Diciottesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Origini
Le sue origini sono controverse: non si sa con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci avessero presa a modello per la lettera da [...] t, k nella stessa posizione, è pronunciata per lo più come sorda lene: l’s, per es., di buonasera, naso, viso, prende un suono intermedio tra quello sordo e quello sonoro, ma la pronuncia un po’ più o un po’ meno sonorizzata non ha conseguenze nella ...
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Si dice di sistemi o fenomeni governati o associati a equazioni n.; un sistema n. è un sistema dinamico la cui evoluzione è regolata da equazioni n. nelle variabili che ne definiscono lo stato.
Elettronica
In [...] esempio il caos deterministico (➔ caos), i solitoni (➔ solitone), i fenomeni dell’ottica n. e dell’acustica n. (➔ ottica; suono).
Matematica
La trattazione di quei fenomeni in cui, non valendo un ‘principio di sovrapposizione’, non sono direttamente ...
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Stabilità
Corrado Mascia
Uno degli aspetti fondamentali del mondo naturale è la sua potenzialità di trasformazione; è proprio l'evolvere degli oggetti che permette all'uomo di percepire lo scorrere [...] risultato finale della sovrapposizione dei singoli elementi. Si tratta, in sostanza, di determinare il suono di ogni singolo strumento a partire dal suono dell'intera orchestra. Nel caso infinito-dimensionale, la condizione di s. dello spettro, detta ...
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soglia
sòglia [Der. del lat. solea "pianta del piede, suola delle scarpe", in quanto propr. indicante la lastra di pietra, rialzata, su cui si poggia il piede o la scarpa nel varcare una porta, donde [...] determinato stimolo sensoriale perché se ne abbia la percezione; ne sono esempi la s. di udibilità e di dolore per i suoni (v. oltre) e la s. d'intensità che una corrente elettrica deve superare per stimolare efficacemente un nervo. ◆ [ACS] [FME] S ...
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Segno alfabetico (i lungo, raro iod, ant. iota) che non costituisce una lettera a sé dell’alfabeto latino, ma è una variante grafica della i, introdotta nella scrittura latina medievale come forma allungata [...] (1524), L. Meigret in Francia (1542) furono i primi a servirsi delle due varianti grafiche per rappresentare due suoni differenti, riservando l’j alla funzione consonantica o semiconsonantica. Le loro proposte ebbero successo solo dal 17° sec. in ...
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quarto
quarto [agg. e s.m. Der. del lat. quartus, da quattuor "quattro"] [ASF] Nome della due fasi lunari corrispondenti alla quadratura (ortogonalità della congiungente Terra-Luna rispetto alla congiungente [...] /2 rad, che in ogni modo corrispondono allo sfasamento per un percorso pari a un q. di lunghezza d'onda). ◆ [FBT] Q. suono: particolare modo del propagarsi di onde elastiche nell'elio superfluido: v. elio liquido: II 396 d. ◆ [ELT] Antenna in (o a) q ...
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Dodicesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
In italiano, come nelle altre lingue la m rappresenta, la nasale bilabiale: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come [...] , conservare alla m della scrittura il suo ordinario suono bilabiale, senza assimilarla per il punto di articolazione la segue. La n invece, che va sempre soggetta a tale assimilazione, ha suono bilabiale, quando è seguita da p o da b o da m; la ...
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tromba musica Strumento a fiato, d’ottone, a bocchino, in uso con forme diverse fin dall’antichità più remota per segnali e quindi, a partire dal Rinascimento, come strumento musicale artistico. I perfezionamenti [...] strumento ad arco, fornito di una o più corde di budello poggianti su un ponticello e tese su un lungo manico; aveva un suono piuttosto forte ed era adoperata a volte per segnali. Apparve ancora nel 18° sec., in un concerto di A. Vivaldi. anatomia Lo ...
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Ottava lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Nell’alfabeto fenicio indicava la spirante kh, in quello greco primitivo la spirante laringale h, rappresentata in seguito dallo spirito aspro (‛); la [...] .
L’italiano non possiede un fonema h, come non lo possiedono le altre lingue romanze. Non ha rilievo il fatto che un suono h ricorra in alcune interiezioni o si trovi in questo o quel dialetto; anche il cosiddetto c aspirato fiorentino non è un ...
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laser
Giuditta Parolini
L’invenzione bizzarra diventata una grande risorsa tecnologica
Come i danzatori di un corpo di ballo seguono lo stesso ritmo, così i fotoni – le particelle di luce emesse da [...] comune lampada a incandescenza, e la luce laser esiste all’incirca la stessa differenza che c’è tra un rumore e un suono, se pensiamo al suono come a un fenomeno ordinato e coerente e al rumore come al suo contrario. Ai nostri occhi la luce del Sole ...
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suono
suòno (poet. o pop. sòno) s. m. [lat. sŏnus]. – 1. La causa delle sensazioni acustiche, consistente in vibrazioni di un mezzo (per lo più l’aria, ma anche mezzi elastici qualunque), che possono essere eccitate in esso o ad esso trasmesse...
suonare
(ant. o region. sonare) v. intr. e tr. [lat. sŏnare, der. di sŏnus «suono»] (io suòno, ecc.; fuori d’accento, sono in uso sia le forme con -o- sia quelle con -uo-, che sono ormai le più comuni). – 1. intr. (aus. avere) a. Produrre,...