. Con gli istituti della delegazione, dell'espromissione e dell'accollo (v. in App. I, p. 12), il vigente codice civile ha inteso dare disciplina compiuta del problema riguardante l'intervento di un nuovo [...] di un nuovo debitore.
Ardua e controversa è la natura giuridica di detta assegnazione. Esattamente è stato delegatorio è uno dei settori più delicati e controversi di tutto il diritto civile. Tuttavia le varie teorie elaborate in proposito possono ...
Leggi Tutto
È il nome del quinto e ultimo dei libri che costituiscono il Pentateuco (v.; v. anche bibbia); il nome, usato nella Volgata latina donde è passato nelle lingue moderne occidentali, deve la sua origine [...] e private: nozze con una prigioniera (XXI, 10,14), dirittodi primogenitura e figlio ribelle (XXI, 15-21), cadavere d'un il lungo regno dell'idolatrico Manasse era stato negletto. Argomentando dai varî capi di riforma compiuta da Giosia, si deduce ...
Leggi Tutto
(XIII, p. 68; App. II, 1, p. 797; IV, 1, p. 603)
La l. 1° dicembre 1970 n. 898 (Disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio), già parzialmente modificata dalla novella di cui alla l. 1° agosto 1978 [...] Il genitore cui i figli non siano affidati ha il diritto e il dovere di vigilare sulla loro istruzione ed educazione e può ricorrere al tribunale quando ritenga che siano state assunte decisioni pregiudizievoli al loro interesse. Qualora il genitore ...
Leggi Tutto
SMITH, Adam
Ugo Spirito
Filosofo ed economista nato a Kirkaldy in Scozia il 5 giugno 1723, morto a Edimburgo il 17 luglio 1790. Dal 1737 al 1740 studiò all'università di Glasgow dove fu scolaro di F. [...] in cui aveva diviso il corso di filosofia morale all'università di Glasgow. La prima comprendeva la teologia naturale, la seconda l'etica, la terza il diritto civile e politico, la quarta l'economia politica. È stato discusso dai critici il problema ...
Leggi Tutto
La nozione del componimento (o composizione) richiama la preesistenza di un conflitto e la sua estinzione. Chi rifletta come la funzione del diritto (ordinamento giuridico) consista appunto nel comporre, [...] pretese, nel senso che ciascuna parte pretende di avere per sé la protezione del diritto.
Non v'è bisogno d'aggiungere che con l'interesse pubblico, onde lo stato tende costantemente a favorirlo. I mezzi, di cui lo stato si serve a questo scopo, ...
Leggi Tutto
Così viene chiamato l'accordo di più persone per rifiutare di entrare in determinati rapporti o anche in qualsiasi rapporto con uno o più terzi, allo scopo di costringer questi a fare qualcosa o a desistere [...] e al vigente ordinamento dello stato, e devono perciò esser ritenuti illeciti tutti quegli accordi che tendano ad esso come a loro obietto.
Per ciò che riguarda il diritto penale, l'art. 515 del progetto definitivo di un nuovo codice penale (1929 ...
Leggi Tutto
SEYSSEL, Claudio di
Arcivescovo, uomo politico e scrittore savoiardo, nato probabilmente ad Aix-les-Bains nel 1450. Era figlio illegittimo di Claudio di Seyssel, maresciallo di Savoia, di nobilissima [...] ; poi, dal 1487 al 1497 insegnò nello Studio di Torino diritto civile. Ma già in questi anni aveva cominciato a essere impiegato in altri uffici: nel 1492-93 era stato alla corte di Carlo VIII, re di Francia, come consigliere regio; poi era diventato ...
Leggi Tutto
. Nome di etimologia incerta (per lo più riconnesso con αἴθω "ardo"), equivalente a domus "casa". Da questo primo significato derivano gli altri due di "sepolcro" e "tempio", perché il sepolcro era considerato [...] cinerario.
Aedes nel significato di tempio è di uso frequentissimo negli scrittori, e doveva esser di uso comune nella lingua diretta dello stato; sono privatae, e, come qualunque altra proprietà privata, sono tutelate dal comune diritto civile.
Il ...
Leggi Tutto
OSORIO, Jeronimo
Angelo Ribeiro
Vescovo di Algarve, umanista, teologo e storico portoghese, nato a Lisbona nel 1506, morto a Tavira in Algarve il 24 agosto 1580. Figlio d'un giureconsulto che era stato [...] funzionario in India, andò a studiare arti e diritto civile a Salamanca e ivi, disgustato degli studî e deluso nel desiderio di divenire cavaliere di Malta, abbracciò lo stato ecclesiastico. Nel 1525 si recò a studiare filosofia a Parigi, dove ...
Leggi Tutto
Per il diritto civile e penale, v. giudizio e sentenza. Nella Chiesa cattolica, somma importanza ha l'assoluzione dei peccati e delle censure. La prima riguarda il fòro divino e si compie nel sacramento [...] per lettera, in qualunque modo; non si richiede al valore di essa alcuna formula.
L'assoluzione tanto dei peccati quanto delle censure un determinato tempo, quanto gli è stato ingiunto. Nel pericolo di morte, qualunque sacerdote, anche sospeso o ...
Leggi Tutto
statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...