Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Paolo Farneti
Luigi Bonanate
Paolo Farneti può essere considerato uno tra i primi rappresentanti italiani di una scienza politica di derivazione statunitense in un Paese in cui stentava a ottenere riconoscimento [...] di un tertium che si colloca tra società civile e apparati dello Stato è quella che secondo Farneti ci consente di collegare tra loro mondo gli altri (Democrazia cristiana e Partito comunista italiano) che non potevano bilanciarsi perfettamente ...
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PACCIARDI, Randolfo
Luca Polese Remaggi
PACCIARDI, Randolfo. – Nacque a Giuncarico, frazione di Gavorrano (Grosseto), il 1° gennaio 1899 da Giovanni, un ferroviere originario di Castagneto (Castagneto [...] con la Resistenza guidata da Charles De Gaulle, il cui deciso anticomunismo non era stato di impedimento a una collaborazione con i comunisti in vista della liberazione nazionale. Attraverso Pierre Mendès France, Pacciardi cercò inutilmente di ...
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La nazione oggi
Emilio Gentile
Con la caduta del muro di Berlino nel 1989, la fine del comunismo nell’Europa orientale e il disfacimento dell’Unione Sovietica, sembrò che una nuova era di pacifica convivenza [...]
Con questo spirito furono gettate le basi per la costruzione di una comunità europea che, nell’intento dei suoi promotori, avrebbe dovuto portare al superamento dello Stato nazionale nello stesso continente nel quale il fenomeno nazionale era nato e ...
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La democrazia cristiana in Europa
Francesco Traniello
Alla locuzione «democrazia cristiana», attestata sin dall’epoca della Rivoluzione francese, sono stati attribuiti nel corso di oltre due secoli [...] insediamento; la funzione preminente da essi assunta in senso antagonistico al comunismo; l’attivazione di politiche internazionali d’integrazione dei rispettivi Stati nell’alleanza occidentale e, nel contempo, di integrazione europea (avviata con ...
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partiti comunisti
Partiti politici di orientamento marxista, sorti per lo più a seguito della Rivoluzione russa del 1917 e tuttora presenti in molti Paesi del mondo.
Dalla Rivoluzione d’ottobre alla [...] imponente forza di massa e prese a collaborare con il governo di Sukarno, ma il colpo di Stato del 1965 avviò una fase di repressione a danno dei comunisti e dei loro simpatizzanti che si risolse in un vero e proprio sterminio. Nel Vietnam, invece ...
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partiti socialisti
Organizzazioni politiche del movimento operaio, comparse a partire dall’ultimo quarto del 19° sec. e tuttora operanti in molti Paesi del mondo.
Dalla nascita dei partiti socialisti [...] , davano avvio a una nuova presenza dello Stato nell’economia e ai primi passi della costruzione dello stato sociale. Intanto, dopo che in Germania il nazismo aveva bloccato a sua volta l’avanzata di SPD e comunisti, nel 1934-36 i p.s., lasciandosi ...
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europeismo. Il federalismo
Sergio Romano
Europa unita, integrazione europea, Europa dei popoli, Europa delle patrie: queste espressioni sono frequentemente usate da uomini politici, giornalisti, pubblicisti. [...] soprattutto la sopravvivenza di forti interessi nazionali. Il caso della Comunità europea di difesa è particolarmente interessante. All’inizio degli anni Cinquanta, quando gli Stati Uniti chiedono insistentemente il riarmo della Germania, la Francia ...
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Totalitarismo. Un problema storiografico
Luciano Cafagna
Il tema, le idee e la prassi relativi al totalitarismo riguardano un preciso periodo storico, quello che va dalla fine della Prima guerra mondiale [...] misura, nel ventennio fra le due guerre mondiali, in diversi Stati europei.
Il Paese, però, dove le idee e la prassi culturali, religiosi e sindacali. Dopo il crollo dei regimi comunisti in Russia e nell’Europa orientale, l’unico regime importante ...
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imperialismo
Politica di potenza di uno Stato tesa a creare una situazione di predominio, diretto o indiretto, su altre nazioni, mediante conquista militare, annessione territoriale, sfruttamento economico [...] pensiero ha ispirato a lungo la strategia dei partiti comunisti e dei movimenti rivoluzionari del Terzo mondo. Per Sud del pianeta e tra centro e periferia; vi è stata ravvisata continuità dell’organizzazione mondiale dell’economia e della moderna ...
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conservatorismo
Stefano De Luca
In polemica con le utopie e in difesa della tradizione
Nato dopo la Rivoluzione francese ‒ e in polemica con essa ‒ il conservatorismo ha raggiunto le sue formulazioni [...] che la politica ‒ e quindi i poteri dello Stato ‒ debbano rimanere entro limiti ben precisi, lasciando ampio progressista ‒ rappresentata da socialisti, socialdemocratici, verdi, comunisti ‒ non si definiscono conservatori, ma popolari (sono ...
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comunista1
comunista1 s. m. e f. e agg. [dal fr. communiste, der. di commun «comune1»] (pl. m. -i). – 1. s. m. e f. Chi professa il comunismo, o è iscritto a un partito o a un movimento che ne propugna la dottrina, oppure fa, o faceva, parte...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...