BRESCIA
G. Panazza
(lat. Brixia; Brisia, Bressa nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di prov. e diocesi vescovile, situata tra i fiumi Oglio e Chiese allo sbocco della val Trompia.Di [...] Trompia, si conservò il primo, poi riattato in epoca tardoantica, ricordato nel 761 (curriculo); numerosi gli avanzi alla , Brescia 1989, p. 297 ss.; G. Bonfiglio Dosio, Società e ricchezza in Brescia in epoca malatestiana sulla scorta dell'estimo ...
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Adriano I
Ottorino Bertolini
D'illustre famiglia dell'aristocrazia militare di Roma, orfano in tenera età del padre Teodoro e perduta poi anche la madre, fu accolto ed allevato dallo zio paterno Teodoto, [...] S. Pancrazio e le sottostanti regioni cimiteriali, "Archivio della Società Romana di Storia Patria", 113, 1990, pp. 39 S. de Blaauw, Cultus et decor. Liturgia e architettura nella Roma tardoantica e medievale, Città del Vaticano 1994, pp. 524, 541, ...
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PISA
V. Ascani
(lat. Alphea, Pisae)
Città della Toscana occidentale, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Arno e non lontana dalla costa tirrenica. In origine P. fu città lagunare [...] a N-O; ma presso quest'angolo, all'interno del perimetro tardoantico, già si era organizzata la curia vescovile, presso la chiesa di S est, ivi, 4, pp. 13-17 (rist. in id., Economia, società, istituzioni a Pisa nel Medioevo, Bari 1980, pp. 17-24); P. ...
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PERUGIA
A. Caleca
(lat. Perusia; Peroscia nei docc. medievali)
Capoluogo dell'Umbria, centro di origine umbra e fiorente città in epoca etrusca e poi romana, nella Tarda Antichità assurse al ruolo di [...] oltrepassa quello circolare. Il riferimento a un modello tardoantico come il S. Stefano Rotondo a Roma ( ; A.I. Galletti, La città come universo culturale e simbolico, in Società ed istituzioni dell'Italia comunale: l'esempio di Perugia (sec. XII-XIV ...
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CIMITERO
M.A. Lala Comneno
Il termine c. indica il luogo deputato alla sepoltura e lo spazio a essa destinato, subdiale o sotterraneo.Derivata dal gr. ϰοιμάω, 'addormentarsi', la parola coemeterium [...] sono scoperte numerose aree sepolcrali nello spazio urbano di età tardoantica e altomedievale, sia in rapporto a edifici di culto VIIe siècle, Paris 1988; C. La Rocca Hudson, Morte e società. Studi sulle necropoli altomedievali, QMed 26, 1988, pp. 236 ...
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TOSCANA
V. Ascani
Regione dell'Italia centrale comprendente la porzione settentrionale tirrenica della penisola e le isole a essa adiacenti. Bagnata a O dai mari Ligure e Tirreno e limitata a N e a [...] doppio colonnato rimontante al sec. 6°, con capitelli tardoantichi di reimpiego sormontati da pulvini scolpiti a simboli , in Alluccio da Pescia (1070 ca. -1134). Religione e società nei terriori di Lucca e della Valdinievole, "Atti del Convegno, ...
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Stato
Organizzazione di una comunità, in grado di prendere delle decisioni, in ultima istanza sovrane e insindacabili, in nome della comunità, sia nei confronti dei membri o dei gruppi interni ad essa, [...] .
Stato e Chiesa nella cultura cristiana tardoantica e medioevale
Con il cristianesimo s’introduce sua azione è la proprietà, ossia il lavoro umano e il rigoglio della società come sede e risultato di questo lavoro. È il lavoro che conferisce valore ...
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DELLA ROBBIA, Andrea
Giancarlo Gentilini
Nacque a Firenze il 20 ott. 1435, quartogenito di Marco di Simone lanaiolo, e di una monna Antonia (1413-14 maggio 1444).
Da tempo i Della Robbia avevano rag [...] solo che nel 1497, e forse già nel 1487, era in società coi "fornaciai" Matteo e Marco di Paolo da Terra Rossa, pagati pesanti. Severità formale che assume i toni rudi della scultura tardoantica o di un intaglio tedesco nella Pentecoste oggi in S. ...
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NAPOLI
F. Aceto
(gr. Παϱθενόπη, ΝεάπολιϚ, lat. Neapolis)
Città della Campania, capoluogo di regione, posta lungo la costa tirrenica, al centro dell'omonimo golfo.
Topografia e urbanistica
In età medievale [...] quelle per seggi, più rispondenti alla caotica ma vitale società del tempo, che si affermarono nel corso del Duecento attingono invece a piene mani al repertorio di forme tardoantiche, svolgendo secondo i modi della stilizzazione bizantina il motivo ...
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ORVIETO
E. Lunghi
(Urbs Vetus, Οὐϱβίβεντον, Urbivieto nei docc. medievali)
Città dell'Umbria meridionale in prov. di Terni, posta su una rupe di natura tufacea, alla destra del fiume Paglia.
Urbanistica
Il [...] solo ipotizzabile una continuità con un nucleo urbano di età tardoantica, dall'altra la storia dello sviluppo del suo tessuto intorno al 1356, anno in cui a Siena è documentata la società di bottega fra i due orefici (Carli, 1965; Leone de Castris ...
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