Qassem, Naim. – Uomo politico libanese (n. Kfar Fila 1953). Di religione sciita, dopo la laurea in Chimica presso l’Università libanese e gli studi religiosi ha aderito al movimento politico e militare [...] degli equilibri politici regionali, nell’ottobre 2024 è stato nominato segretario generale di Hezbollah, succedendo a H. Nasrallah nel complesso quadro del conflitto israelo-palestinese in cui sono stati decapitati i vertici dell’organizzazione. ...
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Yāsīn (Yassin, Yasin), Aḥmad Ismā‛īl. ‒ Uomo politico palestinese (al-Ğūra 1937 - Gaza 2004). Dopo gli studi presso l'Università Al-Azhar del Cairo si è unito al movimento della Fratellanza musulmana, [...] armata contro Israele e fondando nel 1987 l’organizzazione politico-religiosa di ideologia islamista sunnita Ḥamas, di cui è stato ideologo e guida spirituale, opponendosi strenuamente al processo di pace siglato dall’OLP con gli Accordi di Oslo ...
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Zarqawi, Abu Mussab al. – Terrorista giordano (Zarqa, 1966 – Baquba, Iraq, 2006). Cresciuto accanto al più antico campo profughi palestinese, creato già nel 1948, nel 1989 si recò in Afghanistan per combattere [...] questi network del terrore e collaborò anche con al-Qaida, di cui divenne uno dei leader più importanti dopo Osama Bin Laden. Durante le operazioni della guerra in Iraq, nel 2006, è stato ucciso da un blitz delle forze aeree statunitensi e giordane. ...
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ITALIA
Adalberto Vallega
Alberto Belloni
Olga Donati
Carmelo Formica
Giuseppe De Rita
Giuseppe Roma
Vittorio Vidotto
Aldo Lo Schiavo
Giuliano Manacorda
Enrico Zanini
Rosalba Zuccaro
Sandro [...] lo zero. Infatti, l'eccedenza dei nati vivi sui morti, che è stata in media di 4,5 durante il decennio 1971-81, è scesa a 0 ancora una volta teatro di un grave attentato del terrorismo palestinese. Il 27 dicembre 1985, all'aeroporto di Fiumicino ( ...
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. Caratteristiche della scrittura alfabetica. - Per una lunga serie di secoli l'antichità ha conosciuto varî sistemi di scrittura (v.), ciascuno dei quali, sia che fosse sorto e si fosse sviluppato indipendentemente, [...] scienziati a ritenere che il processo di trasmissione dell'alfabeto sia stato l'inverso di quanto è detto sopra: che cioè l cuneiforme, dapprima largamente adoperata in tutto il territorio palestinese. Le sole iscrizioni finora conosciute, a tacere di ...
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(VIII, p. 291; App. II, I, p. 477; III, I, p. 280; IV, I, p. 333)
La C., alla fine degli anni Ottanta, vede insoluti, e in alcuni casi addirittura aggravati, i suoi problemi socio-territoriali. Tra le [...] S. Maria di Ricadi (1° sec. a. C.). Un impianto produttivo di anfore è stato di recente scoperto alle porte di Regium Iulium, a Pellaro-Lume (4° sec. d. C che è stato datato al 5° sec. e collocato in un ambito di produzione siro-palestinese; a questo ...
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Per secoli l'ostilità antiebraica non ebbe bisogno di etichette. In una società come quella cristiana, in cui le minoranze ebraiche vivevano nettamente separate dalla maggioranza e in cui le formulazioni [...] e ancor più convinto antisemita. Questa mescolanza divenne esplosiva dopo la fondazione dello Stato di Israele, nel 1948, e il nascere del conflitto israelo-palestinese, dando vita a una forma di violento antisemitismo, in cui la guerra contro ...
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SINAGOGA
Umberto CASSUTO
Bruno FUNARO
Il vocabolo greco συναγωγή "riunione", "assemblea" fu frequentemente adoperato dal giudaismo ellenistico per designare le proprie riunioni e organizzazioni cultuali. [...] il modo con cui questa viene attuata, ha grande influenza nella disposizione della sinagoga. Nell'epoca palestinese è stata in taluni casi effettuata per mezzo di matronei (Cafarnao), nel Medioevo riservando alle donne un ambiente (Frauenschul ...
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Libia
Paolo Migliorini
Ciro Lo Muzio
di Paolo Migliorini
Stato dell'Africa settentrionale. Secondo i dati provvisori, al censimento del 2003 la L. contava 5.678.484 ab., saliti a 5.853.000 a una stima [...] leader libico, a fornire risposte chiare sulla questione palestinese e sulla crisi irachena. Egli orientava invece il l'embargo. Sempre nel 2003, soprattutto grazie al sostegno degli Stati africani con i quali aveva rafforzato la sua alleanza, la L ...
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App. IV, I, p. 146
Le conseguenze del conflitto dell'ottobre 1973 furono sostanzialmente diverse sul fronte nord e sul fronte sud. Nel Sinai, infatti, dopo la cessazione dei combattimenti imposta dall'ONU, [...] -Aviv accettò l'arrivo a Beirut della Forza multinazionale composta da contingenti di Stati Uniti, Francia, Italia e Gran Bretagna che permise l'evacuazione dei combattenti palestinesi e, anche se non evitò la strage nei due campi profughi, determinò ...
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palestinese
palestinése agg. e s. m. e f. – Della Palestina, relativo alla Palestina, regione naturale e storica dell’Asia sud-occid., tra il mare Mediterraneo e il tavolato transgiordanico, che ha avuto nei secoli una storia molto travagliata,...
Nakba (nakba) s. f. Nome con cui, nella storiografia araba contemporanea, si indica l’esodo forzato di circa 700.000 arabi palestinesi dai territori occupati da Israele nel corso della prima guerra arabo-israeliana del 1948 e della guerra civile...