L’idea di subordinazione rimanda a una struttura di frase complessa, nella quale uno o più costituenti sono a loro volta frasi, formate da un predicato (tipicamente, un verbo; ➔ predicato, tipi di) saturato [...] proprietà del modello latino. Il participio passato, in particolare, concorda con il nome, che dunque si comporta come un soggetto. Ciò implica che, proprio come in latino, il participio passato ha valore passivo con i verbi transitivi: essendo stati ...
Leggi Tutto
Tra i possibili criteri di classificazione del testo in generi o tipi (➔ testo, tipi di) è invalso – soprattutto in ambito didattico – un modello di carattere funzionale-cognitivo basato sull’intersezione [...] al testo un’impronta di razionalità e di universalità anche se sostiene opinioni rientranti nell’ambito del verosimile e del soggettivo. L’es. (24) mostra un uso della formula correlativa se è vero che ... allora si può dire che, tipica delle ...
Leggi Tutto
Il testo descrittivo è uno dei tipi fondamentali di testo riconosciuti dalle tipologie testuali (➔ testo, tipi di). Può essere definito come il risultato di un macro atto linguistico (ossia di una azione [...] 2 non può darsi infatti descrizione se non attraverso la selezione, ordinamento e verbalizzazione da parte di un soggetto che descrive.
Tuttavia questa attività filtrante e costruttiva del descrittore può essere esibita oppure occultata dal testo: in ...
Leggi Tutto
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] astronomico-zodiacali, religiosi o agricoli. Dal 3° sec. in Occidente prevalgono raffigurazioni dei mesi attraverso scene di genere di soggetto rurale (arco di trionfo di Reims; mosaico da Saint Romain-en-Gal nel museo di Saint Germain-en-Laye). Nel ...
Leggi Tutto
Ciascuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ciascun oggetto preso in considerazione, servono a indicare la quantità degli oggetti costituenti [...] da R. Descartes il n. fu concepito invece come legato a un’operazione di astrazione, con una sua esistenza puramente soggettiva, un’esistenza, cioè, nel pensiero. T. Hobbes, J. Locke, G. Leibniz, G. Berkeley, I. Newton, C. Wolff si adeguarono in ...
Leggi Tutto
Semantica
Giulio Lepschy
(XXXI, p. 334; App. III, ii, p. 692; IV, iii, p. 298)
Ciò che caratterizza gli studi di s. negli ultimi decenni del 20° secolo è la convergenza di due filoni di ricerca precedentemente [...] e il ricevente del messaggio. L'io è la fonte stessa del discorso, la persona che parla. Si tratta del "soggetto" dell'enunciazione, piuttosto che dell'enunciato, se indichiamo con 'enunciazione' l'atto di produrre un enunciato. L'io si presenta ...
Leggi Tutto
Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] («Storia dell’era Hōgen») e lo Heiji monogatari («Storia dell’era Heiji»), di autore ignoto, sono molto simili nel soggetto, nel linguaggio e nella struttura; del più celebre dei racconti di questo genere, lo Heike monogatari («Storia della famiglia ...
Leggi Tutto
Lingua
Luis J. Prieto
di Luis J. Prieto
Lingua
sommario: 1. Introduzione. 2. Lingua e parole. 3. Lingua e codice non linguistico. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Il primo problema che si presenta quando [...] sensoriali, e che è grazie a quest'ultima, e non grazie alla prima, che l'oggetto di cui si tratta appare al soggetto come tale. Una conseguenza che ci sembra derivare infatti dalla nozione stessa di differenza è che non si può riconoscere che un ...
Leggi Tutto
Semiologia
Luis J. Prieto
di Luis J. Prieto
Semiologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Semiologia della comunicazione. 3. Semiologia della connotazione. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Quando, agli inizi [...] se non un numero limitato di correlazioni tra classi di segnali e classi di sensi, cioè un numero limitato di segni. Un soggetto non può dunque operare con un codice il cui numero di semi sorpassi questo limite se non a condizione che tali semi ...
Leggi Tutto
soggettivo
(ant. suggettivo) agg. [dal lat. tardo subiectivus, der. di subiectum: v. soggetto2 e cfr. subiettivo]. – 1. a. Che riguarda il soggetto, che ha fondamento nel soggetto: valore s. dei giudizî. Più specificamente, come termine della...
soggettazione
soggettazióne s. f. [der. di soggetto2]. – In biblioteconomia, operazione (con espressione più tecnica chiamata indicizzazione semantica) consistente nell’attribuire a un documento una voce d’indice (descrittore) che ne segnala...