INFORMATICA, INDUSTRIA
Giuseppe Rosa-Fabio Scacciavillani
L'i. i. comprende non solo le aziende che fabbricano calcolatori, ma tutte quelle che si dedicano alla produzione di apparecchiature e software [...] del Giappone e al 2,7% degli Stati Uniti. La spesa EDP pro capite in Italia è circa un terzo di quella statunitense (231 dollari nel 1990 rispetto a 612) e molto lontana da quella tedesca e francese (rispettivamente 437 e 374 dollari). Le proporzioni ...
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Economista britannico (St. Lucia, British West Indies, 1915 - Bridgetown, Barbados, 1991). Seguiti i corsi di economia presso la London School of economics and political sciences, conseguì il dottorato [...] ministro del Ghana (1957-63) e partecipò (1970-74) alla creazione della Banca per lo sviluppo dei Caraibi (Caribbean Development Bank). Nel 1979 ricevette, insieme con l'economista statunitense Theodore W. Schultz, il premio Nobel per l'economia. ...
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gold standard
In economia, sistema di monometallismo aureo, per cui la circolazione è composta di monete d’oro e di biglietti di banca pienamente convertibili in monete d’oro e viceversa, e vige libertà [...] punti dell’oro o punti metallici. Il g.s. fu nuovamente adottato con gli accordi di Bretton Woods. Il dollaro statunitense, unica moneta a garantire la convertibilità in oro, si affermò nei decenni successivi come mezzo di pagamento internazionale e ...
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Società italiana, con sede a Firenze, per la progettazione e costruzione di turbomacchinari, pompe, valvole, strumenti per l’industria chimica, petrolifera e dell’energia. Realizza inoltre progetti di [...] dalla GE Oil & Gas, nella quale sono confluite tutte le attività petrolifere e relative al gas del gruppo statunitense. Nel 2000 il gruppo N. ha acquisito il controllo della Thermodhyn operante nella produzione di compressori e turbine a vapore ...
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Società del settore alimentare, con sede a Parma, dove Pietro (1845-1912) fondò nel 1877 il primo laboratorio di produzione del pane, di quella che sarebbe divenuta, a opera dei figli Riccardo (1880-1947) [...] A. nel 1961, vennero avviate iniziative per diversificare e accrescere la produzione. Nel 1971 i nipoti del fondatore cedevano alla statunitense W. R. Grace e Co. la quasi totalità del pacchetto azionario della B., passato poi (1979) alla finanziaria ...
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Associazione tra due o più imprese, finalizzata all’attuazione di un progetto o di una serie di progetti o di determinate intese di natura commerciale e finanziaria spesso orientati verso mercati internazionali. [...] j. per una collaborazione temporanea che non richiede la costituzione di società. Sorta nella pratica commerciale statunitense, tale forma di accordo si è affermata come uno dei principali strumenti dell’attività economica internazionale ...
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Globalizzazione
Giorgia Giovannetti
Si parla sempre più spesso di 'globalizzazione dell'economia mondiale' come risultato dei processi d'integrazione internazionale iniziati nel secolo 19°, temporaneamente [...] inglesi), i mercati off shore permettevano agli investitori di detenere dollari, ma al tempo stesso di sottrarli alla giurisdizione statunitense (il che, per motivi politici e possibilità di ritorsioni, come per es. il congelamento di fatto nel 1948 ...
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FOSFATI
Franco Salvatori
Materia prima per l'industria chimica, che ne assorbe oltre il 97% della produzione mondiale per la trasformazione sia in fertilizzanti (90%), sia in prodotti per la fabbricazione [...] nel 1960, il 79% nel 1970 e ancora il 64% nel 1989. Per di più, poiché le produzioni statunitense e sovietica sono sempre più orientate al soddisfacimento della domanda interna, il mercato internazionale è largamente soddisfatto dalla produzione ...
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Economista e diplomatico polacco (Tomaszów 1904 - Londra 1965). La sua fama è legata principalmente al contributo che egli ha fornito al dibattito sulla possibilità di calcolo di un sistema razionale di [...] -38), alla Stanford University (1938) e, dal 1939 al 1945, in quella di Chicago; ottenne nel 1943 la cittadinanza statunitense ma riprese quella polacca nel 1945 e fu ambasciatore a Washington (1945-46), membro del Consiglio di stato, presidente del ...
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Economista olandese (Heerenveen 1935 - Faucon 2005). Conseguito il dottorato in economia all’univ. di Groningen (1965), lavorò presso il Fondo monetario internazionale (1966-69); prof. all’univ. di Amsterdam, [...] maggiori fautori dell’introduzione della moneta unica nell’Unione Europea, contribuì alla stabilità monetaria in ambito europeo consolidando e rafforzando l'euro anche nei confronti di valute tradizionalmente più forti, come il dollaro statunitense. ...
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statunitense
statunitènse agg. e s. m. e f. – Degli Stati Uniti d’America: la confederazione s.; il governo federale s.; la politica, l’economia s.; come sost., abitante, nativo, originario degli Stati Uniti d’America.
pragmatismo (o prammatismo) s. m. [dall’ingl. pragmatism, der. del gr. πρᾶγμα -ατος «cosa, fatto»]. – 1. Termine introdotto dal filosofo statunitense Ch. S. Peirce (1839-1914) per caratterizzare la propria concezione analitica del linguaggio...