RATZENHOFER, Gustav
Anna Maria Ratti
Generale, filosofo e sociologo, nato a Vienna il 4 luglio 1842, morto nell'ottobre 1904, durante il viaggio di ritorno dall'America in Europa. Entrato nel 1859 a [...] das einheitliche Princip aller Erscheinungen (Lipsia 1899); Positive Ethik (Lipsia 1901); Die Kritik des Intellekts (Lipsia 1902); Sociologie (Lipsia 1907).
Tra le opere di carattere militare ricordiamo: Die prakt. Übungen der Infanterie und Jäger ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Spazio, organizzazione sociale dello
Arnaldo Bagnasco
Premessa
Il rapporto con lo spazio e il tempo sono costitutivi del modo di essere della società. Gli uomini costruiscono case, fabbriche e templi, [...] condizioni di alta divisione funzionale delle attività, collegando integrazione sociale e integrazione sistemica. Da un punto di vista sociologico, la crisi drammatica delle grandi metropoli dei paesi arretrati o in via di sviluppo, e in parte minore ...
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criminalita ed economia
criminalità ed economìa. – Il rapporto fra la criminalità e l’economia può essere considerato sotto diversi aspetti. Sin dalla pubblicazione dell’articolo Crime and punishment: [...] economisti hanno analizzato le origini e le conseguenze della criminalità, oggetto di studio anche di altre discipline (sociologia, psicologia, criminologia). Dal punto di vista teorico è stata considerata l’importanza degli incentivi all’attività ...
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Il complesso di credenze, opinioni, rappresentazioni, valori che orientano un determinato gruppo sociale.
Il termine fece la sua comparsa in Francia quando A.-L.-C. Destutt de Tracy se ne servì per denominare [...] polemica politica. Da questo punto di vista è notevole la distinzione posta da V. Pareto (Sistemi socialisti, 1902; Trattato di sociologia generale, 1916) tra scienza e i., l’una legata all’osservazione e al ragionamento, l’altra al sentimento e alla ...
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Statistico, criminologo e sociologo (Castiglione di Sicilia 1876 - Roma 1960), figlio di Nicola; fu prof. di statistica nelle univ. di Torino (1914), Messina (1919), Napoli (1920) e Roma (1929-1951); socio [...] ); ha pubblicato studî di carattere generale e indagini originali sulle classi povere, sui delinquenti, sul substrato sociologico e biologico del linguaggio, sulla psicologia dell'io profondo. Tra le moltissime opere, alcune delle quali profondamente ...
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Scrittore, antropologo, educatore e uomo politico brasiliano (Montes Claros 1922 - Brasilia 1997). Personalità poliedrica e indipendente, ha dato un contributo rilevante, culturale e progettuale, in ciascuno [...] di analisi della società sudamericana non più condizionato dagli schemi europei e nordamericani.
Vita e attivià
Laureatosi in sociologia con una specializzazione in etnologia presso l'Universidade de São Paulo (1946), l'anno successivo iniziò una ...
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Franco, Marielle, nata Francisco da Silva. – Donna politica, sociologa e attivista brasiliana (Rio de Janeiro 1979 - ivi 2018). Di origini africane, proveniente dalla favela de Maré, ragazza madre e omosessuale, [...] per opporsi al degrado sociale e alle sopraffazioni della criminalità organizzata e delle forze dell’ordine. Laureatasi in Sociologia, agli inizi del Duemila ha iniziato a battersi per i diritti umani, avvicinandosi alla causa femminista e conducendo ...
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(App. V, i, p. 760)
Lo studio del fenomeno della delinquenza, condotto con metodo positivo, e quello del delinquente, condotto con i metodi naturalistici delle scienze comportamentali, sono trattati nell'Enciclopedia [...] .
Superata la fase in cui la ricerca criminologica suggeriva proposizioni teoretiche unilaterali (o biologiche, o psicologiche, o sociologiche), si possono evidenziare quelle ancora o maggiormente rispondenti al fenomeno oggetto di studio. La prima è ...
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Sviluppo, antropologia dello
Mariano Pavanello
L'incontro tra sviluppo e antropologia
La nozione di sviluppo è uno dei grandi miti della seconda metà del 20° sec., così come quella di progresso lo è [...] nel quadro di una socioantropologia del mutamento sociale che combina la tradizione antropologica dello sviluppo con quella più schiettamente sociologica nell'impiego sia di concetti e teorie, sia di metodi di ricerca e di intervento.
Le critiche all ...
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MARCHAL, Jean
Economista, fratello di André, nato a Colombey-les-Belles, Meurthe-et-Moselle, nel 1905; professore nell'università di Nancy (1935) e, dal 1948, in quella di Parigi, membro del Conseil [...] prezzi nelle varie situazioni di mercato ed ha elaborato una nuova teoria della distribuzione del reddito, tutta colorata di sociologia. Ritiene infatti valevole soltanto per periodi brevi la teoria tradizionale, che considera i prezzi dei fattori di ...
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sociologia
sociologìa s. f. [comp. di socio- e -logia, sul modello del fr. sociologie]. – Scienza e disciplina che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause e manifestazioni, nei loro processi ed effetti, nei loro rapporti...
sociologico
sociològico agg. [der. di sociologia] (pl. m. -ci). – Relativo alla sociologia: studî s.; teoria s.; impostazione s. di un problema; considerazione s. di un fenomeno culturale; scuola s. del diritto penale, lo stesso che scuola...