CAPRIANI, Francesco, detto Francesco da Volterra
Manfredo Tafuri
Figlio di Giovanni Andrea, nacque a Volterra nei primi decenni del secolo XVI. La sua fama è basata sulle sue opere architettoniche a [...] della facciata della chiesa di S. Maria di Monserrato, di cui vide finito solo il primo ordine, completato il 6 sett. 1593 (J. Fernández che ingombravano la nave di mezzo, ha reso il suo spazio più riguardevole". Da un lato, cioè, il C. distrusse ...
Leggi Tutto
Neuroscienze computazionali
Paolo Del Giudice
Giorgio Parisi
In questo testo sarà illustrata una famiglia di modelli che formalizzano idee e ipotesi sulla logica che presiede alla formazione di rappresentazioni [...] tipo può avere 2N stati differenti, e questa è la dimensione dello spazio nel quale è immerso il paesaggio. Ogni stato della rete è dunque sinaptica, assume dunque un insieme discreto (e finito) di valori; per semplicità considereremo una sinapsi ...
Leggi Tutto
Turbolenza
Roberto Benzi
Uriel Frisch
La turbolenza di un fluido è un fenomeno che ciascuno di noi ha modo di osservare direttamente. Gli arabeschi formati dal fumo di una sigaretta o dal caffè versato [...] al diminuire della viscosità, l'energia tende a un limite finito positivo. Una delle conseguenze della teoria di Kolmogorov è quella il comportamento fosse simile in tutti i punti dello spazio e quindi l'insieme delle singolarità avesse dimensione 3, ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Lo sviluppo della matematica di Apollonio: Desargues, Pascal¿
Paolo Freguglia
Lo sviluppo della matematica di Apollonio: Desargues, Pascal e le [...] allineati), e viceversa (fig. 2).
Il teorema è dapprima dimostrato per lo spazio, cioè quando i piani abl e DEK sono distinti, e poi per 10a), oppure hanno in comune con MS un punto al finito. In entrambe le eventualità vediamo che le tre coppie di ...
Leggi Tutto
L'Ottocento: matematica. Calcolo geometrico
Paolo Freguglia
Gert Schubring
Calcolo geometrico
Uno degli aspetti che hanno caratterizzato lo sviluppo della matematica nell'Ottocento è rappresentato [...] nell'Università di Pavia a partire dal 1845, manifestò fin dai suoi primi studi, l'obiettivo di contribuire al come scienza del tempo puro e la geometria come scienza dello spazio puro. La nozione di quaternione non investì soltanto l'ambito ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso dell’Ottocento la narrativa breve ha le forme della fiaba, della novella [...] , fino all’incirca al 1860, il successo del romanzo sembra togliere spazio al racconto. Il Paese che esula da questa regola, e del quali al giudice si paga uno stipendio, e poi tutto è finito. Va’ poi a cercar giustizia e difesa in questa piccola, ...
Leggi Tutto
Boezio, Severino
Francesco Tateo
Filosofo e letterato romano, discendente dalla nobile gente Anicia, vissuto fra il V e il VI secolo durante la dominazione ostrogota in Italia.
La condizione sociale [...] rifatto, per indicare l'incommensurabile differenza fra il finito e l'infinito, e spiegare l'impossibilità della ss. con maggiore aderenza alla fonte (mill'anni... è più corto / spazio a l'etterno ch'un muover di ciglia / al cerchio che più ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Sulla natura dell’anima il pensiero medievale ha sviluppato una complessa articolazione [...] forma sostanziale del corpo e l’attribuzione di uno spazio eccessivo all’intelletto a scapito della volontà e dell’ e forma, perché solo rinunciando a tutto ciò che è particolare e finito e operando un distacco da sé l’uomo può ricongiungersi a Dio ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Pierluigi Licciardello
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
All’insegna della letterarietà, l’epistolografia s’impone in età rinascimentale [...] di opera pubblica che la abilita - quale spazio di massima immediatezza di “conversazione” - a nuovo casi, non sono stato, ad accozarli tutti, 20 dì a Firenze. Ho finito a qui uccellato a’ tordi di mia mano. Levavomi innanzi dì, impianavo, andavone ...
Leggi Tutto
Olimpiadi estive: Amsterdam 1928
Elio Trifari
Numero Olimpiade IX
Data: 17 maggio-12 agosto
Nazioni partecipanti: 46
Numero atleti: 2883 (2605 uomini, 278 donne)
Numero atleti italiani: 166 (148 uomini, [...] area di 25 ettari scelta nel 1925, si ricavò lo spazio necessario, dopo aver ampliato il canale dell'Amstel. Il progetto il nuovo record del mondo; alle 15.10 era già tutto finito, le 21 lanciatrici avevano concluso e l'americana Lillian Copeland fu ...
Leggi Tutto
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...