Sofista e poeta elegiaco del sec. V a. C., più volte ricordato da Platone e da Aristotele.
Caratteristica la menzione del Fedone platonico (pp. 60-61): E., secondo le parole di Cebete, vuol sapere perché [...] si sia messo a comporre versi in carcere. Socrate risponde di voler così obbedire, anche nel senso più letterale, a un sogno che gli ha ordinato l'esercizio della musica, pur avendovi già altrimenti obbedito, durante tutta la vita, con l'esercizio ...
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TEODORO il Lettore (Θεόδωρος ὁ 'Αναγνώστης)
Storico bizantino, che fiorì intorno al 530 e scrisse una Storia ecclesiastica, 'Εκκλησιαστικὴ ‛Ιστορία, tripartita, che andava da Costantino Magno al 518 ed [...] era assai pregiata perché condensava le storie ecclesiastiche di Socrate, Sozomeno e Teodoreto. Di quest'opera, ora perduta, si conservano estratti, dei quali ha carattere di autenticità quello che narra gli eventi da Teodosio II a Giustino I. La ...
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In senso ampio, quel ramo della filosofia che si occupa di qualsiasi forma di comportamento (gr. ἦθος) umano, politico, giuridico o morale; in senso stretto, invece, l’e. va distinta sia dalla politica [...] della superiorità di determinati valori.
La ricerca sulla nozione di bene va considerata al centro dell’attività filosofica di Socrate, al quale si fa risalire il primo tentativo di definire la natura propria della virtù, mettendone in luce la ...
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Morte e successione costantiniana
Richard W. Burgess
Quando, il 1° marzo 317, Costantino proclamò Cesari i due figli e il nipote, quanti avevano vissuto i turbolenti decenni della tetrarchia dovettero [...] da parte di Costanzo, che era di stanza in Oriente sin dal 33534. Sappiamo da Eusebio (v.C. IV 56-57, 60,5), da Socrate (h.e. I 18,12, dipendente da Eusebio) e da Libanio (Or. 59,71-72) che messi persiani arrivarono a Costantinopoli poco prima della ...
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Attore italiano (Bologna 1916 - Roma 1994), attivo sui palcoscenici italiani dal 1939 al 1946, dovette al cinema, in cui esordì nel 1940, la sua notorietà soprattutto nel ruolo di seduttore, conquistandosi [...] una larga popolarità anche all'estero (Processo e morte di Socrate, 1940; Noi vivi e Addio Kira, 1942; The barefoot contessa, 1954; Summertine, 1955; Sette volte donna, 1967, ecc.). ...
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Filosofia
Pensiero, in quanto concepito dalla mente, più in particolare idea, nozione esprimente i caratteri essenziali e costanti di una data realtà che si forma afferrando insieme (lat. concipĕre = cum-capĕre, [...] al di là della mutevolezza del dato sensibile e della molteplicità delle apparenze. Così la dottrina platonica (e prima ancora quella di Socrate, cui già Aristotele attribuiva la scoperta del c.) intende il c. come ciò che è comune a più specie e ...
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socratico
Soltanto nel passo di Cv IV VI 15 Aristotile... e Zenocrate Calcedonio... questo fine conoscendo per lo modo socratico quasi e academico, dove si afferma, relativamente al fine ultimo, la derivazione [...] del pensiero aristotelico dall'insegnamento e dal metodo " di Socrate " e di Platone (per la nozione cfr. Cicerone Off. III XVI 60 - XVII 62, XVIII 67-68). ...
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Nome di varî sovrani della Paflagonia: 1. Re della Paflagonia (132 a. C.), sostenne i Romani nella loro lotta contro Aristonico. 2. Figlio naturale di Nicomede III di Bitinia, imposto come re ai Paflagoni [...] col nome di P. (il vero nome era Socrate), quando Nicomede e Mitridate VI del Ponto si divisero la Paflagonia (106 a. C.). 3. Discendente del P. di cui al n. 1, fu, assieme a un Attalo, costituito re della Paflagonia interna da Pompeo (64 a. C.). ...
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(gr. Συμπόσιον) Dialogo (noto anche come Convito) di Platone, che s'immagina svolto durante un banchetto nella casa del poeta tragico Agatone, in occasione della vittoria da lui riportata in un concorso [...] naturale alla contemplazione dell'Idea, fonte di felicità. Tra le cose più notevoli del dialogo è la raffigurazione di Socrate fatta per bocca di Alcibiade.
Enorme fu l'influenza di quest'opera nella letteratura filosofico-amorosa posteriore, che in ...
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. Nome dei seguaci di una scuola filosofica greca, così chiamata dalla patria del suo fondatore, Aristippo di Cirene. Questi aveva subito, nella sua giovinezza, l'influsso dei sofisti, ma era poi divenuto [...] discepolo, per quanto indipendente, di Socrate: di qui il duplice aspetto dell'indirizzo filosofico da lui iniziato, che da una parte è una caratteristica derivazione del socratismo e dall'altra ha elementi che lo riconnettono strettamente con la ...
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socratico
socràtico agg. e s. m. [dal lat. Socratǐcus, gr. Σωκρατικός] (pl. m. -ci). – Di Socrate, il filosofo ateniese del 4° sec. a. C.: il pensiero s., la dottrina s.; proprio dell’insegnamento di Socrate: metodo s., il metodo dialogico...
presocratico
presocràtico agg. e s. m. [comp. di pre- e socratico] (pl. m. -ci). – Anteriore a Socrate, allo sviluppo della speculazione filosofica di Socrate: la fisica, la filosofia p.; filosofi p. (e, come sost., i presocratici), tutti...