La seconda città dell'Egitto, nell'angolo O. del delta nilotico, su un lembo di terreno sabbioso che separa il lago litoraneo di Maryūt, o palude Mareotide, dal Mediterraneo, a 31°12′ di lat. N. e 29052′ [...] rapporti esistente tra l'episcopato alessandrino ed il palestinese, ha grande importanza per un altro lato. Se in due passi, di cui quello occidentale - il "passo grande" - è stato dragato fino alla profondità di m. 10.67 su una larghezza di 183 m.; ...
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Il termine italiano, come quelli francese e inglese, deriva dal latino ebur; quello spagnolo è originario da parola araba (nāb al-fīl "dente d'elefante") che si ritrova ancora nel commercio, e non solo [...] si può dire che ai mercati europei e americani non perviene allo stato di materia prima (marfili) che l'avorio africano, anche se Cristo, di grande scioltezza compositiva e d'influsso palestinese nell'iconografia ispirata ai vangeli apocrifi, sono ...
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Il termine Asia e il suo contenuto attuale. - Negli anni più recenti, caratterizzati da una sempre maggiore differenziazione umana delle diverse parti costitutive del continente, nel campo delle scienze [...] in senso inverso, dalle città intensamente bombardate verso le campagne meno colpite. Dei profughi palestinesi quelli insediati ad Amman sono stati costretti nel 1970, dopo un tentato massacro da parte dell'esercito giordano, ad abbandonare la città ...
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. Il termine greco κανών (cfr. κάννα) che vale originariamente "canna" quindi "regolo", venne presto ad acquistare anche il valore di "regola", "norma", "principio", "esempio": in questo senso si parla [...] il Ch'un-ts'iu (Primavera e autunno), che è una cronaca dello stato di Lu (dal 722 al 481). I 4 shu sono: il Lun-yü di Iamnia, 90 d. C.) che in seno al giudaismo palestinese, forse anche in contrapposizione alle tendenze apocalittiche del tempo, fu ...
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Gli Arabi, dopo la conquista dell'Egitto (641 d. C.), chiamarono gli abitanti del paese, allora quasi tutti cristiani, passati poi per la stragrande maggioranza all'Islām: Qibṭ, Qubṭ "onde copti", "cofti". [...] dittico in cinque parti della Bibliothèque Nationale di Parigi, possono essere stati eseguiti proprio per l'esportazione. Anche la pisside di S. Mena e dipendono strettamente dall'iconografia siriaca-palestinese, forse copiate dalle stoffe della Siria ...
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(VIII, p. 573; App. II, I, p. 491; III, I, p. 296; IV, I, p. 343)
La C. continua a rimanere distinta in due aree geografiche dissimili per condizioni ambientali e socio-economiche ed è caratterizzata da [...] la città e il suo mare, dove da tempo è stato superato il livello di guardia a tal punto da imporre il dove meglio si possono precisare gli orientamenti in senso siro-palestinese nel generale riferimento alla cultura bizantina. Così a esempi armeni ...
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Stati Uniti
Pasquale Coppola
Giulia Nunziante
Tiziano Bonazzi
Geografia umana ed economica
di Pasquale Coppola
Stato dell'America Settentrionale. L'esordio del nuovo millennio ha visto ulteriormente [...] tra i cittadini afroamericani e i latinos); sono soprattutto gli Stati del Sud e del Sud-Est ad annoverare i maggiori internazionali, in particolare quello relativo al conflitto israelo-palestinese. La road map lanciata alla fine di aprile ...
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(V, p. 458; App. I, p. 196; II, I, p. 311; III, I, p. 176; IV, I, p. 196)
Negli anni Settanta e Ottanta, lo sviluppo socioeconomico austriaco è stato simile, nei tratti essenziali, a quello dei paesi più [...] apertura verso i paesi arabi e la resistenza palestinese, e alle iniziative per la pace e Artmann e altri. Fu solo dopo il 1955 (anno della firma del Trattato di stato con cui era posta fine al regime di occupazione dietro impegno dell'A. di mantenere ...
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Nell'uso comune dei Greci si disse dogma (δόγμα; lat. placitum) qualsiasi pubblico decreto emanato dall'autorità civile (così anche in Luca, II,1; Atti, XVlI, 7), e parimente si chiamarono dogmi i principî [...] manuale, è quella stessa per la quale la storia dei dogmi è stata portata da A. v. Harnack a un grado di perfezione mai di Plinio a Traiano: Christo maedixerunt). Il titolo di Signore (in palestinese maran; I Cor., XVI, 22; Didachè, 10, cfr. ...
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Termine derivato dal greco (ἀποκαλύπτειν "svelare cose recondite, segrete") col quale si designa una vasta letteratura giudaica, e in minor quantità cristiana, il cui contenuto è formato per la massima [...] rendersi degno di quell'èra felice in cui esso sarebbe stato guida delle nazioni, le quali avrebbero abbandonato i loro ellenista egiziano, secondo altri in ebraico o aramaico da un palestinese, si è conservato solo nella traduzione slava, in doppia ...
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palestinese
palestinése agg. e s. m. e f. – Della Palestina, relativo alla Palestina, regione naturale e storica dell’Asia sud-occid., tra il mare Mediterraneo e il tavolato transgiordanico, che ha avuto nei secoli una storia molto travagliata,...
Nakba (nakba) s. f. Nome con cui, nella storiografia araba contemporanea, si indica l’esodo forzato di circa 700.000 arabi palestinesi dai territori occupati da Israele nel corso della prima guerra arabo-israeliana del 1948 e della guerra civile...