Scultore e pittore svizzero (Stampa, Grigioni, 1901 - Coira 1966), figlio di Giovanni. Frequentò la scuola d'arte di Ginevra; nel 1920-21 fu a Roma; nel 1922 si stabilì a Parigi, ove frequentò Bourdelle [...] , Museum of modern art). Ciò si osserva nel successivo ritorno alla figura umana, nella quale le relazioni tra spazio e ambiente sono suggerite dall'esile, sensibile plastica delle figure, che talvolta rievocano le forme dei bronzetti preistorici; il ...
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Artista multimediale giapponese (n. Matsumoto 1929). Trasferitasi a New York nel 1958, qui ha dato espressione a un profondo disagio esistenziale attraverso la produzione di opere quali le celebri infinity [...] di metri su cui dipinge reticoli composti da impercettibili e innumerevoli punti, ansiogena rappresentazione dell’infinità dello spazio) e le soft sculptures (manufatti decorativi ed elementi di arredo di interni realizzati in materiali morbidi ...
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Geografo francese (Parigi 1909 - Châtenay-Malabry 2006); prof. all'univ. di Parigi dal 1947 al 1978, condirettore della rivista Annales de géographie, direttore di collane geografiche di larga diffusione. [...] ), che trattano soprattutto di demogeografia, di geografia economica, di geografia sociale e di organizzazione dello spazio, emerge una concezione della geografia come scienza eminentemente sociale, eterogenea nei metodi ma unitaria negli intenti ...
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Artista concettuale giapponese (Kariya, Aichi, 1933 - New York 2014). Dal 1951 a Tokyo, si è dedicato all'arte da autodidatta (disegni di corpi nudi smembrati; environments). Dopo avere viaggiato a lungo [...] nel 1965 si è stabilito a New York, dove ha svolto la sua personale ricerca sui concetti di tempo e di spazio. In una trama costruita da diari, telegrammi, cartoline, piantine, dipinti di date, stralci di giornali ecc., K. propone ossessivamente un ...
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Pittore tedesco (Amburgo 1901 - Monaco 1965). Si formò all'accademia di Amburgo. Pur collegandosi alla metafisica di De Chirico e al surrealismo, svolse una ricerca isolata, approdando a una sorta di realismo [...] , che affonda le sue radici nella pittura romantica tedesca, scaturisce da figure corpose e rese nei particolari, inserite in uno spazio spesso sconfinato. Considerato dal nazismo artista degenerato, solo dopo il 1945 poté esporre la sua opera. ...
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Pittore giapponese (n. Kyoto 1928 - m. 2013). Residente a Parigi dal 1952 al 1967, è successivamente rientrato in Giappone, aprendo uno studio a Setagaya. Dallo stile giapponese più tradizionale D. è giunto [...] a creare una raffinata pittura legata prima all'astrazione lirica e, dopo il 1960, più affine al neo-costruttivismo, carica di dinamismo nel disporre lo spazio e armonizzare i colori. ...
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Pittore e scultore francese (n. Boulogne-Billancourt 1938). Si è formato a Parigi presso l'École nationale supérieure des métiers d'art e l'École des beaux-arts, esordendo (1967) al Salon de la jeune peinture [...] 'ambito del progetto Costruire sulle vestigia: impermanenze. Opere in situ. Tra le mostre più recenti si ricordano Illuminare lo spazio, lavori in situ e situati (Bergamo, Palazzo della Ragione, 2000) e Fare. Disfare. Rifare. Lavori in situ e situati ...
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Matematico francese (n. Bages, Pirenei Orientali, 1926), prof. al Collège de France dal 1956 al 1994, membro dell'Institut (Académie des sciences, 1976). Ha apportato contributi di primo piano alla topologia [...] il 1950 e il 1960 ha introdotto, insieme con H. Cartan, la nozione di "spazio analitico" che generalizza quella di varietà complesse. La geometria di tali spazi, nei quali si possono porre molti dei problemi relativi alle funzioni olomorfe in Cn, è ...
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Regista e teorico teatrale polacco (Rzeszów 1933 - Pontedera 1999). Maestro di un'intera generazione di teatranti, in opposizione alle correnti più diffuse dell'avanguardia teatrale si è dedicato all'approfondimento [...] l'eliminazione del "superfluo", a ricerche sull'espressività fisica dell'attore e alla definizione di un nuovo uso dello spazio, in una teoria del teatro come cerimonia rituale e del corpo come veicolo attraverso il quale liberare ricordi ancestrali ...
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Matematico francese (Lilla 1906 - Parigi 1992), insegnò in università francesi e di altri paesi, specialmente negli USA. Fu tra i fondatori e principali collaboratori dell'opera Éléments de mathématique [...] Bourbaki (v.). Sviluppò ricerche di topologia. Nel 1937 introdusse il concetto di partizione dell'unità e nel 1944 di spazio paracompatto, nozioni divenute di uso corrente in topologia. In algebra, D. si interessò ai gruppi di trasformazioni lineari ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
spaziamento
spaziaménto s. m. [der. di spaziare]. – 1. non com. L’atto e l’effetto dello spaziare, cioè del distanziare nello spazio. 2. In aeronautica, la distanza in linea retta tra due velivoli contigui di una formazione di volo.