Giornale e giornalismo
Paolo Murialdi
(XVII, p. 184; App. I, p. 675; II, i, p. 1057; IV, ii, p. 78; V, ii, p. 459)
La stampa nell'ultimo decennio del 20° secolo ha attraversato tempi difficili, non [...] e finanziaria rappresenta un vasto campo da coltivare è lo spazio a essa dedicato da tutti i quotidiani - non La forza delle cose - politiche, editoriali e giornalistiche - ha finito per prevalere. E con i direttori quarantenni di notevole mestiere ( ...
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Sport e comunicazione nella società moderna
Fabio Rossi
Antonio Ghirelli
Aldo Grasso
Fabio Ciotti
La lingua dello sport
di Fabio Rossi
Perché milioni di lettori, anche semicolti, comprendono e usano [...] non va famoso per il consumo dei giornali, la stampa sportiva ha finito per vantare mediamente un sesto sul totale di lettori, che da trent La strategia della RAI è quella di occupare uno spazio ideale che va dal pomeriggio di Novantesimo minuto ( ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] principalmente; ma si tratta di un genere che teatralizza ogni possibile spazio). Esso opera la rimozione della malattia, della vecchiaia, della e brutale.
Il corpo esibito della pubblicità
Fin dalle origini la televisione e la pubblicità non ...
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Giornalismo
DDenis Hamilton
di Denis Hamilton
Giornalismo
sommario: 1. Natura, importanza e compiti del giornalismo. 2. Il giornalismo e il suo pubblico. Il gusto popolare. 3. Il giornalismo e i mutamenti [...] po' diversa. Già il gusto popolare lascia al proprietario un limitato spazio di manovra. Certo, egli è libero di resistervi; ma dire modo a seconda del loro retroterra culturale; si finiva così col negare importanza al desiderio umano di migliorarsi ...
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Le riviste cattoliche/1: l'Ottocento
Carlo De Maria
Il rapporto tra riviste cattoliche e identità culturale nazionale è la questione principale intorno alla quale ruotano le pagine di questo saggio. [...] essa la possibilità di una sana concorrenza che avrebbe finito per giovare al perfezionamento della scuola pubblica26.
La aveva avuto il merito di raccogliere diligentemente, «nell’angusto spazio di 558 pagine in 16°», i principali avvenimenti della « ...
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Lo sport nel cinema e nella fiction televisiva
Claudio Bisoni
L'incontro tra cinema e sport a fine Ottocento
"… e ci si è dati allo sport con sacro furore". Queste parole scritte a metà degli anni Venti [...] . Egli è tra i primi ad aver tematizzato la gag sportiva fin dall'esordio (Les débuts d'un patineur, 1907, in cui sono attenzione sull'analogia che lega il set al ring: entrambi spazi separati dalla vita quotidiana, entrambi luoghi disposti sotto le ...
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Intervista
Roberto Fideli e Alberto Marradi
Definizioni di intervista
di Roberto Fideli
L'intervista è lo strumento di raccolta delle informazioni più diffuso nelle scienze sociali: secondo alcune stime [...] disinteresse per un certo argomento; infatti "le categorie prestabilite finiscono per suggerire una risposta anche a chi non ha niente v. Marradi, 1984, pp. 90-98), non lascia spazio ai contributi spontanei e agli spunti originali che i soggetti di ...
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Radio
Gianfranco Bettetini
Guido Gola
Giorgio Simonelli
Gaetano Tramontana
sommario: 1. La rinascita della radiofonia negli anni novanta. 2. La configurazione del sistema radiofonico italiano: a) [...] produzione e dei consumi televisivi, aveva al contempo finito per impoverire, dopo gli iniziali entusiasmi, la radiofonia di sola informazione ha poi stimolato lo sviluppo degli spazi informativi anche sulle reti generaliste. Ed è forse importante ...
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radio
Nicola Nosengo
Un mezzo di comunicazione che non invecchia
La radio è un mezzo di comunicazione che permette di trasmettere informazione sonora a distanza sotto forma di onde elettromagnetiche. [...] riuscì a spiegare come le onde elettromagnetiche si propagano nello spazio.
È difficile dire chi sia stato il vero inventore rivali – dal disco alla televisione fino a Internet – ma ha finito per vincere alla lunga la sfida con essi. Secondo le più ...
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GAZZOLA (Gazola), Carlo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Piacenza il 28 febbr. 1804 da Giovanni e da Anna Maria Buzzetti. Scomparsa prematuramente la madre (1812), venne affidato alle cure di uno zio, il [...] esitare a disconoscere l'autorità pontificia, considerando finito il potere temporale ("questo infausto dominio che che aveva già dimostrato di non volergli concedere ulteriore spazio quando nel luglio del 1855 aveva considerato molto severamente ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...