Manifestazione fonica non riconducibile alle strutture fonematiche e morfematiche proprie di una data lingua, dotata di valore olofrastico (per es., nell’ambiente linguistico italiano, uffa, mah, bah); [...] come equivalente di onomatopeico, per definire l’origine di vocaboli che suscitano per onomatopea l’immagine non di un suono o rumore ma di fatti visivi, di condizioni astratte ecc. (per es. ghirigoro, goffo).
Nell’analisi dei testi letterari ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] ni› e ‹li›, mentre i digrammi ‹gn› (o ‹ngn(i)› se il suono è percepito come lungo) e ‹gl› (o ‹lgl(i)›) compaiono dall’VIII ›, ‹chu› a vantaggio di ‹ca›, ‹co›, ‹cu› per il suono velare /k/ (sulla grafia di Boccaccio cfr. Manni 2003).
Le scritture ...
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I suoni fricativi, detti anche spiranti o costrittivi, sono prodotti mediante un rilevante restringimento del canale orale: gli organi articolatori si avvicinano senza pervenire ad una chiusura totale. [...] in corpo di parola che al confine tra parole: per es., la sciarpa → [laˈʃːarpa].
Tra i dialetti, la gamma dei suoni fricativi derivati da processi di allofonia è ampia. Nel toscano vi sono varianti fricative estranee all’italiano, come [ɸ θ x/h] o ...
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Come si analizza il segnale acustico
La fonetica acustica è lo studio dei segnali acustici complessi diretto a scomporli nelle loro componenti semplici. Essa si serve principalmente della spettrografia, [...] Per restare all’esempio della chitarra, se si mettono in vibrazione contemporaneamente due corde, si continuerà a sentire un singolo suono, diverso da quello prodotto dalla vibrazione dell’una o dell’altra corda. La ragione è che le onde sonore hanno ...
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LESSICOLOGIA
Mario Alinei
. Differenziatasi dalla lessicografia nel corso di questo secolo, la l. si è sviluppata soprattutto come studio della struttura e della storia del lessico, in opposizione alla [...] altri tratti che rivestono le altre funzioni. Il dominio del cavallo, per es., si compone di sistemi come 'movimenti del c.', 'suoni del c.', 'parti del corpo del c.', 'malattie del c.', 'bardatura del c.', 'veicoli a c.', 'guidatori di veicoli a c ...
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SECONDA CONIUGAZIONE
La seconda coniugazione comprende tutti i verbi il cui infinito termina in -ere.
Appartiene a questo gruppo la maggior parte dei verbi della seconda e della terza coniugazione latina.
• [...] di gelato) ▶ stringo (con g di gatto)
Nel verbo cuocere si conserva sempre la stessa pronuncia della c; per rendere questo suono, nella grafia si aggiunge una i ➔diacritica
cuocere ▶ cuocio, che io cuocia
• I verbi in -cere mantengono la stessa ...
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Sesta lettera dell’alfabeto greco comune più antico, indica la semivocale u̯ e ha la forma o [. Dapprima denominata con il nome dell’originaria lettera fenicia u̯àu, fu poi, considerato il suo aspetto [...] generalmente il segno ma lo adoperano per la labiodentale spirante sorda f.
In fonologia greca, si chiama d. anche il suono della semivocale u̯. Questa è documentata per quasi tutti i dialetti del greco antico, ma tende in genere a scomparire ...
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semiconsonante In linguistica, semivocale che precede una vocale e costituisce con questa un dittongo ascendente.
La lingua italiana possiede due s., che hanno nel sistema fonematico una posizione autonoma [...] la lettera j (i lungo) ma se ne è fatto un uso incoerente, applicandola a rappresentare i̯ soltanto nei casi in cui questo suono si poteva avere già in latino, cioè tra vocali (es., gajo ‹ġàio›) o in principio di parola (es., jattura ‹iattùra›), non ...
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Linguistica
I. sillabica Il variare dell’altezza della voce nella pronunzia di una sillaba, in sostanza una forma particolare d’accento. L’i. interessa solo i componenti sillabici nella cui articolazione [...] con uno strumento, quando esse indichino il tono in cui cantare un pezzo musicale.
Nella pratica dell’esecuzione, proprietà del suono emesso esattamente all’altezza dovuta.
Frase iniziale d’un salmo, o d’una parte della Messa (Gloria in excelsis Deo ...
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Nona lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma primitiva della lettera i nell’alfabeto fenicio era ✂ e il suo valore fonetico era quello di un i semiconsonante. La forma si venne via via semplificando: [...] in tutto il resto (in tedesco, per es., bitten «pregare» e bieten «offrire»).
Come semiconsonante l’i italiano non ha un suono nettamente differenziato dall’i vocale come l’j del tedesco e d’altre lingue. In italiano l’opposizione tra i due fonemi ...
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suono
suòno (poet. o pop. sòno) s. m. [lat. sŏnus]. – 1. La causa delle sensazioni acustiche, consistente in vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque), che possono essere eccitate in esso o ad esso trasmesse...
suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). – 1. intr. (aus. avere) a. Produrre,...