QUARTETTO ITALIANO
Gregorio Moppi
Il Nuovo Quartetto Italiano debuttò il 12 novembre 1945 nella Sala dei Mori al Castello Comunale di Carpi, ospite della locale, neonata stagione degli Amici della [...] «al Santo Sepolcro» (1957); W.A. Mozart, Quartetto K 156; M. Ravel, Quartetto in fa; R. Schumann, Quartetto op. 41 n. 3; I. Stravinskij, Tre pezzi (1959). Concert Hall: F.J. Haydn, Quartetti op. 33 n. 2 e op. 76 n. 3; F. Schubert, Quartetti D 87e ...
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FRANÇAIX, Jean (René)
Leonardo Pinzauti
Compositore e pianista francese, nato a Le Mans il 23 maggio 1912. Dopo aver studiato al conservatorio di Le Mans, diretto dal padre, si perfezionò in quello parigino [...] e di una precisione tipicamente francesi, si riallaccia prevalentemente alle sollecitazioni di Chabrier, di Ravel e dello Stravinskij neoclassico. Ha svolto anche intensa attività come pianista.
Tra i suoi principali lavori sono da ricordare Le ...
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Sistema di composizione musicale, inventato a Vienna da A. Schönberg nei primi anni del 20° secolo. Nella d. i dodici suoni della scala cromatica temperata sono posti in relazione uno con l’altro senza [...] che, pur non aderendo in genere ai principi della d., ne utilizzano saltuariamente gli stilemi (esemplare il caso di I. Stravinskij). Fra alcuni musicisti operanti negli anni 1950 ( Scuola di Darmstadt), si è poi affermata la tendenza a estendere le ...
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Pittore, critico d'arte, scenografo e regista teatrale russo (Pietroburgo 1870 - Parigi 1960). Fondò con S. P. Djagilev il giornale Mir Iskusstva ("Il mondo dell'arte"), portavoce dell'avanguardia russa. [...] quella di L. Bakst e con i balletti di S. P. Djagilev. Nel 1911 ideò la famosa messinscena del Petruška di I. Stravinskij, a Parigi. Come pittore e illustratore, amò rievocare il mondo del Sei e Settecento. Scrisse una Storia dell'arte russa del sec ...
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tango Danza di origine argentina, ma con radici probabilmente cubane. Si diffuse nelle sale da ballo americane ed europee a partire dai primi anni del 20° sec. ed ebbe il suo apogeo negli anni 1920. Il [...] come la milonga (primo quarto a sincope interna, movimento più mosso, battuta 4/8). Dopo aver ispirato compositori come I. Stravinskij e P. Hindemith, il t. ha conquistato una propria dignità artistica soprattutto grazie al contributo originale di A ...
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Mezzosoprano e compositrice statunitense d'origine armena (Attleboro 1925 - Roma 1983). Esordì a Napoli nel 1957 e si dedicò prevalentemente all'attività concertistica rivelandosi come una delle sostenitrici [...] da cabaret ed è stata apprezzata interprete di Monteverdi e di musica del periodo barocco. Hanno scritto per lei I. Stravinskij, L. Berio, S. Bussotti e J. Cage. Ha composto musica vocale e strumentale; ha pubblicato La nuova vocalità nell'opera ...
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Pianista e compositore canadese di jazz (Toronto 1912 - Cuernavaca, Messico, 1988). Fino al 1948 collaborò come arrangiatore con l'orchestra di C. Thornhill. In seguito realizzò con M. Davis diverse incisioni, [...] sia dall'area dell'avanguardia che dal rock, ma anche influenzato dalle partiture classiche (Debussy, Ravel, Bloch, Varèse, Stravinskij), E. ha diretto varî organici, tutti contraddistinti da notevole raffinatezza di sonorità e dall'ampia libertà ...
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ABBADO, Claudio
Maurizio Giani
Direttore d’orchestra, nacque a Milano il 26 giugno 1933, terzo di quattro figli, da una famiglia di musicisti. Il padre Michelangelo, violinista, fu dal 1925 al 1970 [...] ex aequo (gli altri erano Zdeněk Košler e Pedro Ignacio Calderón), Abbado diresse la suite da L’oiseau de feu di Stravinskij e strappò a un critico arcigno come Harold C. Schonberg parole di ammirazione: «Con tutta probabilità diventerà un tipo ...
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Clarinettista e caporchestra statunitense (Milwaukee 1913 - Los Angeles 1987). Fino agli anni Cinquanta le sue orchestre hanno contrassegnato la storia del jazz moderno per ampiezza dell'organico. Il cosiddetto [...] anni Trenta, incontrando fin dal 1939 il successo del pubblico più esigente e il consenso, tra gli altri, di I. Stravinskij, che per H. compose l'Ebony Concerto (1946). L'anno dopo un Second Herd fece storia per la particolare sonorità, omogenea ...
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Ballerino e coreografo (New York 1919 - ivi 2004). Allievo di M. Fokin, L. Schollar, A. Vilzak, studiò presso la School of american ballet, divenendo in seguito membro dell'American ballet theatre (1942-46), [...] de Cuevas (Piège de lumière, musica di J. M. Damase, 1952) e della Scala di Milano (Le sacre du printemps, di I. F. Stravinskij, 1972; Dafnis et Cloé, di M. Ravel, 1975). Maestro di ballo del New York city ballet (1959-84) e direttore associato dell ...
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strumentazione
strumentazióne (raro istrumentazióne) s. f. [der. di strumentare e, nel sign. 2, di strumento]. – 1. In musica, l’arte e la pratica di distribuire le parti tra i varî strumenti in una composizione, e il modo stesso di scegliere...