GALILEI, Vincenzio
Raoul Meloncelli
Nacque a Santa Maria a Monte (oggi in provincia di Pisa) intorno al 1520 da Michelangelo e da Maddalena di Carlo di Bergo. Non si hanno notizie sulla sua prima formazione [...] una chiave di lettura attraverso la pubblicazione delle tavole di Alipio e riproducendo i segni di notazione vocale e strumentale dell'antica Grecia (Testi, 1970, p. 51). Egli mira a dimostrare il maggior rilievo attribuito dalla musica antica alla ...
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FASANO, Renato
Paola Latini
Nacque a Napoli il 21 ag. 1902 da Almerindo e da Elvira Fasulo.
La sua formazione avvenne nella città natale, presso il conservatorio "S.Pietro a Majella", dove studiò pianoforte [...] del F. in ambito di trascrizioni e revisioni. Fu incaricato dalla casa editrice Universal di Vienna di trascrivere le opere strumentali sacre di A. Vivaldi secondo i testi originali, di cui completò lo Stabat Mater, il Credo, il Beatus vir ed ...
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BONELLI, Maria Luisa
Arcangelo Rossi
Nacque a Pesaro l'11 nov. 1917 dal generale Luigi e da Adele Giamperoli. Dopo la fanciullezza vissuta nella città natale, seguì le sorti della famiglia a Firenze, [...] G. Abetti, A. Garbasso e P. Ginori Conti, nel 1927, sia dell'Istituto di storia della scienza, dove il ricco patrimonio strumentale accumulato in Firenze nel corso dei secoli fu collocato presso la sede dei palazzo Castellani, a partire dal 1927. Ivi ...
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DELL'ACQUA, Eva
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Figlia del pittore triestino Cesare e di Carolina van der Elst, nacque a Schaerbeek (Bruxelles) il 28 febbr. 1856.
La mancanza di dati biografici rende difficile la ricostruzione dell'itinerario [...] 1878 al 1922, con una produzione varia e copiosa che spazia dall'opera teatrale alla musica da camera vocale e strumentale, alle marce militari. Attiva soprattutto nei salotti della città natale, ove trovò la possibilità di presentare le sue mélodies ...
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Musicista (Fusignano 1653 - Roma 1713). Studiò a Faenza, a Lugo, a Bologna, dove fu allievo (circa 1666-70) di Giov. Benvenuti. Dal 1670 accademico filarmonico di Bologna, passò nel 1671 a Roma e vi studiò [...] grosso, ecc. Quale compositore, il C. è la più alta espressione di un'epoca di singolare fervore nel campo della musica strumentale solistica e d'insieme. Con lui le architetture della sonata e del concerto si ampliano e si compongono in ordini di ...
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Musicista (Correggio 1533 - Parma 1604). Studiò forse con T. Menon e G. Donati. Organista nel 1566 nella cattedrale di Brescia; dal 1557 al 1584 a S. Marco di Venezia, città in cui (1566-71) gestì una [...] sviluppano al di là delle posizioni gabrieline (v. Gabrieli, Andrea e Giovanni) il senso e la tecnica della scrittura strumentale pura, in un fluido discorso cui il virtuosismo dona nuovi splendori di suono. Le sue musiche furono pubblicate a Venezia ...
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Famiglia di musicisti. Antonio (Vicenza 1851 - ivi 1933), allievo di F. Canneti, fu a Vicenza insegnante e organista. Compose specialmente musica sacra, ma anche opere teatrali, romanze e pezzi per pianoforte. [...] Il tramonto (1873), La Creola (1878), Il Malacarne (1894), Un curioso accidente (1903), ecc.; lasciò anche musiche strumentali da concerto e da camera, romanze e pezzi pianistici. Gellio Benvenuto (Vicenza 1863 - Milano 1916), fratello dei precedenti ...
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CLEMENTI, Muzio
Alberto Iesuè
Figlio di Niccolò, orafo e cesellatore di argenti, e di Maddalena Kaiser, nacque a Roma il 23 genn. 1752: fu battezzato in S. Lorenzo in Damaso il giorno successivo con [...] e in si bem. maggiore Op. 44 (pubblicate dal C. come Op. 18), revisione di R. Fasano, Milano 1959 e 1961, in Anticamusica strumentale italiana; Sonata in labem. maggiore (1765), a cura di P. Spada, ibid. 1972; Tre pezzi per pianoforte a 4 mani (dai ...
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GEMINIANI, Francesco Xaverio
Francesco Izzo
Nacque a Lucca nel dicembre 1687, da Giuliano e dalla "sig.ra Angela sua mog[li]e", come si può ricavare dal certificato di battesimo datato 5 dic. 1687. [...] grande interesse sulla prassi esecutiva dell'epoca, sulla tecnica e sullo stile dello stesso G., e sulla funzione della musica strumentale nel suo tempo. Attraverso i suoi trattati, il G. raggiunse un pubblico assai vasto, che poté assimilare i suoi ...
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CAFFI, Francesco
Clara Gabanizza
Figlio di Michele e di Bianca Boncio, nacque a Venezia il 14 giugno 1778. Discendente da una famiglia di giuristi, studiò privatamente con don Benedetto de Luca; compì [...] ragazzo poté organizzare trattenimenti musicali nella casa paterna; in seguito, cominciò a comporre cantate, melodrammi e musica strumentale d'occasione. L'attività di compositore non ebbe mai, però, tono ufficiale e gli consentì di approfondire ...
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strumentale
(letter. istrumentale, ant. instrumentale) agg. [der. di strumento]. – 1. Eseguito, attuato per mezzo di strumenti: a. Con riferimento a strumenti di misura: osservazioni, rilievi, dati s.; in aeronautica, volo s. (detto anche...
strumentalismo
s. m. [dall’ingl. instrumentalism, der. di instrumental «strumentale»]. – 1. a. Dottrina filosofica, elaborata dal filosofo e pedagogista statunitense J. Dewey (1859-1952), secondo cui l’intelligenza, le idee, le teorie sono...