Pittore, nato a Morro d'Alba, Ancona, il 14 novembre 1949. Dopo aver lavorato per breve tempo ad Ancona come restauratore, ha frequentato a Macerata l'ambiente letterario che gravitava intorno alla rivista [...] l'artista si avvale di materiali eterogenei (legno, terracotta, tubi al neon, ferro, sassi ecc.), liberamente dislocati nello spazio espositivo o inseriti nel quadro (Roma, 1986, Roma, Galleria nazionale d'arte moderna), così come di una intensa ...
Leggi Tutto
Pittore, nato a Bologna il 27 febbraio 1922. Nel 1940 si iscrive alla facoltà di Architettura di Firenze che presto abbandona per frequentare l'Accademia delle Belle Arti di Bologna, sotto la guida di [...] a formulare un segno ampio, spazioso che, dilavato nelle tempere su carta, si raggrumerà in densi impasti cromatici nei B., elaborando elementi della cultura neodada e invadendo lo spazio reale con installazioni e azioni, diviene l'antesignano di ...
Leggi Tutto
Pittore, nato a Castelmassa (Rovigo) il 4 agosto 1930. Compiuti gli studi a Novara e a Milano, nel 1952 si trasferisce a Bruxelles ove frequenta l'Académie Royale des Beaux Arts; nel 1956 consegue il diploma [...] New York, 1965; Biennale di San Paolo del Brasile, 1965; Lo spazio dell'immagine, Palazzo Trinci, Foligno, 1967; Documenta, Kassel, 1968; relazionati nella struttura compositivo-spaziale e nel tempo percettivo, approfondisce in sintonia con gli ...
Leggi Tutto
Pittrice, nata a Trapani il 9 ottobre 1924. Frequenta saltuariamente l'Accademia delle Belle Arti a Palermo e a Firenze; nel 1946 si trasferisce a Roma. Alla fine dell'anno compie con A. Sanfilippo, G. [...] Matisse e nel clima di una scomposizione cubista dello spazio, di ascendenza soprattutto francese, con assunzioni da processualit'a formativa della sintassi che si offre a una lettura sospesa nel tempo. Vedi tav. f. t.
Bibl.: V. Bramanti, Accardi, ...
Leggi Tutto
MERZ, Mario
Alexandra Andresen
Pittore e scultore, nato a Milano il 1° gennaio 1925. A Torino, dove si trasferì giovanissimo con la famiglia, completò gli studi classici approfondendo la formazione [...] videotape e registrazioni, appare orientata a un maggior impegno concettuale mentre indaga i concetti basilari di tempo e spazio. Negli anni Ottanta, accanto ai materiali e alle strutture consuete (Installazione, 1981, Basilea, Kunsthalle), appaiono ...
Leggi Tutto
Scultore, nato a Taranto il 15 febbraio 1932. Abbandonati gli studi di ingegneria, si dedica da autodidatta all'arte. Trasferitosi a Roma, nel 1962 vi fonda il Gruppo 1 (scioltosi nel 1967) con G. Biggi, [...] aggregative implicite nel progetto mentale, con interventi di modifica, libera o programmata, delle forme nello spazio e nel tempo che coinvolgono, nel processo in divenire di composizione e scomposizione, la dimensione psicologico-spaziale dello ...
Leggi Tutto
Architetto e storico dell'architettura, nato a Napoli il 14 luglio 1929. Ha esordito come pittore, partecipando a formazioni quali il Gruppo Sud e il MAC (Movimento Arte Concreta). Dal 1963 è docente di [...] 1968), l'attenzione di De F. è andata per molto tempo allo strutturalismo e alla semiologia utilizzati quali strumenti di lettura e comprensione dello spazio architettonico, per giungere alla più volte approfondita proposta della riduzione culturale ...
Leggi Tutto
Scultore, nato a New York, N. Y., il 30 aprile 1906: uno dei rappresentanti più affermati della scultura espressionista-astratta, affermazione in gran parte stabilita con The bush (1951-52), grande costruzione [...] F. ha prodotto infatti, servendosi dei moduli espressionisti-astratti per il trattamento dello spazio, una delle più riuscite opere scultoree del nostro tempo rappresentanti un simbolo religioso. F. lavora ogni tipo di metallo facendo largo uso della ...
Leggi Tutto
CASTELLO
W. Müller-Wiener
Struttura fortificata con funzioni difensive e talvolta anche abitative, il c. viene normalmente indicato nelle fonti latine medievali con i termini castrum e castellum, indirettamente [...] . dell'altezza della cortina, correva l'antemurale, rinserrando uno spazio riservato al rifugio delle popolazioni e degli animali. Di fronte all Motte continuarono a essere usate fino al sec. 14°, al tempo in cui i c. in pietra con grandi torri, porte ...
Leggi Tutto
CIMITERO
M.A. Lala Comneno
Il termine c. indica il luogo deputato alla sepoltura e lo spazio a essa destinato, subdiale o sotterraneo.Derivata dal gr. ϰοιμάω, 'addormentarsi', la parola coemeterium [...] funerarie, moschee-mausoleo), va detto che le stesse pietre tombali permettono di ricondurre ad ambiti ben precisabili nello spazio e nel tempo i vari c. del mondo islamico. La mancanza o, per meglio dire, la ridotta portata del linguaggio simbolico ...
Leggi Tutto
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...