei criteri di misura della morbilità. b) La malattia e le malattie: il problema della [...] nel 1929 e nel 1938, grazie ai lavori di una Commissione mista dell'Istituto Internazionale di Statistica e dell'Organizzazione di Igiene dellaSocietàdelleNazioni. Ma nonostante tutte le revisioni la Nomenclatura internazionale continuava ad avere ...
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Colonialismo
David K. Fieldhouse
di David K. Fieldhouse
Colonialismo
sommario: 1. Introduzione. 2. La funzione storica del colonialismo nel secolo XX. 3. Sistemi di governo: a) tipi di dipendenza; b) [...] cui potevano essere assorbiti in un sistema imperiale, ma rimasero tutti sotto il controllo della Commissione permanente per i mandati dellaSocietàdelleNazioni. Dopo il 1945 questi mandati, cui si aggiunsero colonie italiane e giapponesi, furono ...
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diplomazia
Insieme dei procedimenti attraverso i quali uno Stato mantiene le normali relazioni con altri soggetti di diritto internazionale (Stati esteri e altri enti con personalità internazionale). [...] occasionalmente (come a Berlino nel 1878 in cui si discute anche dell’assetto coloniale dell’intero pianeta), diviene poi permanente attraverso organizzazioni come la Societàdellenazioni e l’ONU o anche la Comunità economica europea, poi Unione ...
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Il complesso delle persone che hanno comunanza di origine, di lingua, di storia e che di tale unità hanno coscienza, anche indipendentemente dalla sua realizzazione in unità politica.
N., nazionalità, [...] , di nuovi Stati su base nazionale (e la consacrazione della nazionalità come principio costitutivo degli Stati, riflessa anche nella denominazione di SocietàdelleNazioni attribuita all’organizzazione internazionale creata nel 1919) fu accompagnata ...
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sviluppo econòmico Fenomeno durevole nel tempo consistente nella crescita di alcune variabili reali del sistema: produzione, consumi, investimenti, occupazione. In politica economica, per politica dello [...] del capitalismo la fase più alta di sviluppo dellesocietà umane, mentre il secondo individuava il comunismo come economico. La celebre opera di A. Smith, La ricchezza dellenazioni, intendeva spiegare le origini e le cause di questa ricchezza ...
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societa
società s. f. [dal lat. sociětas -atis, der. di socius «socio»]. – 1. In senso ampio e generico, ogni insieme di individui (uomini o animali) uniti da rapporti di varia natura e in cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione,...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...