Pittrice, nata a Trapani il 9 ottobre 1924. Frequenta saltuariamente l'Accademia delle Belle Arti a Palermo e a Firenze; nel 1946 si trasferisce a Roma. Alla fine dell'anno compie con A. Sanfilippo, G. [...] Matisse e nel clima di una scomposizione cubista dello spazio, di ascendenza soprattutto francese, con assunzioni da processualit'a formativa della sintassi che si offre a una lettura sospesa nel tempo. Vedi tav. f. t.
Bibl.: V. Bramanti, Accardi, ...
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MERZ, Mario
Alexandra Andresen
Pittore e scultore, nato a Milano il 1° gennaio 1925. A Torino, dove si trasferì giovanissimo con la famiglia, completò gli studi classici approfondendo la formazione [...] videotape e registrazioni, appare orientata a un maggior impegno concettuale mentre indaga i concetti basilari di tempo e spazio. Negli anni Ottanta, accanto ai materiali e alle strutture consuete (Installazione, 1981, Basilea, Kunsthalle), appaiono ...
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Scultore, nato a Taranto il 15 febbraio 1932. Abbandonati gli studi di ingegneria, si dedica da autodidatta all'arte. Trasferitosi a Roma, nel 1962 vi fonda il Gruppo 1 (scioltosi nel 1967) con G. Biggi, [...] aggregative implicite nel progetto mentale, con interventi di modifica, libera o programmata, delle forme nello spazio e nel tempo che coinvolgono, nel processo in divenire di composizione e scomposizione, la dimensione psicologico-spaziale dello ...
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Architetto e storico dell'architettura, nato a Napoli il 14 luglio 1929. Ha esordito come pittore, partecipando a formazioni quali il Gruppo Sud e il MAC (Movimento Arte Concreta). Dal 1963 è docente di [...] 1968), l'attenzione di De F. è andata per molto tempo allo strutturalismo e alla semiologia utilizzati quali strumenti di lettura e comprensione dello spazio architettonico, per giungere alla più volte approfondita proposta della riduzione culturale ...
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Scultore, nato a New York, N. Y., il 30 aprile 1906: uno dei rappresentanti più affermati della scultura espressionista-astratta, affermazione in gran parte stabilita con The bush (1951-52), grande costruzione [...] F. ha prodotto infatti, servendosi dei moduli espressionisti-astratti per il trattamento dello spazio, una delle più riuscite opere scultoree del nostro tempo rappresentanti un simbolo religioso. F. lavora ogni tipo di metallo facendo largo uso della ...
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CASTELLO
W. Müller-Wiener
Struttura fortificata con funzioni difensive e talvolta anche abitative, il c. viene normalmente indicato nelle fonti latine medievali con i termini castrum e castellum, indirettamente [...] . dell'altezza della cortina, correva l'antemurale, rinserrando uno spazio riservato al rifugio delle popolazioni e degli animali. Di fronte all Motte continuarono a essere usate fino al sec. 14°, al tempo in cui i c. in pietra con grandi torri, porte ...
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CIMITERO
M.A. Lala Comneno
Il termine c. indica il luogo deputato alla sepoltura e lo spazio a essa destinato, subdiale o sotterraneo.Derivata dal gr. ϰοιμάω, 'addormentarsi', la parola coemeterium [...] funerarie, moschee-mausoleo), va detto che le stesse pietre tombali permettono di ricondurre ad ambiti ben precisabili nello spazio e nel tempo i vari c. del mondo islamico. La mancanza o, per meglio dire, la ridotta portata del linguaggio simbolico ...
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BASILICA
M. Cecchelli
Il termine b. per qualificare l'edificio di culto cristiano si trova menzionato a partire dal sec. 3° (Recognitiones pseudo-clementinae, X, 71, PG, I, col. 1453; pseudo-Giustino, [...] ne era stato, spesso anche per un lungo periodo di tempo, il titolare. La loro planimetria, per ovvie ragioni strutturali, edificio. Questo elemento, il transetto, era posto all'altezza dello spazio tra le navate e la zona absidale e a sua volta ...
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ANTELAMI, Benedetto.
A.C. Quintavalle
Scultore e architetto attivo a cavallo fra i secc. 12° e 13° nell'Italia settentrionale.Assai complessi i problemi, diverse le risposte critiche finora offerte [...] delle nicchie resta a caratterizzare lo spazio dal sapore profondamente antiquisant.La scelta di nel modenese, Modena 1966; R. Tassi, Il Duomo di Parma, I, Il tempo romanico, Milano [1966]; A.R. Masetti, Il portale dei mesi di Benedetto Antelami ...
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ARNOLFO di Cambio.
A.M. Romanini
Architetto, scultore e con ogni probabilità anche pittore, nacque a Colle Val d'Elsa (Siena) da Cambio (Guasti, 1887, doc. 24) e Perfetta (ivi, doc. 25), in una data [...] ritorno all'antico quanto di un inedito umanesimo di natura a un tempo 'figurale' (Auerbach, 1949) ed emotiva. È esemplare in questo fuoriescono stille preziose, nasce una nuova misura dello spazio centrata sull'azione umana (Romanini, 1983c; 1987; ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...