LABACCO (Abacco, dell'Abacco), Antonio
Flavia Colonna
Nacque a Vercelli (Bertolotti, p. 48), probabilmente intorno al 1495.
In un privilegio del 1549, rilasciato da papa Paolo III al L., si dice che [...] 1506 il L. dovette dunque arrivare a Roma con la sua famiglia (Baldini, p. 339).
In merito a questa e specie sulla paternità del L. esistono opinioni discordanti. Alcuni sostengono che fosse figlio di un tal Giovanni (o Giuliano) Maria "del Adbacho ...
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BIANCHI, Giovanni Paolo
Fabia Borroni
Nacque, secondo A. Zanetti (Le premier siècle de la calcographie..., Venezia 1837, p. 529), a Milano verso il 1590 e qui operò come incisore, disegnatore e, forse, [...] 'Accademia di Belle Arti presso l'Ambrosiana a Milano. Lavorò poi, quasi esclusivamente, per i più noti tipografi e editori milanesi, specie per G. B. Bidelli, i Malatesta, i Ponzio: accurate e diligenti le sue incisioni a bulino, anche se il segno ...
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COUSIN (Gentile, Primo), Louis (Luigi, Aloygio, Aloisio, Ludovico)
Laura Russo
Nacque nel 1606 secondo il De Bie (1661) a Bruxelles; in base a documenti pubblicati da Bodart (1970, p. 154) a Breynelden. [...] (Sandrart, 1675-79, p. 195).
Nel 1626 giunse a Roma, dove entrò a far parte della Schildersbent (ibid.), una specie di società di mutua assistenza tra artisti olandesi e fiamminghi, ricevendo dal gruppo, come era consuetudine, un soprannome: Gentile ...
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BORSATO (Borsatto), Giuseppe
Nicola Ivanoff
Figlio di Marco, pittore d'ornati anch'egli, nacque a Venezia nel 1770; nel 1791-92 figura iscritto all'Accademia di Belle Arti di Venezia, dove studiò prospettiva [...] dominazione austriaca, si dedicò alla pittura di vedute e al genere decorativo, svolgendo la sua attività in provincia, specie a Treviso, dove eseguì la decorazione per il teatro Onigo (1805). Acquistò fama nel periodo napoleonico, disegnando gli ...
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BERNARDO da Venezia
Giovanni Mariacher
Attivo in Lombardia come architetto, lapicida e scultore in legno, sulla fine del sec. XIV e al principio del XV.
Non abbiamo alcuna notizia di una sua attività [...] , p. 618).A B. si deve inoltre l'intera costruzione del campanile, dove pure non mancano elementi di influsso veneziano, specie nelle ampie finestre della cella, con trafori polilobati, simili a quelle del castello.
Durante la sua dimora pavese B. è ...
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BONVICINI (Buonvicini, Bonvicino, Buonvicino), Pietro
Rosaria Amerio Tardito
Di famiglia originaria della Valsolda, nacque a Lugano verso il 1741. Svolse la sua prima attività come aiuto di Filippo [...] ).
Non si può stabilire, per dette opere, l'entità del suo contributo che forse poté influire su taluni elementi decorativi, specie a Casale. Risulta solo che i lavori vennero eseguiti sotto la sua direzione; la facciata riprende lo Iuvara del primo ...
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GUARDI, Giovanni Antonio (Antonio)
Michele Di Monte
Figlio di Domenico e Maria Claudia Pichler, nacque il 27 maggio 1699 a Vienna, dove, nella Schottenkirche, venne battezzato. Il padre, originario della [...] aveva sposato Maria Claudia Pichler, originaria di Egna.
Pochi e frammentari sono i dati conosciuti circa la biografia del G., in specie per quel che concerne la vita privata e gli anni giovanili. Ciò si deve forse in primo luogo, al fatto che la ...
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ALLORI, Alessandro
Maria Luisa Becherucci
Pittore, nato a Firenze il 31 maggio 1535 da Cristofano di Lorenzo, spadaio, e da Dianora Sofforom. Ebbe i fondamenti dell'arte da Agnolo Bronzino, amico di [...] tardi, per la Trinità affrescata nella cappella dei Pittori all'Annunziata (1567-71), non è stata ancora sistematicamente indagata specie nei tardi ritratti del Bronzino. Ma il suo forte influsso è evidente, più che nell'autoritratto giovanile dell'A ...
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CARLETTI, Nicolò
Arnaldo Venditti
Di famiglia toscana, nacque in Napoli l'8 nov. 1723 (secondo Strazzuffo, che sulla fonte del Soria ne fornì una densa biografia), data non da tutti accettata.
Dopo [...] onore in quasi tutte le guerre della Lombardia". Tra i suoi studi ulteriori furono quelli delle scienze fisiche e matematiche, specie dell'idraulica, cui aggiunse "la cognizione non meno dell'Antiquaria" che del diritto civile. Come si vede, una ...
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BRAMANTE, Donato (Donnino o Donino, come lo chiamavano i suoi genitori e Leonardo da Vinci)
Arnaldo Bruschi
Figlio di Angelo di Antonio di Renzo da Farneta e di Vittoria di Pascuccio da Monte Asdrualdo, [...] ecc. o di storici, come il Vasari (che è probabile abbia attinto a testimoni diretti), e lo stesso esame delle sue opere, specie le pitture, e dei suoi scritti, e soprattutto i sonetti, ci consentono di mettere a fuoco almeno qualche aspetto del suo ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
spece
spèce s. f. – Variante grafica rara di specie, usata talvolta, per lo più come invar., anche in poesia, in rima con parole in -ece, come fece o lece; per es., in Dante, Par. I, 57: mercé del loco Fatto per proprio de l’umana spece; e...