panteismo
Raffaele Savigni
La fede in una forza divina che pervade l’Universo
In alcune tradizioni religiose, soprattutto in Oriente, la divinità è concepita come il Tutto, una forza che pervade l’Universo [...] materiale del corpo
Il 6° secolo a.C. è stato definito dal filosofo novecentesco Karl Jaspers «epoca assiale» in fardello del proprio Io per immergersi nel grande mare dell’assoluto (come suggerisce per certi aspetti la parabola buddista della ...
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BONFADINI, Iacopo
Virginia Cappelletti
Nato a Varago (Treviso) il 29 genn. 1771, da famiglia non agiata, attese allo studio delle lettere e della filosofia nel seminario di Treviso. Terminato il tirocinio, [...] corso rapido ed elementare. Il B. abbracciò quindi lo stato ecclesiastico e si recò a Padova per studiare teologia e cognizioni a priori. Prendendo "la cognizione a priori in significato assoluto, in guisa tale che mai non si possa confondere con ...
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DALLARI
Angelica Alverà Bortolotto
Famiglia di ceramisti o meglio di imprenditori di una fabbrica di maioliche di Sassuolo, in provincia di Modena, attiva nel sec. XVIII.
Giovanni Maria nacque a Pescarola [...] giovani. La fabbrica prosperò così in regime di monopolio assoluto e totale; lo prova infatti la notizia che nel giardino, delle quali oggi resta soltanto qualche traccia, siano state le. ispiratrici di questa figura poiché si possono ritrovare delle ...
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BOZZETTI, Giuseppe
Virgina Cappelletti
Nacque a Borgoratto (Alessandria) il 19 sett. 1878 da Romeo, prima garibaldino poi ufficiale dell'esercito regolare, e da Edvige Gianani. Il B. compì gli studi [...] la filosofia deve studiare "ciò che è primo nell'ordine assoluto degli oggetti conoscibili, per sé, ossia l'ente … .
Il B. morì a Roma il 27 maggio 1956.
Gli scritti del B. sono stati raccolti in G. B., Opere complete, a cura di M. F. Sciacca, 3 ...
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taoismo
Indirizzo filosofico e religione soteriologica della Cina; il dao («via, retto cammino»), concetto centrale di tutto il pensiero cinese, è però articolato dai cinesi in dao jia e dao jiao. Il [...] sostanzialmente identico nel concepire il dao come principio assoluto e indefinibile, che si sottrae alle stesse predicabilità Il carattere di filosofia mistica connaturale al t. è stato talora messo in ombra rispetto al lato propriamente logico- ...
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ARANGIO-RUIZ, Vladimiro
Dario Faucci
Nato a Napoli il 19 febbraio 1887, da Gaetano, professore di diritto costituzionale, e da Clementina Cavicchia, seguì a Firenze il corso di lettere nell'Istituto [...] da una sua postilla di risposta, l'articolo L'individuo e lo Stato (a. VII, fasc. II, pp. 132-52; cfr. recens senza dar luogo a grossi libri sistematici ed eruditi, il suo "moralismo assoluto" (così lo Sciacca; ed è titolo che egli accettò; cfr. ...
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BRENNA, Luigi
Ugo Baldini
Nato a Roma il 17 apr. 1737, entrò giovanissimo nel Collegio Romano, ove seguì con tanto profitto le lezioni di storia ecclesiastica di P. Lazzeri da essere scelto per tenere [...] interpretazioni, poiché il cristianesimo gli serviva come metro assoluto di giudizio, ed era propenso ad accettare la di Roma. Il B. si difese asserendo che il testo era stato manipolato a sua insaputa da un'alta personalità della corte fiorentina. ...
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scetticismo
Anna Lisa Schino
L’atteggiamento del dubbio
Secondo le dottrine scettiche non esiste un criterio sicuro per distinguere il vero dal falso e il bene dal male e, dunque, il dubbio è una condizione [...] insuperabile per l’uomo. Accanto a questo scetticismo, che è stato definito dottrinale, esiste uno scetticismo metodico, per il quale il idee e i propri costumi in regole universali e assolute e che viene additato come fondamento del peggiore ...
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sofistica
Stefano De Luca
Il potere della parola
Nel greco antico sophistès indicava chiunque possedesse la sapienza e fosse in grado di comunicarla: in questo senso venivano chiamati sofisti i Sette [...] l’atteggiamento anti-dogmatico (dogmatismo). Ai sofisti è stata inoltre riconosciuta la paternità del concetto di cultura, secondo Protagora, se non è possibile stabilire in modo assoluto cosa sia giusto, è però possibile – attraverso la discussione ...
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intelletto
Stefano De Luca
Insieme delle facoltà mentali che ci permettono di pensare e di giudicare
Se nel linguaggio comune intelletto e ragione sono termini sinonimi, nella storia del pensiero filosofico [...] del pensiero astratto
Ma Spinoza, tra i filosofi moderni, è stato un'eccezione, perché la maggior parte di essi non considera ma pretende di fare a meno dell'esperienza, perché tende all'assoluto. Nel far ciò, però, cade in una serie di contraddizioni ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...