Paolo IV
Alberto Aubert
Appartenente ad una delle più antiche famiglie della nobiltà napoletana, Gian Piero Carafa nacque a Capriglia (Avellino), il 28 giugno 1476, da Giovanni Antonio, barone di Sant'Angelo [...] cattolica mediante l'apprendimento diretto dell'arte tipografica o la raccolta di testi ortodossi (personalmente la compilazione di un'appendice all'Indice in cui si proibivano la stampa, il possesso e la lettura di una serie di edizioni della ...
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Costantino nella storiografia della Controriforma
Sigonio e Baronio tra filologia, censura e apologetica
Guido Bartolucci
La frattura religiosa e lo scontro apertosi tra le diverse confessioni cristiane [...] mesi dopo dai torchi di Giovanni Rossi (lo stampatore della Società Tipografica Bolognese) l’opera che presentava il testo della donazione tratta dalla lettera di papa Adriano I, stampata in caratteri in un corpo superiore, e si concludeva con un ...
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La circolazione del libro. Biblioteche private e pubbliche
Marino Zorzi
Venezia nel Cinquecento è colma di opere d'arte. Una profusione di sculture, intagli, affreschi anima le facciate di chiese, [...] meno specializzati, di tecnici, di uomini di cultura. Una frazione non trascurabile della popolazione gravitava attorno al libro a stampa: i tipografi e i loro dipendenti, gli autori dei testi, i correttori, i commercianti di carta, i legatori e ...
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La riforma protestante
Aldo Stella
Influssi erasmiani e propaganda filoluterana
Il ruolo di Venezia nella diffusione del luteranesimo, come poi di altre confessioni non cattoliche o eterodosse, fu [...] altre due riedizioni del 1532 e del 1540 (pure del tipografo Zoppino) e infine nella ristampa del 1543 "in Vinegia per questa terra, o almeno che lui sia stato l'autor di farlo stampare in Alemagna et che qua siano stati portati tutti li libri per ...
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Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] cittadina era stata determinata dal successo nell’arte tipografica e nell’editoria locale, Galimberti rappresentava il , dal dibattito parlamentare alle più minute denunce di una fiorente stampa locale – era stato quello di «promuovere» i contadini a ...
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I giornali: ombra e riflesso
Mauro Forno
I giornali cattolici: un universo straordinariamente ampio e ben difficilmente circoscrivibile. Alcuni organi formalmente cattolici sono lontani da legami con [...] sacerdote Giuseppe Pisapia, che ne muta formato, veste tipografica e orientamento, lungo una prospettiva meglio in linea questa particolare realtà si vedano L. Ceccarini, Le voci di Dio. Stampa cattolica e politica in Italia, Napoli 2001, pp. 87-146 e ...
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Metamorfosi della vita religiosa: frati e clero regolare
Daria Gabusi
Gli ordini religiosi nati sul territorio nazionale nei primi centocinquant’anni di vita dell’Italia unita, così come quelli più [...] vi erano la falegnameria, l’officina-fabbri, l’officina meccanica, la forneria, la scuola edile. La tipografia annessa all’istituto stampava il «Cittadino di Brescia», che «esprimeva la corrente cattolico-liberale di Giorgio Montini, e contribuì alla ...
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Bibbia: la diffusione
Mario Cignoni
La situazione religiosa
La diffusione della Bibbia in Italia risente della situazione religiosa e culturale del Paese, situazione che si è formata nel corso dei secoli, [...] quale non era estranea la Sbbf. Dopo mille peripezie (per esempio, un tipografo «che andava matto per la Repubblica metteva sempre repubblicani invece di pubblicani»), furono stampate 4.000 copie, l’edizione fu presentata a Mazzini, che sentiva nel ...
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La Rivoluzione scientifica: luoghi e forme della conoscenza. La comunicazione scientifica ed erudita
Michael J. Gorman
La comunicazione scientifica ed erudita
Nei tre libri del De occulta philosophia, [...] al controllo del processo di stampa. Il rischio di una stampa scorretta di testi tecnici portò alcuni dei filosofi naturali più ricchi, compreso lo stesso Tycho, a dotarsi di una propria officina tipografica. Neanche una macchina privata, tuttavia ...
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Gli stranieri e la città
Donatella Calabi
Una "patria" ospitale
"Una stantia frequentata da molte genti d'ogni lingua e paese" e forse anche per questo "nobilissima et singolare": nel 1581 Francesco [...] alla Serenissima. Se prima dell'apertura dell'officina tipografica di Aldo Manuzio, nel 1494-1495, solo Ibid., pp. 37-48.
48. Baykar Sivazliyan, La nascita dei libri a stampa armeni nel cuore della Serenissima, in Gli armeni in Italia, a cura di ...
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tipografia
tipografìa s. f. [comp. di tipo- e -grafia; cfr. tipografo]. – 1. a. Il sistema di stampa diretta, che si esegue mediante una matrice a rilievo, composta manualmente con caratteri mobili, oppure realizzato mediante un procedimento...
stampa
s. f. [der. di stampare]. – 1. a. L’arte e la tecnica di imprimere e riprodurre, in un alto numero di copie, scritti e disegni, mediante opportuni procedimenti, da una matrice in rilievo, in cavo o in piano; il termine si riferisce...