Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] magistrato non può imporre con la legge civile riti o cerimonie di culto divino, perché tutto ciò che si offre a Dio nel culto ha una ragion e separarsi da essi è un tradimento dello spirito del cristianesimo, soprattutto se si pretende che il ...
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Botanica e zoologia
Il sapere botanico e zoologico del Rinascimento può essere visto e studiato come una tappa del costituirsi delle scienze della botanica e della zoologia; così è per tutti coloro che [...] in cui non si veda qualcosa di peculiare, rimarchevole, raro, e anche, se si può dire, qualcosa di divino (aliquid divinitatis)". Bisogna essere uno spirito meschino, egli nota, per non guardare che all'utilità e al profitto. I più piccoli fra gli ...
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La maggior parte del mondo occidentale il 1° gennaio 2000 ha festeggiato l’entrata nel nuovo millennio (solo una minoranza ha optato per il più corretto 1° gennaio 2001). Per chi è musulmano la prima data [...] fosse fallimentare in partenza e non fosse affatto congrua con il vero spirito dell’islam.
È ben noto che l’idillio tra donne e e inevitabile parità di statuto nei riguardi dell’assoluta trascendenza divina. E ancora, se la parità di genere è sancita ...
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Mario Marazziti
Pena di morte
Y no hai remedio
(Francisco Goya)
La lunga storia della pena capitale
di Verso l’abolizione
Il 18 dicembre 2007 la 62a Assemblea generale delle Nazioni Unite, a New York, [...] gli eretici catari e i valdesi, sulla base che il precetto divino ‘non uccidere’ non può essere mai violato. Al crisma della condanna degli eretici è contro la lettera e lo spirito della Scrittura, un servirsi della religione come instrumentum regni ...
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Antropomorfismo
Sante Di Giorgi
Marco Aime
Marco Bussagli
Il termine antropomorfismo (dal greco ἄνθρωπος, "uomo" e μορϕή, "forma") designa, in senso lato, la tendenza a conferire aspetto umano alla [...] tali figure esprimono. In alcuni casi il soggetto dell'opera è un essere umano, in altri può essere una divinità, uno spirito o un animale che vengono umanizzati dall'artista, ma che quasi mai hanno forme realistiche, assumendo piuttosto espressioni ...
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Terrorismo
Luciano Pellicani
di Luciano Pellicani
Terrorismo
sommario: 1. Il terrorismo globale. 2. Fondamentalismo e terrorismo. 3. Una guerra di civiltà. 4. La cultura dei diritti di fronte al terrorismo. □ [...] impegnati a dimostrare contro l'evidenza della lettera e dello spirito del Corano, fu concepita da Maometto come un dovere non ha altro scopo che Dio stesso: imporre l'ordine divino nel mondo terreno […]. Perciò i martiri della fede non muoiono ...
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Per comprendere il nesso tra storia della lingua e storia della Chiesa è sufficiente ricordare i caratteri cruciali delle cosiddette religioni abramitiche, le religioni, cioè, che vedono nelle vicende [...] (Trovato 1994: 49-55). Essi osservavano che il pensiero divino si era manifestato originariamente in ebraico e in greco, ma conciliare gli ideali della pedagogia umanistica con lo spirito del cristianesimo originario.
Le traduzioni che si produssero ...
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Devianza
Roberto Beneduce
Si indicano come devianti i comportamenti che implicano una trasgressione rispetto ai modelli culturali prevalenti di un gruppo sociale, in una direzione disapprovata dalla [...] donne, prive di sesso, concepivano un tempo per opera di spiriti della foresta e non conoscevano la morte sino al momento del parto dell'unione illecita tra esseri umani da un lato e divinità o animali dall'altro).
Non molto diversamente, anche il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Luca Pacioli
Pier Daniele Napolitani
Frate francescano, erede della tradizione delle scuole d’abaco, intimo di artisti quali Leonardo da Vinci, professore nei più importanti centri dell’Italia fra Quattro [...] di Leon Battista Alberti, come egli stesso attesterà nel 1509 nel De divina proportione: «con lo quale [fui] più e più mesi ne l , non è però che in quel tanto non sia defraudato quello spirito virtuoso de la debita gloria sua; sì come tante decine di ...
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Culto
Enrico Comba
Il termine deriva dal latino cultus (participio passato di colere, "coltivare"), il cui primo significato è "coltivazione, cura", e poi "addestramento, educazione, cultura", "venerazione, [...] simbolico che essi rivestono. L'esempio più evidente è costituito dalle immagini sacre, in genere rappresentanti una divinità, uno spirito o un antenato, le quali per lo più sono direttamente implicate nello svolgimento delle offerte, dei sacrifici ...
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spirito
spìrito (ant. e poet. spirto) s. m. [dal lat. spirĭtus -us «soffio, respiro, spirito vitale», der. di spirare: v. spirare1; il sign. grammaticale 1 b ricalca il gr. πνεῦμα (che è l’equivalente del lat. spiritus); nel sign. 7 di «alcole»...
deifico
deìfico agg. [dal lat. tardo deifĭcus, comp. di deus «dio» e tema di facĕre «fare»] (pl. m. -ci), letter. – Nel linguaggio ascetico, che innalza a Dio: Sacramento della Confermazione ... che ci congiunge al divino Spirito, che ci fa...