L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] con una struttura sintattica interna (ad es., un ➔ superlativo analitico: il più bello), l’unica collocazione possibile la possibilità di formare una costruzione di participio assoluto (24 b.) (➔ assolute, strutture) e di riferirsi, con funzione di ...
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Gli avverbi di quantità sono ➔ avverbi che esprimono in modo indefinito una quantità, sia essa numerabile o no. Essi aggiungono all’elemento che modificano un’informazione concernente la misura di una [...] sinonimo di «molto» e viene usato per creare il ➔ superlativo degli aggettivi: una donna assai bella; questa città mi piace ha però finito con l’acquistare valore negativo anche nell’uso assoluto: – Ti ho disturbato? – Affatto [«per niente»].
Un ...
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La pubblicità, in tutte le sue forme (su manifesti, nei giornali, in radio e televisione), è uno dei tipi testuali che più influenzano l’italiano comune, con coniazione di ➔ neologismi e prestito di parole, [...] di farlo per te; la Coop sei tu.
Tipiche sono anche l’utilizzazione di forme assolute di comparativo e di ➔ superlativo (il massimo; il meglio; l’assoluto; linea più) e la funzione avverbiale dell’aggettivo (bevi genuino; lava pulito; vesti giovane ...
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linguistica In grammatica, proposizione (o frase) r., quella che si riferisce a un elemento di un’altra proposizione dalla quale è retta; pronomi e aggettivi pronominali r., avverbi r., congiunzioni r. [...] hanno duplice funzione semantica e sintattica, indefinita e insieme r. (chiunque, qualunque, dovunque ecc.); superlativo r. (contrapposto ad assoluto), forma aggettivale che esprime un rapporto di superiorità limitato a due o più elementi di una ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] (forse il 12-13%); e i valori in assoluto e in proporzione aumentano enormemente nel Cinquecento. In buona 245-280). Nella biblioteca di apparato i libri erano tutti "belli in superlativo grado" e scritti "a penna"; ma "in alia bibliotheca" vi era ...
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Sport e comunicazione nella società moderna
Fabio Rossi
Antonio Ghirelli
Aldo Grasso
Fabio Ciotti
La lingua dello sport
di Fabio Rossi
Perché milioni di lettori, anche semicolti, comprendono e usano [...] , superportiere. Numerosi anche gli altri superlativi: classicissima, finalissima, (s)marcatissimo. il Corriere dello Sport, di cui è direttore Giorgio Tosatti, stabilisce il record assoluto di vendite con 1.695.966 copie, quasi 300.000 in più del suo ...
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che (cong. e pron.)
Aldo Duro
La presenza in D. di questa voce grammaticale supera le 12.000 occorrenze, se nel calcolo si includono il Fiore e il Detto. La sua stessa altissima frequenza toglie ogni [...] assai più che persa (If VII 103); o, in senso assoluto, per stabilire una gradazione rispetto a una qualità: in forma più i' posso il metto da l'un canto (Fiore CVI 11); e, con superlativo relativo, el più ch'i' posso lor fuggo davanti (cvll 5); ma 'l ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. L'eredita preimperiale
Chen Qiyun
L'eredità preimperiale
La Cina è un paese le cui grandi diversità regionali (da un punto di vista orografico, meteorologico, [...] analisi, soltanto il Cielo è privo d'imperfezioni e realmente superlativo, e soltanto il Cielo (non i genitori e neppure il .).
Yang Zhu divenne celebre come sostenitore della tesi dell'assoluto amore di sé, in opposizione all'amore universale dei ...
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oc (oco)
Pier Vincenzo Mengaldo.
È in D. che si trovano le prime attestazioni compatte, non solo italiane, di ‛ lingua d'oc ' e simili (oc deriva da hoc è vale in prov. antico " sì ") nel senso di " [...] doctores sono quelli che primitus hanno poetato altamente, usando il volgare provenzale; dove antiquiores ha certamente valore superlativo (più antichi in assoluto e non più antichi di lui Peire), e il dato si combina del resto bene coi centocinquant ...
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Scienza greco-romana. Filosofia della Natura nella Tarda Antichita
Christian Wildberg
Filosofia della Natura
Durante la Tarda Antichità (200 ca.-700 d.C.) l’Impero romano e i paesi vicini subirono [...] leggermente inferiore incontriamo filosofi che meritano un epiteto di grado superlativo: Porfirio, Damascio, Siriano e Alessandro di Afrodisia. Il relativista; Stratone pensava invece allo spazio come assoluto, vale a dire a un vuoto potenziale ...
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superlativo
agg. [dal lat. tardo superlativus, der. di superferre «portare in alto», part. pass. superlatus]. – 1. Altissimo, sommo, eminente: tutte queste qualità egli le possiede in grado s.; è di una bellezza, di una bontà s.; è furbo in...
assoluto2
assoluto2 agg. [dal lat. absolutus, part. pass. di absolvĕre «sciogliere»]. – 1. Libero da qualsiasi limitazione, restrizione o condizione (contrapp. quindi a relativo): potere a.; libertà a.; volontà a.; giudizî troppo a., perentorî,...