Parlato in una vasta porzione delle valli del Piemonte occidentale (nelle province di Cuneo e Torino, dalla Val Vermenagna, a sud, all’Alta Valle di Susa, a nord; fig. 1) e a Guardia Piemontese (Cosenza), [...] francesi citati e delle province di Torino e Cuneo è stato quello di provenzale alpino o di nord-provenzale, varietà di Le lingue del Piemonte, Torino, Istituto di ricerche economico-sociali del Piemonte.
Bec, Pierre (19865), La langue occitane, ...
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] impiegato in questi usi. L’essere proprio dei ceti socialmente alti, con elevato grado d’istruzione, risponde alla ammesse dal sistema della lingua italiana, non erano state accolte dalla codificazione normativa, o erano tenute ai margini ...
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Le lingue delle arti sono collocabili entro il confine delle lingue speciali o settoriali (cfr. Bellucci 1997 per l’architettura; ➔ linguaggi settoriali). Tradizionalmente, soprattutto in Italia, le arti [...] sul territorio: un aspetto che era rafforzato dalla classe sociale degli artisti, medio-bassa e non letterata, e creativa, quando commenta e interpreta. Anche per il passato è stato osservato che le due ‘anime’ delle lingue delle arti, umanistica ...
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L’uso letterario del dialetto va considerato in rapporto alla scrittura nella lingua letteraria comune, così come la stessa nozione di dialetto è complementare a quella di lingua. Nella storia linguistica [...] migranti, come nel veronese Berto Barbarani (De Blasi 1999).
Nel Novecento è stato percepito (e forse enfatizzato) il declino dei dialetti in rapporto al nuovo contesto sociale. Ne è derivata un’imprevista fortuna letteraria dei dialetti, che, in ...
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Le varietà italo-albanesi (arbëresh) sono parlate in 50 comunità (di cui 41 sedi comunali), distribuite in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia (fig. 2). Gruppi albanofoni [...] si svolgevano attività di lavoro e interazione sociale. Per quanto riguarda l’abbigliamento, si può [lett. ho] venuto»)
f. jɔm dziua («sono svegliato»; «sono stato svegliato / mi sono svegliato»)
Le varietà arbëreshe, come quelle tosche, mancano ...
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L’espressione lingua pidgin (forse da pitsin, versione in pidgin inglese della Cina dell’ingl. business «affari»: Shi 1992) designa le lingue che si sviluppano in situazioni di contatto di lingue e di [...] continenti (fig. 1), – l’italiano è stato coinvolto solo marginalmente in processi di pidginizzazione, che hanno dominante, ma di un gruppo di cui si condivide la posizione sociale di immigrati con cui si hanno forme di comunicazione simmetrica;
(c ...
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Per tipi illocutivi si intendono i tipi di azioni che si eseguono nel proferire parole. L’atto illocutivo, detto anche atto illocutorio (in ingl. illocutionary act), è uno degli aspetti dell’atto linguistico: [...] che riceve, che indica il modo in cui esso è stato preso dal ricevente e quindi rivela se la forza illocutiva 1991), L’insorgere del conflitto. Uno studio sull’organizzazione sociale del disaccordo nella conversazione, Milano, F. Angeli.
Leonardi ...
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L’espressione lingua colloquiale indica il complesso di usi linguistici che si manifestano primariamente, ma non esclusivamente, quando si parla in situazioni naturali e spontanee e in contesti informali; [...] Ciò vale in particolare per quanti, per condizione sociale e livello di istruzione, non praticano regolarmente la metterli in soffitta così però magari pensavo che sarebbe stato utile catalogarli
Alle esigenze di una programmazione e ricezione ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] trova nelle infinitive soggettive (è bello a mangiare), nei complementi di moto e stato in luogo (va all’America, giocare a porta detto di chi, nel intensamente» o chiattillo «fighetto, ragazzo di ceto sociale medio-alto, vanesio e alla moda» (lett. ...
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Si intende per stile nominale uno stile (soprattutto nella lingua scritta) in cui la scelta del nome, unita a quella dell’aggettivo e dei verbi in modi non finiti (➔ modi del verbo), prevale sulla scelta [...] voglia di mascherarsi. Agili, per affrontare la complessità sociale. Incriptati nelle loro cerchie minime. Nei piccoli gruppi ” dell’economia italiana nel 1970 è da ricercarsi nello stato di incertezza politica, nel rincorrersi di situazioni di crisi ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
sociale
agg. [dal lat. socialis, der. di socius, v. socio]. – 1. a. Che vive in società: l’uomo è un animale sociale. Per estens., in zoologia ed etologia, il termine qualifica le relazioni tra individui della stessa specie, che si concretano...