CESI (Ceci), Bartolomeo
Giuseppe Scavizzi
Nacque a Bologna il 16 ag. 1556, come afferma il Malvasia e confermano i documenti, da un Nicola, di condizione agiata. Fu posto, grandicello (Malvasia), alla [...] del disegno dell'Accademia degli Ardenti.
La tarda attività del C. continuò secondo le linee indicate, però giungendo a una specie di codificazione del linguaggio secondo una maniera sempre più austera, che dopo il 1600 circa lo pose ai margini dello ...
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CAREGARO NEGRIN, Antonio
Franco Barbieri
Nacque a Vicenza, il 13 giugno del 1821, da Domenico e dalla seconda moglie, già vedova Quartesan, Maddalena Negrin, cognome aggiunto al proprio dal marito per [...] -IV, Vicenza 1882-1886, l'arch. di famiglia del pronipote Giovanni a Vicenza - ricco di materiale non ancora del tutto esplorato - specie la cartella ms. Appunti e ricerche intorno alla vita e all'opera dell'architetto A.C.N. raccolti dal nipote prof ...
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GROSSI, Giovanni Battista
Rosella Carloni
, Non si conoscono il luogo e la data di nascita di questo scultore, documentato a Roma nella seconda metà del Settecento, di cui si ignora anche la formazione, [...] figure lungo assi diagonali mostrano le persistenze tardo-barocche che si stemperano nei volti classicheggianti dei personaggi, specie femminili, dove si nota l'influenza dello scultore Filippo Della Valle, senza però raggiungere gli stessi esiti ...
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GRAGNANI, Innocenzo
Raffaella Catini
Nacque il 27 ott. 1807 a Livorno, da Angiolo e da Maria Giovanna Filippini.
Imprenditore e architetto, il suo nome fu, nella storia della città labronica, quasi [...] il G. fu, insieme con il fratello Giovanni Battista, tra i maggiori acquirenti dei terreni posti in vendita dal governo, in specie nella zona a sud della città (ibid. e Arch. di Stato di Firenze, Rr. Fabbriche, 1225, repertorio).
A ulteriore conferma ...
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COMIN (Comino), Giovanni
Alessandro Bevilacqua
Il Federici (1803, p. 105) dice del C. che fu autore nel 1673 di un disegno dell'altare del Rosario nella chiesa di S. Nicolo a Treviso e che nel 1676 [...] uno chiamato Qghero di nazione Tedesco, e l'altro Giacomo Femenuzzol veneziano" (Temanza); e spiega l'associazione con altri artisti, specie col Merengo (S. Giustina; cappella della Pace; chiesa degli Scalzi; S. Maria del Giglio; S. Nicolò di Lido ...
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CONTI, Arturo
Gianluca Kannès
Nato a Livorno da Enrico e da Maria Martolini il 2 agosto 1823, conseguì a Pisa nel 1845 il dottorato in matematiche applicate e frequentò con particolare interesse i corsi [...] , eseguita solo in parte.
Il C. godette di buona stima. fra gli architetti toscani della seconda metà dell'Ottocento, in specie fra quelli che, come il Fabris, il Del Moro, il Guidotti o il Micheli, lo avevano conosciuto giovane presso lo studio ...
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BACCARINI, Domenico
Ennio Golfieri
Nacque a Faenza da Tomaso e da Maddalena Bassi il 16 dic. 1882. Frequentò la Scuola d'Arte e Mestieri diretta dal pittore A. Berti, sotto la cui guida si perfezionò [...] un folto gruppo di giovani, su cui ebbe un grande ascendente, di letterati e uomini di cultura uniti in una specie di cenacolo. L'arte del B. risente della cultura ecclettica allora imperante: vi sono echi della tradizione ottocentesca, ma anche ...
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BOLLI (Bolla), Bartolomeo Desiderio Michele
Silvano Colombo
Figlio di Giovanni Battista, notaio in Milano, esigue sono le tracce documentarie che lo riguardano. La prima, del 1721 (1º ottobre), concerne [...] palazzo Mezzabarba a Pavia aveva dato il più alto modello di barocchetto lombardo del primo Settecento. Ciò in specie per la sciolta stesura di alcuni particolari (pilastrini delle balaustrate, cappelli delle finestre) che maestranze di scalpellini ...
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BATTINI (Batini), Mattia
Francesco Santi
Nacque a Città di Castello nel 1666; recatosi giovanissimo a Perugia, divenne scolaro del pittore Pietro Montanini (ottenne la cittadinanza perugina l'11 giugno [...] del palazzo dei Priori in Perugia, ora scomparsa.
La critica è unanime nel giudicare il B. pittore fiacco e scorretto, specie nelle opere di maggiori proporzioni; più piacevole e interessante nelle piccole tele, che ai tempi dell'Orsini e del Siepi ...
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ALFANI, Domenico
Francesco Santi
Figlio di Paride, nacque a Perugia circa il 1480. È ricordato per la prima volta nel 1506 insieme con il padre, orafo menzionato in vari documenti, ma del quale non [...] , che sin dalla sua prima attività si mostra lontano dalla locale tradizione quattrocentesca, guardò anche ai Fiorentini contemporanei, in specie a Fra' Bartolomeo e ad Andrea del Sarto. Nelle opere più tarde, eseguite in collaborazione con il figlio ...
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specie
spècie (ant. spèzie) s. f. [dal lat. species, propr. «aspetto, forma esteriore», der. di specĕre «guardare»], invar. – 1. non com., letter. Aspetto, forma esteriore, apparenza: E potess’io, Nel secol tetro e in questo aer nefando, L’alta...
spece
spèce s. f. – Variante grafica rara di specie, usata talvolta, per lo più come invar., anche in poesia, in rima con parole in -ece, come fece o lece; per es., in Dante, Par. I, 57: mercé del loco Fatto per proprio de l’umana spece; e...