Col termine burocratese si indicano, con accezione negativa, lo stile comunicativo e il linguaggio inutilmente complicato utilizzati da amministrazioni e istituzioni pubbliche nelle comunicazioni (prevalentemente [...] , verbi), costruiti coi suffissi -are (con o senza complemento diretto: contravvenzionare, defezionare, disdettare, incentivare, relazionare, attergare, dimissionare) e soprattutto -izzare (diderivazione francese): monopolizzare, ospedalizzare ...
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Gli aggettivi di relazione (o relazionali) sono un particolare tipo di aggettivi denominali (cioè derivati da nomi). La loro peculiarità risiede nel fatto che non denotano proprietà, ma indicano entità [...] ; strutturalismo → strutturalista; ecc.).
Inoltre, gli aggettivi relazionali possono essere anche derivati a partire da nomi propri (sia di persona che di luogo). In questo caso, il suffisso più produttivo è -(i)ano (cfr. Cristo → cristiano; (San ...
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Con il termine walser (contrazione di Walliser «vallesano») si intendono sia le popolazioni alemanniche emigrate in epoca medievale dal Vallese (Svizzera), e poi stabilitesi in numerose colonie lungo tutte [...] (di diretta derivazione vallesana, come quelle italiane) e secondarie (le più orientali, frutto didi Issime presenta inediti fenomeni di assimilazione per i quali il suffissodi caso influenza la forma dei suffissidi numero e di eventuali suffissi ...
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La categoria dei nomi di massa, presente in molte lingue del mondo, è costituita da ➔ nomi che presentano diverse proprietà, in particolare:
(a) indicano tipicamente sostanze o materie anziché individui;
(b) [...] qualsiasi quantità di troppe qualità di vino] sto male.
I nomi di massa non possono fungere da base diderivazione nella stessa Synthese» 174, pp. 99-149.
Grandi, Nicola (1998), Sui suffissi diminutivi, «Lingua e stile» 33, pp. 627-653.
Jackendoff, ...
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Con alterazione si designa il fenomeno, riconducibile alla ➔ formazione delle parole, per cui un affisso modifica una parola senza mutarne né la categoria grammaticale né le proprietà denotative essenziali. [...] suffisso estremamente produttivo -mente non ammettono ulteriori derivazioni, il che riduce fortemente il numero potenziale di alterati avverbiali. Si noti inoltre che gli alterati in generale si prestano raramente a operare come basi diderivazione ...
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I diminutivi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) per derivazione il cui significato è genericamente attenuativo. L’attenuazione ha esiti diversi a seconda della base diderivazione. Rainer (1990: [...] Il valore diminutivo è invece chiaro nei derivati che denotano piccoli di animali: aquilotto, leprotto, lupacchiotto, orsacchiotto, tigrotto.
Una restrizione semantica generale per l’impiego dei suffissi diminutivi è che le basi (nominali) possibili ...
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La formazione delle parole riguarda l’insieme dei meccanismi e dei procedimenti di cui una lingua si serve per costruire parole (dette più tecnicamente lessemi), e permette quindi il continuo arricchimento [...] ➔ affissi a una parola esistente o tramite la combinazione di due parole. Nel primo caso si parla di ➔ derivazione, che avviene principalmente tramite ➔ suffissi o ➔ prefissi, e marginalmente tramite la parasintesi (➔ parasintetici), nel secondo caso ...
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Il termine agente è spesso usato in linguistica in modelli e per scopi diversi: basti ricordare il complemento di agente della grammatica tradizionale o il ruolo semantico dell’agente nella teoria dei [...] dello stesso procedimento, sono gli esiti italiani della combinazione di due suffissi latini, -arius e il diminutivo -olus: da qui sono derivati alcuni classici nomi di mestieri (boscaiolo, barcaiolo, pizzaiolo) con qualche propensione più recente ...
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I deonomastici (o deonimici; La Stella 1982; Schweickard 2002-) sono lessemi formati a partire da nomi propri. Possono essere di vari tipi secondo la base diderivazione (anche detta eponimo): si chiamano [...] .
L’effetto di molti derivati è scherzoso e lo si può ottenere usando come base diderivazione sia il nome etimologicamente affini, sono da considerare da un punto di vista sincronico due suffissi differenti. Infatti, «[s]e […] dopo consonanti ...
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I suffissi sono ➔ affissi (tecnicamente, morfi legati), cioè elementi non liberi con funzione flessiva oppure derivazionale che nel formare una parola si aggiungono alla parte finale di una radice o di [...] nome, da un aggettivo un nome, un verbo o un avverbio. Gli avverbi non si prestano di norma a essere basi diderivazione (ma cfr. sotto).
Per quanto riguarda la suffissazione che non determina un cambiamento nella parte del discorso, solo nei nomi i ...
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suffisso
s. m. [dal lat. suffixus «attaccato sotto», part. pass. di suffigĕre: v. suffiggere]. – 1. In linguistica, elemento formativo di una parola, con funzioni di derivazione e di determinazione morfologica e semantica, costituito da uno...
derivazione1
derivazióne1 s. f. [dal lat. derivatio -onis, der. di derivare «derivare1»]. – 1. L’atto, l’operazione, il fatto di derivare o di essere derivato, e il modo o il processo attraverso cui si deriva (nel sign. trans. e intr. di derivare1):...