Enzima (peso molecolare di circa 88.000), appartenente alla classe delle liasi, che catalizza la reazione: acido 2-fosfoglicerico ⇆ acido fosfoenolpiruvico, reazione intermedia della glicolisi. Le e. richiedono [...] di un metallo bivalente come Mn2+, Mg2+, Zn2+, o Cd2+ che forma un complesso con il sito attivo dell’enzima e che partecipa sia al legame sia alla trasformazione del substrato. Le e. sono inibite dallo ione fluorofosfato che lega gli ioni bivalenti. ...
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(o penicillio) Genere di Funghi Ascomiceti, famiglia Aspergillacee, che insieme con Aspergillus rientra nel gruppo delle muffe grigioverdi. È caratterizzato dai conidiofori ramificati all’apice, i cui [...] di pennello, donde il nome. I periteci con gli aschi si sviluppano solo in condizioni speciali, per es., quando il substrato è secco ed esaurito. Il genere comprende circa 100 specie, di solito saprofite. P. crustaceum e altre specie, dette muffe ...
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Processo di degradazione anaerobica del glucosio ad acido lattico (detto anche ciclo di Embden-Meyerhof), caratteristicamente legato alla produzione di energia sotto forma di ATP. Questo tipo di demolizione [...] Nella g. si ha un’ossidoriduzione interna, per cui lo stato di ossidazione del prodotto è lo stesso di quello del substrato. L’equazione generale bilanciata della g. è data da: C6H12O6+2Pi+2ADP→
→2CH3CHOHCOOH+2ATP+2H2O
avendo indicato con Pi i gruppi ...
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tessera
Vittorio Ingegnoli
Termine che, nello studio del paesaggio, può assumere accezioni leggermente diverse. Lo studio del paesaggio ha necessità di fare riferimento agli elementi che lo costituiscono. [...] , allora la tessera viene definita come l’elemento più piccolo di tale mosaico, con caratteristiche di omogeneità di substrato geopedologico e di copertura vegetale o di uso reale del suolo. Se invece il riferimento teorico concettuale relativo al ...
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Genere (Saccharomyces) di Funghi Ascomiceti della famiglia Saccaromicetacee, caratterizzati da cellule rotonde, ovali o allungate, che si moltiplicano per gemmazione, producendo talora forme filamentose [...] vegetale (in particolare, frutti maturi, nettari di fiori, essudati zuccherini di tessuti vegetali), che costituiscono il substrato ideale per il loro sviluppo. Per le loro particolari proprietà fisiologiche varie specie hanno larga utilizzazione ...
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Anatomia
Ogni terminazione nervosa, connessa con una fibra nervosa efferente, che trasmette gli impulsi nervosi al tessuto (muscolare, ghiandolare) nel cui intimo è dislocata, determinandone l’attivazione; [...] sostanza che si lega reversibilmente a un enzima allosterico su di un sito di legame diverso da quello del substrato (sito allosterico). Generalmente gli e. sono sostanze a basso peso molecolare (ioni mono- e bivalenti, zuccheri fosforilati ecc.) che ...
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biofilm
Sottile pellicola di microrganismi adesa a un supporto solido inerte immerso in un mezzo liquido di crescita. Alla fine degli anni Novanta del secolo scorso si è compreso che la crescita detta [...] ) rappresenta un artefatto, e che il tipo di crescita prevalente negli ambienti naturali è quello sessile (fissato a un substrato). Quando l’apporto di nutrienti è limitato, i biofilm tendono ad aderire a supporti solidi restando così stabilmente all ...
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Mitocondri
Ersilia Marra
Il termine mitocondrio fu adottato da Carl Benda per la prima volta nel 1898 e deriva da due parole greche, mítos 'filo', e cóndrion 'piccolo grano'. Il mitocondrio è stato [...] nel citoplasma hanno luogo vie metaboliche che producono intermedi del ciclo che, entrando nei mitocondri, saranno a loro volta substrati per le reazioni del ciclo stesso. Dunque, la funzionalità del ciclo citrico si basa su un delicato equilibrio ...
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geni adattativi e geni costitutivi
Guido Modiano
Nei Procarioti e negli Eucarioti unicellulari si definiscono adattativi i geni la cui espressione dipende dalle circostanze ambientali in cui si trova [...] una sostanza utile alla cellula attraverso la degradazione di un substrato specifico. Evidentemente quindi, se il dato substrato è assente, questi enzimi risultano inutili. Il substrato è detto induttore poiché induce l’espressione del gene che ...
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Fenomeno dovuto a una causa ben determinata e che si manifesta con aspetti che lo caratterizzano qualitativamente e quantitativamente in modo inequivocabile.
Biologia
In biochimica, effetto Bohr, proprietà [...] eterotropo, influenza di un attivatore o di un inibitore sul legame del substrato al suo enzima; effetto omotropo, capacità di una molecola (quasi sempre il substrato) di indurre modificazioni conformazionali su di un enzima tali da favorire il ...
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substrato
s. m. – Variante di sostrato. In biologia (dove la forma sostrato è più rara, come in genere nel linguaggio scient.) il termine ha varî sign., tra i quali in partic.: base o sostegno su cui una pianta o un animale sessile sono fissati;...
criptismo
s. m. [der. di criptico1]. – In biologia, fenomeno (detto anche mimetismo criptico) per cui un organismo mostra una colorazione, una forma o un disegno che lo rendono simile al substrato su cui vive e che servono (così almeno si...