KUO MO-JO
Lionello Lanciotti
. Scrittore cinese (nato il 16 novembre 1892 a Lo-shan, prov. del Szechwan; morto a Pechino il 13 giugno 1978), il cui vero nome è Kuo K'ai-chen. È poeta, romanziere, autore [...] scienze.
Fra le sue opere va ricordata la raccolta giovanile di poesie Niíshen ("Le dee", 1921) ispirata al Romanticismo e al soggettivismo, in cui è forte l'eco di W. Whitman. Importanti i suoi numerosi saggi sull'epigrafia cinese, sull'età del ...
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Giovanni Verga: Opere
Luigi Russo
Giovanni Verga è nato il 1 settembre 1840 a Catania ed è morto nella stessa città il 26 gennaio 1922. Noi non abbiamo voluto partecipare a quel dibattito che si è fatto [...] , congiunta a un nativo gusto dell'osservazione realistica. Verso i quarant’anni, lo scrittore venne liberandosi da cotesto soggettivismo romantico, e volse la sua visione alla vita della provincia, attratto da quel mondo di passioni elementari in ...
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La riforma della dialettica hegeliana
Biagio de Giovanni
Per La riforma della dialettica hegeliana si intende una serie di scritti compresi tra il 1904 e il 1912, raccolti da Giovanni Gentile, con quel [...] se stesso, facendone la funzione unica e decisiva della costruzione del soggetto. Gentile non cade nella trappola di una critica di soggettivismo a Kant: con il problema già aveva fatto i conti nel Rosmini e Gioberti (cit., pp. 206 e segg.; Del Noce ...
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Spinoza nella storiografia filosofica e nell’attualismo di Gentile
Francesco Cerrato
Soltanto nel 19° sec. la filosofia di Baruch Spinoza viene definitivamente inclusa nel canone filosofico europeo. [...] però, a rigettarne il pensiero, ancora una volta, in un assetto statico e non dinamico. Seppur non confinato alla soggettività personale di Descartes, la relazione tra pensiero ed estensione non viene colta in Spinoza come nesso dialettico, ma rimane ...
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Katia La Regina
Abstract
In ambito investigativo e processuale la corretta individuazione dei parlatori assume una importanza crescente, stante anche la diffusione di dispositivi per la comunicazione [...] obiezione che si muove contro l’impiego di questi tipi di tecniche in ambito forense «è proprio la loro soggettività: i risultati ed i giudizi che da esse derivano, non possono essere quantificati con delle metriche riproducibili ed indipendenti ...
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Certezza è lo stato di coscienza di chi ha vagliato, visto con discernimento, le ragioni delle sue affermazioni e non dubita perciò della loro validità oggettiva.
Certezza perciò è coscienza soggettiva [...] senz'altro la verità oggettiva. E perciò la soluzione idealistica del problema della verità è preceduta dal soggettivismo sofistico e seguita dalla negazione scettica.
Il pensiero cristiano, invece, nel suo valore speculativo d'intima coscienza ...
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Uomo politico russo, nato a Karaul il 12 novembre 1872, dal diplomatico Vasilij Nikolaevič Č., che fu a Torino e a Parigi, e poi, dimessosi, si ritirò a Tambov, dove morì. Č. studiò a Tambov e a Pietroburgo. [...] studio lo portò ad allontanarsi dal primitivo socialismo rivoluzionario russo, dissentendo oramai dal suo eclettismo, dal soggettivismo e dalla incontinenza delle sue teorie generali; e ad abbracciare, invece, completamente la concezione marxistica ...
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Filosofo francese, nato a Grenoble il 30 settembre 1714. Dopo un primo periodo di tempo in cui, morto il padre, abitò in casa del fratello maggiore, e venne in contatto col Rousseau, precettore dei figli [...] si aggiungono il gusto, l'udito, la vista, in realtà non si accresce altro che quel materiale, né si esce dal soggettivismo. Il tatto è il solo senso che può giudicare degli oggetti esteriori: non, tuttavia, immediatamente, ma in quanto la statua ...
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Storico della civiltà del Rinascimento, nato a Basilea il 25 maggio 1818. Fra gli antenati materni, il B. stesso soleva ricordare con compiacenza un italiano, Celio Secondo Curione (1503-1569), protestante [...] pp. 1-172) - incominciano nel 1852 con Die Zeit Konstantins des Grossen: vi si riconoscono già il suo potente soggettivismo, l'erudizione immensa, gl'influssi romantici nello stile mirabile per animazione e colorito; ed è famosa la sua descrizione di ...
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Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] dei greci che "non hanno occhi", Cristo rappresenta la scoperta da parte dello spirito di essere infinito, di essere soggettività, di essere libertà, ossia di avere una natura che non può più trovare espressione adeguata in nessuna figura sensibile ...
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soggettivismo
s. m. [der. di soggettivo]. – 1. Termine filosofico che si riconnette col sign. che il sostantivo soggetto (v.) ha acquistato nell’età moderna, e che in generale designa ogni dottrina o concezione che tende a ridurre la realtà...
soggettivare
v. tr. [der. di soggettivo]. – Rendere soggettivo, risolvere la realtà delle cose nella realtà del pensiero; interpretare o rappresentare soggettivamente.