ALIMENA, Bernardino
Roberto Abbondanza
Nacque a Cosenza il 12 sett. 1861 da Francesco, insigne avvocato penalista e deputato per tre legislature. A Napoli, dal 1881 al 1884, frequentò i corsi di giurisprudenza, [...] ovvero nell'atmosfera filosofica o politica del diritto stesso" e lo definiva "soprattutto cultore di psicologia e sociologiacriminale..., non giureconsulto in senso stretto". Anche dalla parte dei filosofi le critiche non mancarono, specie ad opera ...
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GRISPIGNI, Filippo
Giurista, nato a Viterbo il 31 agosto 1884. Laureatosi a Roma, si perfezionò a Berlino. Professore nel 1912 nell'università di Camerino e poi in quella di Cagliari, fu chiamato nel [...] della Svizzera, Germania ed Austria, ivi 1911; La pericolosità criminale ed il valore sintomatico del reato, ivi 1920; Il consenso dell'offeso, Roma 1924; Introduzione alla sociologiacriminale, Torino 1928; Diritto penale italiano, Padova 1932, 2 ...
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Legislazione e codificazione
Carlo Ghisalberti
Dall’invasione longobarda del 568, con l’unità politica della penisola era venuta meno anche quella giuridica tramandata dal mondo romano. Se le leggi [...] , ma anche perché, poco indulgendo alle elucubrazioni dei teorici del diritto e dei cultori della sociologiacriminale, risolveva il complesso problema della imputabilità nella concreta valutazione della volontarietà del fatto definito come reato ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La giustizia penale
Renzo Orlandi
Una pluralità di significati
L’espressione giustizia penale possiede e sintetizza una pluralità di significati. Essa designa in primo luogo l’insieme delle regole (legali, [...] della scuola positiva, contro il cedimento della scienza penalistica a scienze ausiliarie quali l’antropologia, la sociologiacriminale, la psicologia, andava riaffermato il carattere strettamente giuridico del reato e della pena.
Se si allarga ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Le scuole penalistiche
Floriana Colao
La scuola italiana, che sarà detta «classica per dileggio»
«Quantunque partiti da scuole diverse, tutti però eravamo figli della scuola penale italiana, e tutti [...] ), in Id., Anticipazioni della riforma penale, Milano 1931, pp. 139-56.
E. Ferri, Principii di diritto criminale, Torino 1928.
E. Ferri, Sociologiacriminale, Torino 1929-1930.
A. Rocco, Relazione e RD 19 Ottobre 1930, in Codice penale, Roma 1930, pp ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La giustizia penale
Marco Nicola Miletti
Retorica dello scontento
Nell’Italia postunitaria la giustizia penale è ambito di elezione per sperimentare le conquiste statutarie, sostanziare la libertà politica, [...] giustizia penale. Prolusione letta nella R. Università di Roma il 23 novembre 1905, «Rivista di diritto penale e sociologiacriminale», 1905, 6, p. 12).
Insomma, i princípi piú commendevoli si atrofizzavano nell’impatto con le «tendenze retrive» (F ...
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GRISPIGNI, Filippo
Paolo Camponeschi
Nacque a Viterbo il 31 ag. 1884 da Pietro e da Rosa Venturini.
Iscritto alla facoltà di giurisprudenza di Roma, negli anni dell'università prese parte al dibattito [...] morale del reo, ma anche il dissenso da quella riduzione della scienza del diritto penale a "capitolo della sociologiacriminale" in cui il Ferri aveva individuato la naturale evoluzione dei moderni indirizzi criminalistici.
Di poco successivi i due ...
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CASSINELLI, Bruno
Giorgio Rebuffa
Nacque a Firenze il 14 apr. 1893 da Cesare e da Maria Sebastiani. Compì gli studi di giurisprudenza il 10 dic. 1917 all'università di Roma, iscrivendosi poi all'albo [...] III [1939], pp. 191 ss.), nel quale, definendo il Ferri come il fondatore di "una nuova scienza, la sociologiacriminale", considera il progetto di codice penale da lui steso nel 1921 come "l'avvenimento legislativo più cospicuo del secolo ventesimo ...
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sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti.
Nascita e primi sviluppi
La [...] il concetto di evoluzione tratto dalla biologia darwiniana. Le teorie dell’evoluzionismo sociologico ebbero un seguito particolare in Italia con le diverse correnti della s. giuridica e criminale (da R. Ardigò a G. Ferrero, da C. Lombroso a E. Ferri ...
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SOCIOLOGIA DELLA DEVIANZA
Stanley Cohen
Introduzione. - I fenomeni specifici che costituiscono la devianza, naturalmente, erano già compresi in sistemi culturali che esistevano prima che la categoria [...] ''crescere nella città''; vizio e criminalità organizzata erano pienamente integrati nell'apparato trasformò la nozione di anomia di Durkheim in una nuova formula sociologica in grado di spiegare l'esistenza della devianza nelle società democratiche ...
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sociologia
sociologìa s. f. [comp. di socio- e -logia, sul modello del fr. sociologie]. – Scienza e disciplina che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause e manifestazioni, nei loro processi ed effetti, nei loro rapporti...
criminale
agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo criminalis, der. di crimen -mĭnis «delitto»]. – 1. agg. a. Che concerne i delitti; è in genere sinon. di penale (di cui è peraltro meno com. nell’uso giuridico moderno): tribunale, processo, azione...