BAGNERA, Giuseppe
Nicola Virgopia
Nacque a Bagheria (Palermo) il 14 nov. 1865. Orfano dall'infanzia e di disagiate condizioni economiche, riuscì a completare gli studi tecnici a Palermo, ove, nel 1890, [...] Rendic. d. Accad. di scienze fisiche e matematiche di Napoli,XL (1901), pp. 265-275; I gruppi finiti di trasformazioni lineari dello spazio che contengono omologie,in Rendic. del circolo matematico di Palermo,XIX(1905), pp. 1-56; Sopra le superficie ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso dell’Ottocento vengono create nuove geometrie, in cui non vale il postulato [...] ” è un’ipotesi confortata dall’esperienza, dice Riemann, ma “non ne segue affatto che lo spazio sia anche infinito”; anzi, lo spazio sarebbe necessariamente finito se la sua curvatura avesse un valore positivo, per quanto piccolo. Si affaccia così la ...
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pugilato
Alessandro Capriotti
Fare a pugni per sport
Il pugilato – in Italia chiamato anche boxe, dal termine francese utilizzato a livello internazionale e a sua volta adattamento dell’inglese box [...] delle sue storie, ma anche perché il combattimento nello spazio circoscritto del ring si presta bene alle riprese: sono miseria e sconfitte, da sempre legate a questo sport, hanno finito per avvicinare al pugilato anche chi non era interessato al ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il termine “arte povera” viene coniato da Germano Celant per definire il lavoro [...] Germano Celant utilizza in occasione della mostra Arte Povera - IM spazio per designare un gruppo di artisti riuniti alla Galleria la passaggio dall’arte povera all’azione povera si finisce nelle secche dell’estetismo e nell’illusione di sottrarre ...
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equazione
equazione uguaglianza tra due espressioni contenenti una o più variabili, dette incognite dell’equazione. Per esempio, le equazioni x + 1 = 3 e x 2 − 5x + 6 = 0 hanno una incognita, mentre [...] un’equazione può avere nessuna soluzione, un numero finito di soluzioni, oppure infinite soluzioni.
Un’equazione di una curva o un ente geometrico
Nel piano e nello spazio una curva o una superficie possono essere descritte analiticamente da ...
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varieta algebrica
varietà algebrica (in inglese algebraic variety o semplicemente variety) oggetto fondamentale in geometria algebrica che nasce dallo studio, da un punto di vista geometrico, dell’insieme [...] una superficie algebrica per n = 3. Più in generale, i chiusi dello spazio proiettivo nella topologia di Zariski sono tutti e soli gli insiemi della forma varietà proiettiva può essere ricoperta da un numero finito di varietà affini, vale a dire le ...
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La dottrina delle antinomie è parte della Dialettica trascendentale, la terza parte della Critica della ragion pura (➔) di Kant, e illustra con grande efficacia la tesi generale di tutta l’opera, ossia [...] spazio; antitesi: il mondo non ha né inizio nel tempo né limiti nello spazio, ma è infinito sia nel tempo sia nello spazio per nulla», neppure esiste come un tutto infinito o come un tutto finito. L’idea di mondo – come le altre idee della ragione, io ...
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Atene antica
Roberto Bartoloni
Culla della democrazia
Se sentiamo parlare di filosofia, letteratura e arte dell'antica Grecia istintivamente pensiamo subito ad Atene. Poche infatti sono state, nella [...] traffici commerciali del Mediterraneo centro-orientale, tanto da finire per scontrarsi con l'impero persiano, che deteneva precettori privati per l'educazione dei propri figli. Molto spazio veniva dedicato agli esercizi bellici e agli sport nobili, ...
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emissione
emissióne [Der. del lat. emissio -onis "atto ed effetto dell'emettere", dal part. pass. emissus di emittere "mandar fuori"] [LSF] Il fenomeno per cui un corpo (emettitore, sorgente), spontaneamente [...] o ioni liberi, come nella ionosfera e nella magnetosfera terrestri e nello spazio cosmico, oppure presenti in un plasma. ◆ [FSD] E. di essa ha assunto un valore finito s, che l'elettrone ha una probabilità finita di attraversare, per effetto tunnel; ...
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CAPELLI, Alfredo
Eugenio Togliatti
Nacque a Milano il 5 ag. 1855 da Arminio e da Gioconda Manufardi. Compì gli studi universitari a Roma, ove ebbe a maestri L. Cremona, E. Beltrami, G. Battaglini. Conseguita [...] come combinazioni lineari a coefficienti razionali interi d'un numero finito di esse, da cui segue l'esistenza d'un sistema , sulla limitata possibilità di trasformazioni conformi nello spazio.
Le sue pubblicazioni sono assai spesso ispirate dall ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...