stoicismo Nella storia del pensiero antico, la dottrina e la tradizione che si collega a Zenone di Cizio e alla sua scuola, così chiamata perché Zenone e i suoi successori usavano adunarsi nella Stoà Poikìle.
Periodizzazione
Storicamente [...] l’etica da essa elaborata, esaltando la libertà e la dignità dell’individuo, portò alla creazione di un tipo ideale di stoico, insensibile al male fisico, capace di andare incontro a volontaria morte, quando essa si presenti come l’unico mezzo per ...
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In filosofia, secondo la dottrina degli stoici e degli epicurei, stato di perfezione contemplativa dello spirito, in cui nulla si aborre e nulla si desidera. Coincide sostanzialmente con l’adiaforia e [...] l’atarassia ed è l’ideale del saggio e l’attributo per eccellenza del divino, quale è concepito dagli epicurei ...
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(o catalessia)
Filosofia
Atto della conoscenza con cui, secondo gli stoici, il pensiero apprende effettivamente la realtà; ha luogo quando il logos dà il suo assenso a una rappresentazione.
Psichiatria
Disturbo [...] relativamente frequente nella catatonia, consistente nella tendenza a mantenere a lungo, senza stanchezza, posizioni e atteggiamenti impressi da altri.
C. ipnotica (o medianica) Condizione di sospensione ...
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Biologia
Termine introdotto da E. Haeckel per indicare il fenomeno espresso dalla «legge biogenetica fondamentale», secondo la quale lo sviluppo ontogenetico di un individuo ricapitola le tappe della sua [...] filogenesi.
Filosofia
Secondo gli stoici, il ‘rinnovamento’ del mondo dopo la conflagrazione periodica. Nell’età moderna tale concezione, intrinsecamente combattuta sia dalla teologia cristiana sia dalla scienza naturale e dallo storicismo ...
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Affermazione, proposizione, tesi, opinione che, per il suo contenuto o per la forma in cui è espressa, appare contraria all’opinione comune o alla verosimiglianza e riesce perciò sorprendente o incredibile. [...] Il termine fu usato già dagli stoici, per designare quelle tesi, specialmente etiche, che apparivano contrastanti con l’esperienza comune (per es., che il dolore non fosse un male); Paradoxa stoicorum è il titolo di un’opera di Cicerone (46 a.C.).
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Obbligo morale di fare determinate cose o concretamente ciò che l’uomo è obbligato a fare, dalla religione, dalla morale, dalle leggi, dalla ragione, dallo stato sociale ecc.
Nella storia della filosofia [...] la nozione di d. si presenta con gli Stoici che intesero con essa ogni comportamento, dell’uomo come di altri esseri viventi, assunto in conformità al dettato della ragione, principio divino dell’ordine cosmico. Assente dal pensiero etico ...
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In filosofia, l’atteggiamento per cui i cinici negarono ogni importanza alle divisioni statali, in quanto ogni particolare ordinamento politico appariva loro di ostacolo all’autarchica libertà dell’individuo [...] posta a base di ogni valutazione. Il motivo del c. fu ripreso anche dagli stoici, considerando tutti gli uomini come concittadini di un unico mondo, governati da una legge comune.
Il c. è atteggiamento caratteristico dell’illuminismo settecentesco ...
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Farmaceutica
Composto chimico ottenuto allo stato aeriforme per distillazione secca o per azione di acidi su sali, o per distillazione semplice. S. farmaceutico è lo stesso che alcolato. Lo s. acetico [...] il ‘respiro’, quindi anche il soffio vitale come sottile principio materiale di vita. Da questo significato deriva l’uso nei testi stoici di πνεῦμα per indicare l’anima del mondo, concepito come materia sottilissima, causa di moto e di vita del tutto ...
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Termine già usato da Democrito, ma che venne particolarmente in uso nella terminologia delle scuole postaristoteliche, epicurea, stoica e scettica, per designare lo stato di serenità indifferente del saggio, [...] che contempla il mondo senza più subirne la pressione affettiva. Il termine equivale ad apatia e adiaforia, più propriamente cinico-stoici. ...
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sensismo In filosofia, la dottrina gnoseologica che considera ogni contenuto di conoscenza, non esclusi quelli tradizionalmente fatti procedere da superiori facoltà conoscitive, come derivato, o direttamente [...] la precedente tendenza a svalutare la conoscenza dei sensi a vantaggio di quella intellettiva: così sensisti sono gli epicurei e gli stoici, e a loro modo anche gli scettici. Nel Medioevo la repressione del senso in campo etico si riflette, in campo ...
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stoico
stòico agg. e s. m. [dal lat. stoĭcus, adattam. del gr. στωϊκός «che appartiene alla filosofia della Stoa»] (pl. m. -ci). – 1. Dello stoicismo, relativo o appartenente alla scuola filosofica fondata da Zenone di Cizio (per l’origine...
stoa
stòa s. f. [adattam. del gr. στοά «portico» (v. la voce prec.)]. – Nell’antica Grecia e in partic. ad Atene, lungo portico che serviva per il passeggio all’ombra e al coperto o come luogo di pubblico ritrovo: intorno all’ara ... Sorsero...