SAFDIE, Moshe
Paola Dell'Acqua
Architetto canadese di origine israeliana, nato a Haifa il 14 luglio 1938. Nel 1953 si trasferì con la famiglia a Ottawa. Dal 1955 frequentò la McGill University, a Montreal, [...] mondiale. In seguito egli ha lasciato a mano a mano spazio nel suo metodo progettuale a professionalità e realismo, con una perdita di unità del linguaggio architettonico. L'enfasi tecnologica e programmatica appare nel suo lavoro recente ...
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Scultore statunitense, nato a San Francisco il 2 novembre 1938. Conclusi gli studi presso la University of California di Santa Barbara alla quale si era mantenuto lavorando come operaio in un'acciaieria, [...] orientamento della sua ricerca. Volgendosi all'analisi delle possibili interazioni tra spazio e volume, l'artista espande il progetto creativo all'ambito architettonico e paesaggistico nel tentativo d'instaurare un rapporto, talvolta di violento ...
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Architetto spagnolo, nato a Barcellona il 5 dicembre 1939; ha studiato presso la scuola di Architettura di Ginevra. Unendosi ad altri architetti ha fondato (1963) il Taller de Arquitectura; ha poi aperto [...] B. in diverse aree culturali ne amplia e rinnova il lessico architettonico; i suoi scritti L'architecture d'un homme (1978) e affermare un più personale, preesistente e persistente senso dello spazio. L'architettura di B. è alternanza di ritmiche ...
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Scultore, nato a Taranto il 15 febbraio 1932. Abbandonati gli studi di ingegneria, si dedica da autodidatta all'arte. Trasferitosi a Roma, nel 1962 vi fonda il Gruppo 1 (scioltosi nel 1967) con G. Biggi, [...] (1979) e Arezzo (1986); suoi lavori sono in musei e spazi pubblici. All'insegnamento presso vari enti, fra cui l'Istituto superiore : la percezione di un loro assetto spaziale-architettonico, pur di perentoria assertività, sollecita, infatti, ...
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Architetto tedesco, nato a Dresda il 12 giugno 1922. Ha studiato a Stoccarda, dove lavora e ha fondato la Behnisch & Partner. Dal 1967 è professore di Progettazione, edilizia industrializzata e arte [...] cuore'' spaziale, centro riconoscibile dell'organismo architettonico, è la trasposizione di un lavoro paesaggismo urbano a grande scala con una concezione innovativa dello spazio per le attività sportive; il Ginnasio propedeutico a Lorch ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] basate su impianti topografici di grande respiro, polarizzati su edifici e complessi monumentali formanti talvolta spazi esterni architettonicamente definiti, secondo criteri progettuali che furono poi sviluppati dai Moghul e dai Safavidi, aprendo la ...
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CIMITERO
M.A. Lala Comneno
Il termine c. indica il luogo deputato alla sepoltura e lo spazio a essa destinato, subdiale o sotterraneo.Derivata dal gr. ϰοιμάω, 'addormentarsi', la parola coemeterium [...] a Wharram e a York). La definizione di spazi cimiteriali sempre meglio delimitati e marcati da mura portò anche alla creazione di c. nei pressi di chiese cattedrali o parrocchiali, architettonicamente monumentalizzati, l'esempio più noto è certamente ...
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GOTICO
P. Kidson
Il termine G. entrò in uso tra gli umanisti italiani durante il sec. 15° per definire quegli aspetti del mondo contemporaneo che, alla luce di un passato classico idealizzato, ricevevano [...] l'attenzione sui muri e sulle finestre che racchiudevano lo spazio gotico. Dopo la prima guerra mondiale, Gall (1925) diede inizio nel sec. 11°, non nel 12°, e la sua controparte architettonica era il Romanico, non il Gotico. Il G. fu uno degli ...
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ARNOLFO di Cambio.
A.M. Romanini
Architetto, scultore e con ogni probabilità anche pittore, nacque a Colle Val d'Elsa (Siena) da Cambio (Guasti, 1887, doc. 24) e Perfetta (ivi, doc. 25), in una data [...] di S. Maria Maggiore, la lavorazione dei pezzi superstiti vale a dimostrare che l'intero spazio della cappella risultava coinvolto dall'ornato plastico/architettonico/pittorico in una sorta di 'azione' scenica illusiva, centrata sull'altare e più ...
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GIOVANNINO de Grassi
F. Manzari
Pittore, miniatore, scultore e architetto noto documentariamente per essere stato attivo presso la Fabbrica del duomo di Milano dal 5 maggio 1389 sino alla morte (5 luglio [...] all'artista della tridimensionalità geometrica dello spazio pittorico che ancora conservava in , Un inedito ciclo di affreschi tardogotici a Campomorto. Il contesto storico e architettonico e il programma decorativo, Arte lombarda, n.s., 1991, 96-97, ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
veduta
s. f. [der. di vedere, part. pass. veduto]. – 1. a. non com. L’atto e il fatto di vedere, soprattutto in alcune espressioni come lo so di veduta o per veduta, lo posso affermare di veduta, per avere veduto; testimone di veduta, testimone...