INERZIA
Federigo ENRIQUES
Giovanni junior GENTILE
. Secondo il senso comune l'inerzia della materia contiene in sé questa duplice veduta: che la materia non può essere mossa da uno stato iniziale di [...] suo corso a mezzo il cammino"; "è segno che quella aveva finito il moto violento e n'entrava nel moto naturale, cioè che essendo energia cinetica dell'elettrone dal campo che esso genera nello spazio circostante.
Fu A. Einstein però il primo che, ...
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Una fase rappresenta la regione omogenea di un sistema chimico, entro la quale in condizioni di equilibrio le sue proprietà si mantengono uniformi. L'interfase costituisce la regione di confine fra due [...] β, ed è caratterizzata da un volume e da uno spessore finito come illustrato in fig. 4. Dal punto di vista termodinamico dalla equazione di Poisson:
dove εo è la permittività dello spazio vuoto ed εr la costante dielettrica della soluzione. A sua ...
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MATRICE (XXII, p. 572)
Guido Zappa
Teoria delle matrici. - I principali elementi della teoria delle m. sono già stati dati. Qui vogliamo, anzitutto, giustificare le regole del calcolo delle m. (alcune [...] a prima vista un po' artificiose), sulla base della teoria delle sostituzioni lineari.
1. Spazi vettoriali e matrici. - Siano V e W due spazi vettoriali di dimensione finita rispettivamente eguale a m ed n sopra un campo C (per es., sul campo reale ...
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GORBAČËV, Michail Sergeevič
Adriano Guerra
Uomo politico sovietico, nato a Privol'noe (distretto di Krasnogvardejsk, regione di Stavropol') il 2 marzo 1931 da una famiglia contadina. Conseguita nel [...] costretto ad accettare su vari punti − riguardanti per es. lo spazio da concedere all'economia mista e a quella privata, il sistema modificando le precedenti posizioni, El'zin aveva finito per accettare il progetto faticosamente preparato, che ...
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PARMENIDE (Παρμενίδης, Parmenĭdes) di Elea
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Federigo ENRIQUES
Pensatore greco, massimo rappresentante della scuola eleatica. La sua acme (quarantesimo anno dell'età, [...] ma che ne diverge non tanto perché nega la finità dell'ente quanto perché trasferisce il carattere costitutivo della la superficie senza spessore la quale "non separa l'ente (lo spazio) dalla connessione coll'ente, né staccandolo da tutte le parti ...
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Secondogenita di Giacomo, duca di York (poi Giacomo II) e di Anna Hyde, nacque il 16 febbraio 1665. La madre morì quando ella era ancora bambina; e nel 1673 Giacomo sposò Maria di Modena, per la quale [...] figlie morirono in tenerissima età; due aborti seguirono nello spazio di due anni: prove terribili che influirono sul Tory furono esclusi dal Consiglio della Corona. Così A. aveva finito con l'accettare il governo di partito, ma a malincuore. ...
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Tra la fine del 20° e i primi anni del 21° sec., l'a. ha subito profonde trasformazioni. A fianco della moltitudine di tendenze, che ha visto coesistere una gran quantità di stili (v. moda), determinata [...] , anche grazie alla tridimensionalità, l'idea di un prodotto finito.
L'a. è oggi sempre più strettamente connesso a attraverso film come 2001: A space Odyssey (1968; 2001: Odissea nello spazio) di S. Kubrik o Barbarella (1968) diretto da R. Vadim, ...
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VIGNOLA, Giacomo Barozio da
Gustavo Giovannoni
Architetto, nato in Vignola nel 1507, morto in Roma nel 1573. È stato forse l'architetto più noto e più rappresentativo, pur non essendo il maggiore per [...] costruttive che l'architettura imperiale romana aveva lanciato nello spazio con le sale delle grandi terme e con la e quale ai tardi continuatori; ché l'edificio attuale, non finito, presenta singolari contrasti tra la magnificenza della corte e del ...
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(VIII, p. 560)
La c. è una forma criminale assimilabile alla mafia nei metodi e negli interessi, ma che nel passato ha avuto origini, caratteristiche, costumi diversi e del tutto autonomi. Fino a qualche [...] imboscate nelle campagne siciliane, la c. usava ancora il coltello fin quasi alla fine del secolo 19°. L'assassinio di Cuocolo, , 1990; M. Marmo, Tra le carceri e i mercati. Spazi e modelli storici del fenomeno camorrista, in Storia d'Italia. Le ...
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. Famiglia di scultori fiorentini (secoli XV e XVI). Luca di Simone di Marco ne fu il capostipite. Nacque a Firenze nel 1399 o 1400, e vi morì nel 1482. Sembra s'iniziasse con una prima educazione presso [...] nel 1471 faceva testamento e rifiutava cariche; e finalmente finiva la laboriosa vita nel 1482.
Ricorderemo ancora alcune Madonne 1479), fra le migliori del maestro. Nell'Annunciazione lo spazio è riempito con armonia e il mistero è trattenuto in un ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...