Buber, Martin
Storico del giudaismo e filosofo austriaco della religione (Vienna 1878 - Gerusalemme 1965). Di famiglia ebrea proveniente dalla Galizia (od. Polonia), fu seguace del sionismo dal 1898 [...] tu). L’uomo si definisce come persona nella relazione con l’altro (relazione Io-Tu), nella quale prende coscienza di sé stesso come soggettività. L’idea del dialogo, dell’Io-Tu, è allargata fino all’incontro con Dio, il Tu eterno, cui l’uomo arriva ...
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deistituzionalizzazione
Renato Piccione
Paradigma teorico-pratico elaborato e utilizzato dal movimento italiano di psichiatria alternativa. Nato come critica del manicomio, è diventato ben presto critica [...] ’oggetto vero dell’intervento.
La prassi della deistituzionalizzazione
Gli elementi essenziali della d. sono: il potenziamento della soggettività, con l’attenzione alla vita concreta e quotidiana del paziente e con il lavoro di arricchimento delle ...
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Pensieri (Pensees sur la religion et sur quelques autres sujets)
Pensieri
(Pensées sur la religion et sur quelques autres sujets) Opera di B. Pascal composta da testi di appunti preparatori per un’apologia [...] emerge la connotazione dell’Io (le moi), intorno alla quale si incentra il percorso di una soggettività profondamente rinnovata rispetto sia al modello umanistico erudito di Montaigne, sia a quello metafisico soggettivistico di Descartes ...
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geografia emozionale
geografìa emozionale locuz. sost. f. – Approccio di studio geografico che analizza territori e paesaggi non sulla base degli elementi fisici o sociali oggettivi, ma fondandosi sulla [...] geografia della percezione, sulla spinta dell’epistemologia filosofico-psicologica che ha spostato l’attenzione sulla soggettività dell’esperienza e della conoscenza quale componente di pari importanza rispetto alla tradizionale scienza positivista ...
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Abhinavagupta
Filosofo e teorico indiano dell’estetica, vissuto fra il sec. 10° e l’ 11°. Di famiglia brahmana del Kashmir, fu il sistematore e uno dei più alti rappresentanti della scuola scivaita della [...] e mistica, in quanto anch’essa, benché solo temporaneamente, proietta il soggetto conoscente al di là delle limitazioni spazio-temporali dell’esperienza ordinaria, costituendo un’anticipazione dell’esperienza della soggettività assoluta di Śiva. ...
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Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] dei greci che "non hanno occhi", Cristo rappresenta la scoperta da parte dello spirito di essere infinito, di essere soggettività, di essere libertà, ossia di avere una natura che non può più trovare espressione adeguata in nessuna figura sensibile ...
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SCHELLING, Friedrich Wilhelm Joseph
Guido Calogero
Pensatore tedesco, nato a Leonberg (Württemberg) il 21 gennaio 1775, morto a Ragaz (Svizzera) il 20 agosto 1854. Dopo avere studiato nello "Stift", [...] , come costituenti assoluti di ogni conoscenza, e considera distintamente il caso in cui data l'oggettività si debba trovare una soggettività che ad essa convenga, e quello in cui il processo sia opposto. Il primo caso corrisponde al compito della ...
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È una persona giuridica alla quale è devoluta l'amministrazione di quella parte del patrimonio di una chiesa, che è destinata alla manutenzione dell'edificio e alle spese del culto.
Nella Chiesa antica [...] Si noti ancora che lo stesso codice di diritto canonico (can. 1186, n. 1 e 2) riconosce esplicitamente questa soggettività, ammettendo l'esistenza di beni appartenenti alle fabbricerie. E di esse si occupa in ultimo il regolamento 2 dicembre 1929, n ...
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Scrittore statunitense, nato a Charles City (Iowa) il 4 febbraio 1932. Laureatosi presso l'Indiana University (1953), si arruola in marina e trascorre due anni in Europa. Prosegue gli studi universitari [...] della finzione cinematografica, C. demistifica il mondo dell'illusione e ricostruisce una realtà in cui linguaggio, soggettività e sessualità emergono come valori e come limiti, tanto da determinare la ''crisi di legittimazione'' della condizione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Lo storicismo nel secondo dopoguerra
Marcello Mustè
Nella filosofia italiana del secondo dopoguerra, la riflessione sullo storicismo ha rappresentato un passaggio essenziale nel più ampio confronto [...] suo approdo speculativo. Qui Piovani tornava a meditare le radici ultime dell’individualità storicista, rintracciandole nello squilibrio della soggettività, nella differenza tra il cogito e il sum, tra la razionalità del pensiero e la sua esistenza ...
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soggettivita
soggettività s. f. [der. di soggettivo]. – In filosofia, il carattere del soggetto, in quanto è tale, e anche il soggetto stesso (v. soggetto2). Più genericam., carattere soggettivo (nei varî sign. definiti al n. 1 di quest’aggettivo):...
soggettivare
v. tr. [der. di soggettivo]. – Rendere soggettivo, risolvere la realtà delle cose nella realtà del pensiero; interpretare o rappresentare soggettivamente.