ragione
Dal lat. ratio («calcolo», «rapporto»). Termine con cui Cicerone tradusse il greco λόγος e che conserva di quest’ultimo diversi significati, indicando la disposizione intrinseca e ideale di una [...] le tecniche, alle quali nell’Encyclopédie viene dato uno spazio amplissimo, nonché il tema dell’autonomia della r. rispetto primato del secondo sulla prima: l’intelletto (Verstand) è finito e limitato, ma è anche l’organo dell’unica conoscenza ...
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Per descrivere la relazione di finalità occorre ignorare la sua forma di espressione più nota, cioè la frase finale (➔ finali, frasi), per concentrarsi sulla sua struttura concettuale. In termini generali, [...] di causa e le finali la relazione di fine, si è finito con il focalizzare un’opposizione diretta tra causa (1) e fine appartengono i nomi che proiettano il contenuto dell’intenzione nello spazio esterno, come se il fine fosse una meta metaforica che ...
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GORO di Gregorio
Gerd Kreytenberg
Nacque a Siena verso il 1275 da Gregorio detto Goro di Guccio Ciuti.
Il padre, originario di Firenze, insieme con Lapo e Donato, fu aiuto di Nicola Pisano per il pulpito [...] origine dietro l'altare maggiore e doveva elevarsi libera nello spazio, sorretta da colonnette; con il rifacimento dell'altare nel ci fanno concludere che il monumento funebre per il vescovo era finito a Pisa già nel 1326 o 1327 e fu portato per nave ...
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BONGI, Salvatore
Mario Barsali
Nato a Lucca il 15 genn. 1825 da Francesco e da Adelaide Totti, nel 1845 terminava il corso di giurisprudenza nel locale liceo universitario dopo studi condotti controvoglia, [...] in cui il B. stringeva rapporti con L. C. Farini - che aveva finito per riparare a Lucca, dopo la fuga. nel 1843 da Ravenna per sottrarsi Tommasi, sia per motivi estrinseci (carenza di spazio) sia più ancora perché legato alla vecchia concezione ...
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R
R (insieme dei numeri reali) insieme numerico, denotato con il simbolo R, che comprende tutti i numeri che è possibile scrivere in forma decimale, con parte decimale finita, infinita periodica o infinita [...] esso è, a meno di isometrie, il più piccolo spazio metrico contenente una copia di Q in cui ogni successione condizione [{xn}] ≠ 0 assicura che i termini nulli sono al più in numero finito.
Se [{xn}] è un numero reale, allora il numero reale −[{xn}] ...
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Campagna
Alice Bellagamba
Campagna viene dal latino campanea o campania, propriamente un aggettivo plurale dal senso "campestre, di campagna", derivato di campus, "campo, pianura". La nozione tradizionale [...] l'ambiente, ha lasciato oggi il posto al concetto di spazio rurale, più neutro e più comprensivo delle nuove funzioni che e di guarigione che caratterizzano le campagne europee, hanno finito per trasformarsi in una sorta di discorso alternativo sull' ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Filosofo e scienziato del XVII secolo, dopo una prima fase scettica e nominalista, approda [...] su di essa non si possa operare come se fosse certa.
Spazio e tempo sono definiti oggettivi e infiniti, accoglienti una materia definita questa materia gli atomi sono creati da Dio in numero finito, sono dotati di estensione, figura e peso (pondus). ...
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MITELLI, Agostino
Francesco Sorce
– Nacque il 16 marzo 1609 a Battidizzo, un borgo nelle immediate vicinanze di Bologna, da Giovanni Stanzani – che mutò il cognome, per ragioni sconosciute, in Mitelli – [...] si affacciano figure in abiti contemporanei, e articolò lo spazio per la scena con le Muse che presentano ad Apollo cupola della chiesa della Mercede a Madrid. Egli tuttavia non poté finire l’opera, terminata in seguito dal solo Colonna, a causa ...
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UGO, Antonio
Chiara Pazzaglia
Nacque il 22 gennaio 1870 a Romagnolo (Palermo), da Giuseppe e da Rosa Guerrera, due piccoli proprietari terrieri originari del comune palermitano di Altavilla Milicia.
Il [...] l’incarnato serico del volto e l’esibizione del non-finito nella chioma. Le quaranta sculture, tuttavia, non poterono come avrebbe voluto lo scultore – a causa dello scarso spazio a disposizione nel ridotto del Politeama (Cucciniello, 2013).
Nel ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Antonio Clericuzio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’alto Medioevo le principali dottrine fisiche sono discusse perlopiù nei commentari [...] avrebbe nel vuoto; di conseguenza, contro Aristotele, Filopono afferma che, se esistesse uno spazio vuoto, in esso il moto sarebbe comunque possibile e avrebbe una velocità finita. Pur non sostenendo l’esistenza del vuoto in atto, Filopono critica la ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...