Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] dall’Impero romano si latinizzarono alla svelta, benché i Romani non imponessero ai vinti l’uso della propria lingua. ’Istria fino in Svizzera. La continuità fu poi interrotta dalla storia e rimasero le tre isole attuali: romancio, ladino e friulano ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] ).
Varvaro, Alberto (1984a), La parola nel tempo. Lingua, società e storia, Bologna, il Mulino.
Varvaro, Alberto (1984b), Omogeneità del latino e frammentazione della Romània, in Latino volgare, latino medioevale, lingue romanze. Atti del Convegno ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] , citeremo i più evidenti.
In primo luogo, la peculiare storia linguistica italiana ha fatto sì che la nostra sia stata, appartenenza: sardo nuraghe, ven. campiello «piazzetta veneziana», roman. borgataro.
Non è infrequente che un lessema regionale ...
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Malgrado il suo nome antico (che fu recuperato solo in età rinascimentale, riferito a una subarea della regione attuale, così chiamata dopo l’Unità), il Lazio è una regione dalla fisionomia piuttosto recente. [...] dalle conche di Rieti e di Amatrice fino a Tivoli e ai Castelli Romani (Frascati con i Castelli ‘tuscolani’, Genzano e Lanuvio la possiedono, i nostri occhi, e per la prima volta nella sua storia (se si eccettua, ovviamente, la lunga fase latina), il ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] come avviene quasi sempre, con Roma, si accetterà la pronunzia fiorentina e romana (per es. néve, fórno, mòdo, ecc.)
II. Questa pronunzia quella della Capitale in cui si foggia, con la storia, la lingua della patria
Noi proponiamo la pronunzia della ...
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Sebbene con italiano si alluda qui alla lingua, non a chi la parla, la diffusione della lingua italiana fuori d’Italia può spesso essere desunta solo dal contatto con la civiltà italiana. Questa considerazione [...] scudo, soldo (Malato 2003; DIFIT 2008).
La Curia romana, che fino al Duecento era ricorsa a banchieri ebrei per che per la sua ricchezza è rimasto importante per la storia della lingua italiana: il dizionario italiano-inglese di John Florio ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] l’avvio il nuovo corso va messo direttamente a riscontro con l’altro grande crinale della nostra storia, segnato dal crollo della civiltà romana. La forte penetrazione della lingua italiana nella massa degli abitanti dell’Italia odierna (oltre 58 ...
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CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] 1845-46). Ma perfino l'arcaizzante "scuola romana" raccolta attorno al Giornale arcadico pronunziò sul C ott. 1928; L. Falchi, A.C. cent'anni dopo la sua morte, in Giorn. stor. d. letter. ital., XCIV (1929), pp. 105-29; G. Natali, Il ritorno di ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] che ebbe nei secoli passati.
Dionisotti, Carlo (1971), Geografia e storia della letteratura italiana, Torino, Einaudi.
Drusi, Riccardo (1995), La lingua “cortigiana romana”. Note su un aspetto della questione cinquecentesca della lingua, Venezia, Il ...
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DEVOTO, Giacomo
Aldo L. Prosdocimi
Nacque il 19 luglio 1897 a Genova da Luigi, clinico e patologo prima a Genova poi trasferitosi a Pavia e quindi a Milano, e da Luigia Cortese. Conseguita la maturità [...] della lingua di Roma (1ediz., Bologna 1939, che corrisponde ad un volume della Storia di Roma promossa dall'Istituto di studi romani: 2ediz. con lievi modifiche, 1943-44, e successive ristampe; trad. tedesca Geschichte der Sprache Roms, Heidelberg ...
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romanista
s. m. e f. [der. di romano1; nel sign. 2 è un prestito dal fr. romaniste, da roman «romanzo1, neolatino»] (pl. m. -i). – 1. Giurista specializzato nello studio e nella conoscenza del diritto romano. 2. Studioso, linguista o filologo...
romanismo
s. m. [der. di romano1; nel sign. 1 b è un prestito del fr. romanisme, da roman «romanzo1, neolatino»]. – 1. In linguistica: a. Termine, forma, costrutto o espressione proprî del dialetto romanesco, di Roma: i r. di C. Pascarella;...