Uomo distato, filosofo, linguista e letterato (Pots dam 1767 - Tegel, Berlino, 1835). Fu una delle personalità salienti della cultura tedesca in epoca moderna, con pochissimi paralleli nella capacità [...] politica, che lo pone come uno dei primi teorici del liberalismo e dello statodidiritto. Lo stato è concepito da H. come un "male necessario": esso consente di superare la condizione d'isolamento dell'individuo, ma deve limitarsi a garantire la ...
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Sociologo e giurista (Barby, Eckernförde, 1814 - Weidlingau, Vienna, 1890), prof. dapprima didiritto all'univ. di Kiel (1846), poi (1855) di scienze politiche all'univ. di Vienna; socio straniero dei [...] sua filosofia politica, propose un'immagine dello statodidiritto adeguata a compiti ed esigenze nuove. Sostenne la possibilità di controllare, attraverso riforme sociali, l'innalzamento del livello di vita delle classi subalterne e l'educazione ...
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(Fulda 1815 - Kassel 1895). Di orientamento liberale, fu magistrato e studioso didiritto pubblico e didiritto civile, pur rifiutando sempre le numerose chiamate provenienti dalle univ. tedesche.
Tra [...] le sue opere principali, si segnalano Der Rechtsstaat (1864), una delle più profonde teorizzazioni dello Statodidiritto del XIX secolo, capace di rivaleggiare con la coeva opera di Rudolph von Gneist e Gesammelte Aufsätze (1895). ...
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Filosofo italiano del diritto (Treviso 1914 - Padova 2004); prof. all'univ. di Padova dal 1948 al 1984, nel 1989 fu nominato prof. emerito. Presidente (1976-83) della Società italiana di filosofia giuridica [...] giuridica (1948); Lezioni di filosofia del diritto (1949); Il problema della natura della giurisprudenza (1953); Analisi dell'idea di giustizia (1977); Giuseppe Capograssi filosofo del nostro tempo (1991). Nel 2004 è stato pubblicato il volume ...
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COSTAMAGNA, Carlo
Marco Cupellaro
Nacque a Quiliano (Savona) il 24 sett. 1881 da Eligio e da Emma Perdusio. Laureatosi in giurisprudenza, entrò nella magistratura, arrivando fino al grado di consigliere [...] internazionale su quello costituzionale, accolse, in una prima fase, l'identificazione tra Stato e "ordinamento giuridico" (Lo Stato corporativo quale Statodidiritto, Roma 1928) e, in parte, anche la concezione "positivistica" dei compiti dei ...
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Minghetti, Marco
Uomo politico (Bologna 1818 - Roma 1886). Proveniente da un’agiata famiglia della borghesia agraria, dal 1832 soggiornò con la madre, rimasta vedova, a Parigi presso lo zio Pio Sarti, [...] sue attinenze con la morale e col diritto, 1858; Della libertà religiosa, 1871; Stato e Chiesa, 1878; I partiti politici e la ingerenza loro nella giustizia e nell’amministrazione, 1881; La Convenzione di settembre, pubblicato postumo a Bologna nel ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Rodolfo Mondolfo
Fabio Frosini
Vissuto a contatto con alcuni tra i più violenti conflitti politici del 20° sec., l’Italia tra il 1910 e il 1930 e l’Argentina degli anni Quaranta-Settanta, Rodolfo Mondolfo [...] preoccupata del sorgere del fascismo, equiparato al bolscevismo in quanto fenomeni distruttivi e alieni dalla cultura dello Statodidiritto.
Quando in Italia gli spazi culturali e politici per socialismo e marxismo si chiusero, Mondolfo avviò una ...
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GRAVINA, Gian Vincenzo
Carla San Mauro
Nacque a Roggiano, nei pressi di Cosenza, il 18 febbr. 1664, da Gennaro e Anna Lombardi, ambedue di famiglia facoltosa. Dopo avere ricevuto la prima istruzione [...] nelle Origines e nel De Romano Imperio liber singularis. Il G. vi sostiene con chiarezza l'idea diStatodidiritto, proponendo una nettadivisione dei poteri, autonomi e rispettosi delle reciproche competenze: l'imperium, nelle mani del principe ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La teoria dell’ordinamento giuridico: Santi Romano
Eugenio Ripepe
Al di là del giudizio che se ne può dare, è innegabile che a nessuna opera di un giurista italiano contemporaneo la comunità degli studiosi [...] politico abbia trovato più compiuta attuazione, sia pure per ragioni e con fini sicuramente diversi, nello Statodidiritto continentale e nella sua rivendicazione, anche formale, del monopolio della produzione normativa nelle forme della legge ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Rosario Romeo
Guido Pescosolido
Rosario Romeo è stato uno dei maggiori esponenti della storiografia italiana del Novecento. Il suo prestigio è legato soprattutto ai suoi studi sul Risorgimento, sulla [...] e dei grandi valori della storia e della civiltà occidentale: l’Unità nazionale, lo Statodidiritto, la libertà di impresa e di mercato di un sistema capitalistico auspicato non nella versione ultraliberista, ma in quella keynesiana, in cui ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...