Pianista, compositore e didatta francese (Montrouge 1852 - Mosca 1914). Studiò all'École Niedermeyer e al conservatorio di Parigi. Affermato concertista (anche in duo con il violinista E. Ysaÿe), divenne [...] celebre come uno dei massimi interpreti di Chopin. Autore di una revisione delle opere chopiniane e dell'opera pianistica di Massenet, compose inoltre opere, balletti e musica strumentale. ...
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Vacchi, Fabio. – Compositore italiano (n. Bologna 1949). Dopo gli studi al Conservatorio di Bologna si è affermato con Les soupirs de Geneviève per 11 archi solisti (1976). Membro dell’Accademia filarmonica [...] di Santa Cecilia, composer in residence al Petruzzelli di Bari (2011-18), quindi a Milano, della copiosa produzione strumentale ricordiamo il ciclo di brani cameristici Luoghi immaginari (1987-92), la cantata Sacer Sanctus (1997, su testo di ...
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Musicista (Roma 1843 - ivi 1915). Studiò il violino con lo zio T. Ramacciotti e con J. Joachim. Concertista di gran valore, fu benemerito della cultura musicale italiana anche come organizzatore della [...] sorse il liceo musicale (poi conservatorio) di S. Cecilia, e della Società orchestrale romana (1874-98). Fu anche buon compositore di musica strumentale (una sinfonia, una Rapsodia italiana, un quartetto, ecc.) e trascrisse pagine classiche italiane. ...
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ALBERGATI CAPACELLI, Pirro
Luigi Ferdinando Tagliavini
Nacque a Bologna il 20 sett. 1663 da Marco Antonio. Pur coltivando la musica per diletto, raggiunse, come compositore e violinista, notevole rilievo; [...] in stretta relazione con Giacomo Antonio Perti e Arcangelo Corelli (con quest'ultimo presenta anche punti di contatto nella sua produzione strumentale).
Dalla dedica del suo Pletro Armonico op. 5, apparso nel 1687, l'Eitner desunse che l'A. fosse in ...
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Musicista (Velvary, Boemia, 1747 - Vienna 1818). Studiò con il cugino Jan Antonín (Velvary 1738 - Praga 1814), maestro di cappella di S. Vito e buon compositore. Celebre virtuoso e insegnante di pianoforte, [...] presso la corte di Vienna. Compose molta musica di tutti i generi, ottenendo però migliori risultati in quella strumentale. Dovette la sua fama, oggi pressoché interamente dileguata, a un modo di comporre garbato, fluido, piacevole, ma esteriore ...
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Musicista (Praga 1589 circa - Brescia 1656), figlio di Gregorio; fu (1601) organista alla corte di Rodol fo II, poi (1624) al duomo di Brescia. Lasciò due pubblicazioni di musiche chiesastiche (1629-40 [...] e 1643) e tre di madrigali (1624, con aggiunta di sonate strumentali; 1624 e 1629), importanti per la storia dei primordî del madrigale accompagnato e della musica strumentale pura. ...
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Ecclesiastico e poeta inglese (Epworth 1707 - Londra 1788), fratello di John, con il quale fu iniziatore e propagatore del metodismo. È ricordato come autore di oltre seimila inni. n I suoi figli Charles [...] - Londra 1837) si segnalarono come organisti e compositori prevalentemente, ma non esclusivamente, di musica sacra, vocale e strumentale. Come organista e compositore, nonché come diffusore della musica di J. S. Bach in Inghilterra, si segnalò anche ...
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Fisico (Obra, Posen, 1861 - Weimar 1907); assistente di E. Abbe a Jena, passò poi (1891) ai laboratorî della ditta Zeiss, presso i quali si occupò di varie questioni teoriche e pratiche di ottica industriale; [...] nel 1884 ideò una pila chimica campione, sostanzialmente simile a quella che poi fu chiamata pila Weston. Gli si deve un pregevole trattato di ottica strumentale (Theorie der optischen Instrumenten nach Abbe, 1893). ...
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LOCATELLI, Pietro Antonio
Agnese Pavanello
Nacque a Bergamo il 3 sett. 1695, primo dei sette figli di Filippo Andrea e di Lucia Crocchi (o Trotti). Della sua formazione musicale non si hanno notizie, [...] A. Cantù, I tre Locatelli e Paganini, in Nuova Riv. musicale italiana, XXII (1988), 2, pp. 221-230; C. Fertonani, Espressione strumentale e poesia nel Settecento italiano: "Il pianto di Arianna" di P.A. L., in Studi musicali, XXII (1993), 2, pp. 335 ...
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Trombettista di jazz statunitense (Parsons, Kansas, 1911 - New York 1991). Dal 1936 al 1943 fece parte dell'orchestra di C. Basie di cui fu uno dei solisti più apprezzati. Dopo la seconda guerra mondiale [...] è stato attivo soprattutto come artista ospite in gruppi di stile swing. Influenzato da L. Armstrong, C. è stato sempre apprezzato per la bellezza della sonorità strumentale e per il raffinato senso melodico delle sue improvvisazioni. ...
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strumentale
(letter. istrumentale, ant. instrumentale) agg. [der. di strumento]. – 1. Eseguito, attuato per mezzo di strumenti: a. Con riferimento a strumenti di misura: osservazioni, rilievi, dati s.; in aeronautica, volo s. (detto anche...
strumentalismo
s. m. [dall’ingl. instrumentalism, der. di instrumental «strumentale»]. – 1. a. Dottrina filosofica, elaborata dal filosofo e pedagogista statunitense J. Dewey (1859-1952), secondo cui l’intelligenza, le idee, le teorie sono...