Renato Descartes du Perron, ritenuto dai più l'iniziatore della filosofia moderna, nacque a La Haye in Turenna il 31 marzo 1596, morì a Stoccolma l'11 febbraio 1650. Nel 1604 fu messo nel collegio dei [...] esser composta dall'idea che noi abbiamo delle cose finite e delle loro perfezioni particolari. L'esistenza di Dio concepire che un corpo pensi, o che il pensiero occupi uno spazio, e abbia lunghezza, larghezza o spessore. Questo è il famoso ...
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PASTA ALIMENTARE (fr. pâtes d'Italie, macaroni; sp. pastas alimenticias; ted. Teigwaren; ingl. macaroni, vermicelli)
Carlo Rodanò
Pasta non fermentata, di semolino o anche di farina di frumento, che [...] simili utensili; siccome, però, in tal modo i fori finiscono con l'essere guastati, alcuni usano apparecchi speciali detti nettaforme bassa del locale, lasciando fra di essa quanto meno spazio è possibile, in modo da rendere difficile la circolazione ...
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Sicurezza
Carlo De Petris
Ugo Terracciano
Sicurezza in ambito tecnologico
di Carlo De Petris
La s., con riferimento alla normativa internazionale, viene definita come esenzione da rischi o danni inaccettabili, [...] Le disposizioni sono quindi tassative, non lasciano spazio alla discrezionalità alternativa dell'imprenditore in relazione ai , il ruolo di produttore come "il fabbricante del prodotto finito o di una sua componente, produttore della materia prima" ...
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(VII, p. 49; App. II, i, p. 409; IV, i, p. 288)
Una delle discipline scientifiche che maggiormente si è evoluta nel corso del 20° sec. è stata la b.; i risultati delle ricerche biologiche, a partire dagli [...] all'autocontrollo delle traiettorie e delle rotte nello spazio degli organismi mobili, per il quale hanno in termini moderni, si possono così riassumere.
In un ambiente finito, le popolazioni dei viventi si accrescono fino a saturarne la capacità ...
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SUPERCONDUTTIVITÀ (v. Sopraconduttori, XXXII, p. 148; Temperatura: Resistenza elettrica e superconduttività, App. III, 11, p. 928)
Carlo Rizzuto
Questo fenomeno, che nelle sue manifestazioni più evidenti [...] Gli elettroni superconduttori sono caratterizzati da un valore finito dell'energia necessaria per riportarli allo stato normale, si estende su 103 ÷ 104 Å. Entro questo spazio si hanno numerose altre coppie, per cui la coerenza spaziale ...
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È molto difficile definire con precisione cos’è l’analisi matematica. Se si pensa all’algebra come al ramo della matematica consacrata al calcolo letterale e alle strutture nell’ambito delle quali tale [...] f e g è data dall’espressione analoga a quella che dà la distanza tra due punti di uno spazio euclideo di dimensione finita. Le applicazioni di questa prospettiva sono numerose.
Essa ha permesso a Erik Fredholm, David Hilbert e Vito Volterra di ...
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GRAFO
Francesco Speranza
. Con linguaggio informale, si può dire che un g. è formato da certe entità (vertici) e da certi collegamenti fra queste (spigoli o archi): s'intende che ciascuno spigolo collega [...] del g. v'è un laccio.
Un "percorso" o "catena" è una sequenza (successione finita) v0, s1, v1, s2, ..., vn-1, sn, vn (vi ∈ V, si considerare l'insieme dei vertici del g., con la funzione d, uno "spazio metrico" (App. II, 11, p. 874). Il "diametro" ...
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GIOBERTI, Vincenzo
Giuseppe Saitta
Nacque a Torino il 5 aprile 1801 da Giuseppe, di condizione non agiata. Ricevette la prima istruzione dai padri dell'Oratorio, e segnatamente dal p. Fontana e dal [...] nella dimostrazione del nesso intimo che lega l'infinito e il finito, Dio e l'uomo. I due termini l'Ente e l saranno portati poi a maturazione. La teoria del tempo e dello spazio che è propria del Gioberti getta fasci di luce sul problema determinato ...
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MECCANICA STATISTICA.
Valeria Ricci
- La meccanica statistica nell’uso moderno. Validazione di equazioni macroscopiche. Problemi lineari: gas di Lorentz. Problemi non lineari: equazioni di Boltzmann [...] armonico, ossia F(t, x)=−x, per il quale tutte le traiettorie, dopo un tempo finito, tornano in posizioni precedentemente occupate nello spazio; nell’equazione [3] la storia passata delle particelle è rilevante anche a livello macroscopico (se ...
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Il caos, nel linguaggio della fisica e della matematica moderna, identifica la situazione di impossibilità di stimare a priori con certezza il valore futuro delle grandezze che caratterizzano un sistema [...] . Per sistemi a variabile temporale continua, la dinamica viene descritta da equazioni differenziali ordinarie nel caso di spazio delle fasi finito, o alle derivate parziali nel caso opposto.
Lo studio dei sistemi caotici a dimensione infinita, detto ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...