Operatori, teoria degli
Helmut H. Schaefer e Manfred P. Wolff
Sommario: 1. Introduzione. 2. Operatori lineari fra spazi di dimensione finita. a) Generalità. b) Operatori hermitiani, normali e unitari. [...] distribuzione spettrale P(λ) il gruppo si ottiene come
Da qui segue che gli spazi P (B) (H) (B è un sottoinsiemechiuso di R) sono invarianti rispetto a (Ut).
Esempio 3. - L'operatore compatto A in uno spazio di Hilbert H è massimamente dissipativo ...
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Analisi matematica
Jean A. Dieudonné
Alcune delle idee fondamentali che sono alla base del calcolo risalgono ai Greci, ma il loro sviluppo sistematico iniziò soltanto nel XVII secolo. Alla fine di quel [...] importanti quando lo spazio X è compatto; in tal caso, esiste una corrispondenza biunivoca tra i sottoinsiemichiusi di X e gli ideali chiusi di C(X), che associa a ogni sottoinsiemechiuso F di X l'ideale a(F) di tutte le funzioni che sono 0 in F ...
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serie
sèrie [Der. del lat. series, da serere "intrecciare"] [LSF] Successione continua e ordinata di enti, concreti o astratti, dello stesso genere, distinta in s. aperta oppure chiusa a seconda che, [...] nei punti z tali che ρ-<|z-z₀|<ρ+. Le s. di potenze convergenti convergono uniformemente in ogni sottoinsiemechiuso del loro cerchio (o anello) di convergenza e qui le operazioni di derivazione possono essere eseguite termine a termine. L ...
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punto fisso
Luca Tomassini
Un punto x di un insieme X tale che F(x)=x per una determinata mappa F:X→X, ovvero di X in sé. Un tale punto si dirà anche punto fisso per F. La dimostrazione dell’esistenza [...] generalità è costituito dal teorema di punto fisso di Brouwer. In questo caso X è un disco (o un qualunque sottoinsiemechiuso e limitato del piano) e per la mappa F è richiesta la semplice continuità.
→ Equazioni differenziali: problemi non lineari ...
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Biologia
In biologia cellulare, r. endoplasmatico (o endoplasmico), sistema di cavità delimitate da membrane, presente nel citoplasma di tutte le cellule. È costituito da una membrana formata da un unico [...] ripiegato, che racchiude un unico sacco chiuso detto lume del r. endoplasmatico e dei divisori di 150 e di 1000.
Dato un r. R si chiama sottoreticolo di R ogni sottoinsieme R′ di R che sia a sua volta un r. rispetto alle operazioni ⋂ e ⋃ definite ...
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Biologia
G. sanguigni
Strutture antigeniche presenti sulla superficie dei globuli rossi e riconosciute da anticorpi specifici (➔ gruppi sanguigni).
G. tissutali
Insieme di individui istocompatibili, tra [...] sottogruppi coniugati e g. fattoriali
Si dice sottogruppo di G un sottoinsieme H di elementi di G che è esso stesso un g., loro insieme di variabilità che può essere inoltre chiuso oppure aperto, semplicemente oppure molteplicemente connesso; il ...
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Agraria
Entità comprese in una specie (dette anche spesso razze). Per la nomenclatura delle piante coltivate il Congresso internazionale di orticoltura del 1952 stabilì alcune norme e propose il termine [...] subordinata) di una data v. V; si tratta di un sottoinsieme di V che ha una struttura di v. dello stesso nella topologia di Zariski, a ogni altro punto della varietà e non è chiuso, cioè non è ideale massimale, quindi lo schema su Z coincide con la ...
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Variazioni, calcolo delle
Giuseppe Buttazzo
Gianni Dal Maso e Ennio De Giorgi
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Alcuni esempi storici: a) il problema isoperimetrico; b) il principio di Fermat e le leggi [...] stato possibile attribuire un'area, finita o infinita, a ogni sottoinsieme dello spazio, e dimostrare la proprietà isoperimetrica della sfera rispetto a tutte le superfici chiuse ottenute come bordo di insiemi arbitrari. Questa proprietà è stata poi ...
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Misura e integrazione
M. Evans Munroe
Introduzione
La nozione di integrale viene spesso introdotta considerando il problema di determinare l'area racchiusa da una curva, prendendo un limite di somme [...] e si annulla sull'insieme vuoto. Se μ* è una misura esterna sui sottoinsiemi di X, un insieme E⊂X si chiama μ*-misurabile se
μ*(A)=μ . La derivata σ′ è definita mediante la
ove I è un intervallo chiuso e I→x significa che x∈I e μ(I)→0.
In questo ...
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stabile
stàbile agg. e s. m. [dal lat. stabĭlis, der. di stare «stare fermo»]. – 1. a. agg. Ben basato o equilibrato, ben fermo e capace di resistere a forze e sollecitazioni esterne: fondamenta s., poco s.; un edificio s., un ponte non troppo...