DELLA VALLE, Claudio
Marina Caffiero
Sono assai scarse le notizie sul suo conto, eccezion fatta per gli anni 1796-99. Romano, nato probabilmente fra il 1755 e il 1765, di condizione abbastanza agiata [...] con cui i Francesi avevano mantenuto sul trono "il tiranno del Campidoglio", lasciando "intatto il nido della impostura e della superstizione ... e la ruina della Francia e dell'Italia" (p. 45). Il D. sollecitava francamente i Francesi - come pure ...
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BAROZZI, Francesco
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Nacque a Candia il 9 ag. 1537 da Iacopo, nobile veneziano, e da Fiordiligi di Nicolò Dorro, di Rettimo. Ebbe come maestro di latino e greco Andrea Doni; più tardi frequentò lo [...] e insegnato ad altri - il figlio, la figlia e il genero Daniele Malipiero, processato e condannato con lui - varie superstizioni e sortilegi Così, aveva evocato nel territorio di Rettimo uno spirito in forma di fanciulla, e gli aveva chiesto "le ...
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IMBONATI, Giuseppe Maria
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Milano il 4 luglio 1688 da Giovanni Andrea (1642-1726), conte, e da Marianna Peri.
La famiglia era antica in Como, dove vari suoi [...] storici, filosofici, morali e di costume del più vario genere: da "i motivi del ridere" a s. Ambrogio, dal sonno alla superstizione o alla guerra, sempre però in chiave di ossequio al legittimo governo e al conte di Firmian (vedi la tavola fuori ...
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BALDI, Camillo
Mario Tronti
Figlio di Pietro Maria, insegnante per ventisei anni di filosofia e di medicina, nacque a Bologna nel 1550. Intraprese gli studi letterari, passando poi alla filosofia e [...] a tale, che a suo dispetto il facciate cristiano ... Ma voi altri avete ragione, che se non vi servite di questa superstizione ad offuscar gli intelletti della gioventù, si tornerebbe a filosofare con l'antica libertà, e voi correreste il rischio di ...
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MANZINI, Vincenzo
Alberto Berardi
Nacque a Udine, il 20 ag. 1872, da Giuseppe e da Angelina Corner. Compì gli studi universitari a Ferrara dove si laureò in giurisprudenza. Avvocato penalista (iscritto [...] difesa degli ebrei, spesa dal M. nella sua trattatistica giuridica sugli omicidi rituali nella storia del diritto penale (La superstizione omicida e i sacrifici umani, con particolare riguardo alle accuse contro gli ebrei, Torino 1925; 2ª ed., Padova ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] contro la credulità del volgo, arroccandosi nella fiducia che il "vivere nella vera Chiesa è il solo rimedio contro la superstizione" (Tutte le opere, I, p. 867).
Il distacco del Saggio dall'ottimismo provvidenziale e apologetico della Storia della ...
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BIANCHI, Isidoro
Franco Venturi
Nacque a Cremona nel 1731 e venne battezzato col nome di Pietro Martire. Suo padre era sarto e la famiglia povera. Frequentò le scuole dei gesuiti e si accese "d'una [...] . Questo gruppo lottò contemporaneamente con grande energia e abilità contro la tradizione scolastica, l'ignoranza e la superstizione, ispirandosi ai Maurini, a Muratori e al regalismo tanucciano. Ebbero come organo gli Opuscoli di autori siciliani ...
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LA FARINA, Giuseppe
Antonino Checco
Nacque a Messina il 20 luglio 1815 da Carmelo e da Anna Muratori. Sulla sua formazione esercitarono un peso fondamentale la temperie politico-culturale cittadina, [...] popolare e di suscitatore di passioni e di eroi positivi; la "coscienza" quale emancipazione dal fatalismo, dalla superstizione, dallo scetticismo, dal conflitto tra autorità e libertà. Ne discendevano la predilezione per il "teatro come scuola ...
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CORIO, Lodovico
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 28 apr. 1847, unico figlio maschio di Angelo e di Paola Fumagalli. Di recente immigrazione a Milano, come del resto i suoinumerosi familiari: il [...] in "teppa"; ed erano gli ambienti della miseria estrema ed abbrutita, del vizio, della delinquenza, della superstizione. A questo microcosmo separato e contrapposto, portatore di una cultura diversa, egli guardava con criteri sociologici ed ...
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BARLAAM Calabro
Salvatore Impellizzeri
Nacque a Seminara (Reggio di Calabria) sul finire del sec. XIII, probabilmente verso il 1290. Il nome Barlaam par che sia quello assunto in religione, ma non è [...] chiamavano i seguaci di tal metodo) provocarono gli attacchi ironici di B., che vedeva nell'esicasmo una grossolana superstizione, i cui seguaci designò con lo sprezzante appellativo di ??? (umbilicanimi). Ma la controversia ben presto si allargò sul ...
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superstizione
superstizióne s. f. [dal lat. superstitio -onis, comp. di super- e tema di stare «stare»]. – Insieme di credenze o pratiche rituali dettate da ignoranza, frutto di errore, di convinzioni sorpassate, di atteggiamenti irrazionali:...
superstizioso
superstizióso agg. [dal lat. superstitiosus, der. di superstitio -onis «superstizione»]. – Che accetta e segue credenze e pratiche che costituiscono superstizione: è un uomo s.; gente s.; non devi essere così s.!; la magia di...