Statutoalbertino
Denominazione d’uso corrente dello Statuto del regno di Sardegna, emanato da Carlo Alberto di Savoia il 4 marzo 1848 quale «legge fondamentale, perpetua ed irrevocabile della Monarchia». [...] . A lui spettava altresì la nomina di tutte le cariche dello Stato, a partire dai «suoi Ministri», revocabili a sua discrezione, sino subalpina dalle direttrici organizzative prescritte dallo S. albertino. La centralità del monarca fu appannata da ...
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Termine storiografico usato per indicare quel complesso processo spirituale e politico, quella serie di trasformazioni economiche e sociali, di atteggiamenti letterari e culturali, di eventi diplomatici [...] Costituzioni furono revocate, a eccezione dello Statutoalbertino. Dopo il fallimento dei tentativi insurrezionali era comandato da Vittorio Emanuele II e aveva come capo di Stato Maggiore A. La Marmora, era supportato da un numeroso corpo ...
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FASCISMO
Roberto Vivarelli e Edda Saccomani
Storia
di Roberto Vivarelli
Definizione
A differenza di altri ismi contemporanei (ad esempio, liberalismo, socialismo, comunismo) il termine fascismo deriva [...] quelle libertà, di parola, di stampa, di associazione, sancite dallo Statutoalbertino, che pur rimaneva formalmente in vigore, sicché i cittadini venivano riportati allo stato di sudditi; e che, dall'altro lato, accrescevano smisuratamente il potere ...
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senato
(dal lat. senatus, der. di senex «vecchio, anziano») Nella Roma antica, nome del supremo consiglio dello Stato, costituito, almeno in origine, da persone anziane. Il nome è attribuito, per analogia, [...] per la camera 18 e 25). La durata dell’ufficio, che era di 6 anni, è stata ridotta a 5 con la l. cost. 3 febbr. 1963, n. 2, che ha Costituzione repubblicana non ha ammesso, come faceva lo Statutoalbertino, la prevalenza della Camera dei deputati in ...
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Paolo Armaroli
Paralisi Costituente
Piero Calamandrei sosteneva che il presidenzialismo condiziona il sistema dei partiti, mentre il parlamentarismo ne è condizionato. Oggi la nostra Repubblica è di [...] E un po’ perché si ritenne prudente non rinnegare le proprie radici: quel parlamentarismo affermatosi fin dai tempi dello Statutoalbertino. Nelle sue Memorie della mia vita, Giovanni Giolitti sostenne che le leggi devono tener conto dei difetti e ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] , politica moderata dei Borboni di Napoli), le vicende dello Stato sabaudo nel «decennio di preparazione» dovevano rendere la spaccatura sempre più marcata. Lo Statutoalbertino aveva proclamato «la religione cattolica apostolica e romana» come ...
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La cultura politica e i modelli istituzionali
Antonino De Francesco
È un luogo comune, nella nostra tradizione storico-politica, ricordare il ruolo della Francia rivoluzionaria nella genesi dell’Italia [...] . Il suo rifiuto di ogni modello costituzionale in senso organicistico toccava però l’acme nella critica allo stesso Statutoalbertino, perché a suo avviso il bicameralismo, pure lodevole, non poteva tradursi nella riserva di posti per un ordine ...
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Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] che queste istituzioni avevano all’epoca in cui si svolsero i fatti. Dal puro punto di vista letterale dello Statutoalbertino i margini di manovra potevano anche essere ristretti. La centralità monarchica era completa: il governo era il governo del ...
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La diplomazia
Fabio Grassi Orsini
Gerardo Nicolosi
«Torneremo da capo e faremo meglio»: è con queste parole che il moderato Massimo d’Azeglio, presidente del Consiglio del Regno di Sardegna dal 7 maggio [...] solo nel piccolo Regno di Sardegna. Non dimentichiamo che l’art. 5 dello Statutoalbertino letteralmente faceva del re il titolare del potere esecutivo: capo supremo dello Stato, il sovrano comandava le forze di terra e di mare, dichiarava la guerra ...
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I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] (prima l’immaginato Regno dell’Alta Italia, poi il costruendo Regno d’Italia), una nuova carta costituzionale (lo Statutoalbertino) e un nuovo sovrano-guerriero con i suoi discendenti (Carlo Alberto nel 1848, in seguito suo figlio Vittorio Emanuele ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di legge o comunque di norma: sì s’innoltra...
albertino
agg. – Relativo a un personaggio storico di nome Alberto. 1. Scuola a. di Colonia, il gruppo dei seguaci del filosofo e teologo Alberto Magno (sec. 13°), formatosi alla sua scuola, e caratterizzato dal prevalere di motivi platonici...