Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] della personalità di D. nel suo complesso. Nella storiadellauomo: verso sé stesso e gli altri uomini, e verso Dio. Fine dell'uomo è la conquista della aborrito. Annullato quel dissidio, ogni altro, che naturalmente ne deriva, in D. si placa sino ad ...
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Giurista e filosofo (Salsomaggiore 1761 - Milano 1835). Di formazione illuministica, R. fu un fautore dell'unità italiana, idea che gli costò varie traversie (tra cui, a partire dal 1821, il divieto di [...] delle parti. Nell'Assunto primo della scienza del diritto naturale (1820) R. si eleva al concetto di un diritto naturale teoria dei diritti dell'uomo doveva essere integrata con la dottrina dell'umanità e della nazione. Filosofia e storia, stato e ...
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Filosofo e teologo (Roccasecca 1225 o 1226 - Fossanova 1274). Fanciullo, oblato nel monastero di Montecassino, studiò poi a Napoli ove ebbe maestri (la notizia è di G. Tocco) Martino di Dacia e Pietro [...] interessano al fine ultimo dell'uomo e dello stato, che è la vita eterna, lo stato è in questo subordinato alla Chiesa.▭ La ripresa dell'aristotelismo da parte di T. non si limita all'ambito della filosofia naturale e della metafisica: essa ispira ...
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Poeta, narratore, drammaturgo tedesco (Francoforte sul Meno 1749 - Weimar 1832). Genio fra i più poderosi e poliedrici dellastoria moderna, si manifestò in un'epoca in cui ormai risultava operante la [...] inframascellare; fu attratto infine dalla botanica e dalla storianaturale, in cui la sua riflessione trovava testimonianza di aveva portato a termine l'Egmont (1787), dramma della libertà dell'uomo che soccombe solo davanti alle forze del mondo ...
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Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra [...] è nell'"umanesimo positivo" di Feuerbach: il soggetto dellastoria non è l'Idea o lo "Spirito del mondo" di cui parla Hegel, ma l'uomo esistente e reale, nella sua determinatezza di ente naturale. Senonché, a differenza di Feuerbach che nella sua ...
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Filosofo tedesco (Lubecca 1920 - Altenberge, Vestfalia, 1996); ha insegnato nelle università di Kiel (1958-60), Giessen (1960-65), Bochum (1965-70) e Münster (1970-90). Influenzato dalla fenomenologia [...] dei mutamenti intervenuti, nel corso dellastoria, nel rapporto dell'uomo con la realtà naturale e sociale. Esempio tipico della "metaforologia" di B. è l'ambiziosa ricostruzione dellastoriadella metafora della natura come libro da leggere ...
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Naturalista (Revò, Trento, 1835 - Padova 1900). Compiuti gli studî universitarî a Vienna, proseguì le sue ricerche ittiologiche a Genova. Fu prof. di storianaturale a Modena (1862), quindi (dal 1869) [...] di altre accentuò i legami con il lamarckismo: la selezione naturale è legata all'uso e non uso degli organi e all dell'uomo e la classificazione della specie umana (è del 1866 il suo Origine dell'uomo, in cui ipotizza un prototipo comune per l'uomo ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] Giuseppe, e Lc. quella materna, cioè la discendenza naturale da Maria. Gli esegeti moderni ritengono più utile rilevare oggi come ieri che G. è il vivente, il liberatore assoluto dell'uomo, dellastoria, del cosmo e che solo in lui l'umanità trova il ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] Academo, si disse ᾿Ακαδημία (v., per la storia di tale istituzione, accademia: L'accademia platonica). , più basso, nella gerarchia naturale, è l'organismo corporeo in della poesia e dell'arte, agitando nel modo più vivo le forze passionali dell'uomo ...
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Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] della teologia naturale e della morale, sottolineando il diverso modo di procedere della È proprio infatti della natura finita dell'uomo il dover continuamente ha successivamente svolto una filosofia dellastoria (Idee zu einer allgemeinen Geschichte ...
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naturale
agg. [dal lat. naturalis]. – 1. Della natura, che riguarda la natura o si riferisce alla natura, nel suo sign. più ampio e comprensivo: filosofia n., locuz. con la quale si indicò in passato e si indica tuttora in alcuni paesi l’indagine...
naturalismo
s. m. [der. di naturale]. – 1. Dottrina, teoria, tendenza filosofica o culturale che assume la natura a proprio fondamento, come oggetto esclusivo di indagine e supremo principio esplicativo o come modello normativo da imitare,...