Il ruinismo. Visione e prassi politica del presidente della Conferenza episcopale italiana, 1991-2007
Enrico Galavotti
Le premesse: la laicizzazione della Democrazia cristiana
Nell’autunno 1978 Karol [...] E avevo letto i Vangeli nel latino della Vulgata che mi era stata regalata da un altro sacerdote quando avevo tredici anni. Ma poi ho «l’insorgente neo-feudalesimo» italiano, «in cui corporazioni e lobbies manovrano la vita pubblica, influenzano il ...
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Socialismo
Maurizio Degl'Innocenti
Il termine e il problema delle origini
Anche se sarebbe più corretto parlare di 'socialismi' (più che di 'socialismo') per la varietà e l'evoluzione, nel XIX e nel [...] nei centri urbani, innestandosi sulla tradizione corporativa artigiana, ma ben presto allargò il Nāṣir (Nasser, 1918-1970), che salì al potere nel 1952 con un colpo di Stato militare e assunse tutti i poteri nel 1954 con il titolo di rais e poi ...
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SOCIETÀ CIVILE
Giuseppe Bedeschi e Salvador Giner
Storia del concetto
di Giuseppe Bedeschi
Il concetto di società civile nel giusnaturalismo moderno
Nel pensiero giusnaturalistico del Seicento 'società [...] sorto per la prima volta in Europa, il cui passato era feudale, i suoi bersagli preferiti furono le corporazioni, gli stati generali, i privilegi feudali e l'autorità ecclesiastica sul mondo secolare. Quando si sgretolarono o si attenuarono questi ...
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Ricchi e poveri: pensare all'economia del benessere
Vera Zamagni
Il lungo cammino della dottrina sociale della Chiesa in età moderna e postmoderna
Lo sviluppo economico moderno è nato in ambiente cattolico [...] ’interruzione degli anni trenta, cit.
44 U. Spirito, Capitalismo e corporativismo, Firenze 1933.
45 L. Ornaghi, Stato e corporazione. Storia di una dottrina nella crisi del sistema politico contemporaneo, Milano 1984.
46 La pratica del corporativismo ...
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Le forme della politica
Carlo Galli
La politica dell’età globale si deve sempre misurare, a ogni livello e in ogni spazio, con problemi che si producono su scala planetaria; la sua caratteristica non [...] marzo 2003) i toni e gli obiettivi della politica estera statunitense sono stati accettati solo da una parte dei Paesi dell’UE (non, tra esigenze della società e meno chiusi in caste e corporazioni, ma dipende anche dal fatto che sia ancora possibile ...
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Economia e politica industriale
Giovanni Zanetti
Nuovo campo di studi o evoluzione della teoria tradizionale?
A partire dai primi anni sessanta è comparso e si è gradualmente diffuso negli statuti di [...] che il tormentato emergere di tale lettura teorica non è stato inutile, in rapporto al maturare dell'economia industriale. Secondo del pari è rifiutato ogni intervento di tipo corporativo.
A conclusioni radicalmente diverse si perviene ove si ...
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Laura Biagiotti
Made in Italy
Qualità Italia
Un'esperienza professionale
e umana
di Laura Biagiotti
4 dicembre 2003
Al Quirinale, nel corso della cerimonia di consegna dei premi Leonardo, attribuiti [...] di produzione e di diretto commercio. Durante la decadenza dell'Impero Romano le corporazioni si trasformarono gradatamente in organi ufficiali dello Stato; il lavoro artigiano divenne una pubblica prestazione, con la quale gli imperatori garantivano ...
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Cattolici e cultura costituzionale
Nicola Antonetti
Lo Stato liberale: ‘opposizione’ o ‘conciliazione’
Vari furono gli approcci che, dopo l’Unità d’Italia, il pensiero politico cattolico sviluppò verso [...] in una lotta di preminenza») e, da un altro lato, giudicò che il riconoscimento delle corporazioni come ‘organi dello Stato’ predisponeva alla compressione autoritaria di ogni libertà economica e associativa dei lavoratori (Le régime fasciste ...
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Eguaglianza
Lorenzo Ornaghi
di Lorenzo Ornaghi
Eguaglianza
sommario: 1. L'idea di eguaglianza e la sua eredità storica. 2. Equità, pluralismo e giustizia sociale nelle analisi contemporanee. 3. L'ineguaglianza [...] semplicemente tra coloro che risultano ammessi a fruire dei servizi dello Stato e coloro che ne sono esclusi, ma anche e soprattutto ciascuno di loro. D'altra parte, il modello corporativo genera forme di chiusura sociale a cui corrispondono profonde ...
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Pluralismo
Nicola Matteucci
di Nicola Matteucci
Pluralismo
La parola
Il termine 'pluralismo', derivato dall'aggettivo sostantivato 'plurale', esprime il concetto di molteplicità e si contrappone - [...] privilegia il momento dell'unità: Hobbes condanna senza appello il partito, che è "come uno Stato nello Stato" (De cive, XIII, 13), e anche le "corporazioni", che "sono simili a vermi negli intestini di un uomo naturale" (Leviatano, II, 29). Spinoza ...
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corporativo
agg. [dal fr. corporatif, der. di corporation «corporazione»; cfr. lat. tardo corporativus «che forma corpo», der. di corporare (v. corporato)]. – Di corporazione, fondato sulla corporazione: sistema c., organizzazione c.; anche,...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...