(ted. Preussen) Regione storica della Germania, la cui denominazione deriva dai Borussi, o Prussi, popolazioni baltiche che abitavano la zona costiera detta più tardi P. orientale. Fino al 1945 la P. [...] questa, all’elettore di Brandeburgo (1618). Ebbe luogo, dunque, un’unione personale di due Stati tra loro non principio del diritto divino come fondamento della monarchia. Rifiutata la corona di imperatore tedesco (1849), il re, col consiglio di J. ...
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Figlio (Firenze 1449 - Careggi 1492) di Piero di Cosimo il Vecchio e di Lucrezia Tornabuoni, ebbe presto incarichi politici: nel 1466 entrò a far parte della balìa e del Consiglio dei Cento. Nel 1469 sposò [...] il capo assoluto dello stato fiorentino, una politica di alleanza, di accordi, di equilibrio, rafforzando la sua studio di Firenze e di Pisa i più famosi maestri di filologia, filosofia, diritto. Mai Firenze era apparsa così fervida di operosità di ...
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Generale e uomo politico romano (n. 106 - m. 48 a. C.). A 17 anni partecipò col padre, il console Gn. Pompeo Strabone, alla guerra sociale, dalla parte di Silla, contro Mario e Cinna. Nell'81 trionfò a [...] della città, ottenne il consolato, benché non fosse stato neppure questore. In cerca del favore popolare, si sulla forza della legalità, contestandogli il dirittodi tenere la Gallia fino alla fine del 49 e di ambire da lontano al consolato per ...
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Tra 17° e 18° sec. la Francia di L., il Re Sole, divenne la maggiore potenza europea. Sue grandi ambizioni furono di fare della Francia un paese fortemente unito sotto il controllo della Corona e di ridurre [...] nessuna convocazione degli Stati Generali; istituzione degli intendenti). Intensissima fu, per merito di J.-B. Colbert e occupazione di Avignone e del contado Venassino, 1662-64; affare del dirittodi asilo a Roma e nuova occupazione di Avignone, 1687 ...
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Stato dell’Europa centrale, posto sul Reno a S del Lago di Costanza, fra lo Stato federato austriaco del Vorarlberg a N e a E, e i cantoni svizzeri di San Gallo a O e dei Grigioni a S.
Il Paese, molto [...] , al patronato dell’Austria subentrò quello della Svizzera che da allora esercita anche il dirittodi rappresentanza diplomatica e consolare del L. presso gli altri Stati.
Neutrale nella Seconda guerra mondiale, il L. ha avuto una vita politica all ...
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Uomo distato, presidente degli Stati Uniti (Brookline, Massachussets, 1917 - Dallas, Texas, 1963). Figlio del senatore Joseph (Boston 1888 - Hyannisport, Massachusetts, 1969), ricco finanziere di origine [...] tutte le forze armate erano state riorganizzate a fondo e modernizzate, di singoli e di società segregazioniste, con episodî di violenza che indussero K. nel giugno 1963 a presentare al Congresso una legge molto complessa per garantire il dirittodi ...
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Scrittore e uomo politico (Bignon, Provenza, 1749 - Parigi 1791); figlio di Victor, entrato nell'esercito (1767), si distinse nella spedizione di Corsica (1769). Lasciato nel 1770 l'esercito, nel 1772 [...] nel quale, riecheggiando in parte le dottrine di Montesquieu e di Rousseau, formulò la teoria dei "contrappesi politici nello stato" quali garanzia di libertà e affermò risiedere il dirittodi sovranità "unicamente e inalienabilmente nel popolo". Tra ...
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Figlio primogenito (Wiener Neustadt 1459 - Wels 1519) dell'imperatore Federico III e di Eleonora di Portogallo, sposò (1477) Maria di Borgogna, figlia unica ed erede di Carlo il Temerario. Per queste nozze [...] della Borgogna, dieci anni dopo (trattato di Senlis, 1493). Nel frattempo (1486) M. era stato eletto e incoronato re dei Romani, e costrinse Anna a sposarlo. Nel 1491 ebbe riconosciuto il dirittodi successione in Ungheria e in Boemia nel caso in cui ...
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Guerre che si combatterono tra gli Arabi e gli Israeliani tra il 1948 e il 1973. La prima trovò la sua maggiore premessa nel rifiuto da parte araba di accettare la spartizione della Palestina decisa dalle [...] , costringendo al ritiro le forze anglo-francesi e d’Israele. Allo Stato ebraico si riconosceva tuttavia il dirittodi accedere, per i suoi traffici, al porto di Elat sul Golfo di Aqabah.
La situazione tornò critica nel maggio 1967, quando Nasser ...
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Pensatore e diplomatico (Chambéry 1753 - Torino 1821). Fu aspramente critico verso la Rivoluzione francese e l'Illuminismo. Rintracciò le radici della mentalità razionalistica e individualistica dei philosophes [...] , nella politica egli pone a fondamento della vita degli stati il principio di legittimità, sola forza morale capace di rigenerare l'uomo e di restaurare il diritto che la Rivoluzione francese ha calpestato. Tale principio deve realizzarsi ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...