Superficie piana, talvolta a livello del suolo, più spesso elevata, su cui si compiono sacrifici (semplici offerte o immolazioni di vittime) alla divinità. È compreso nel numero delle installazioni rituali [...] il rivestimento decorativo fisso. Può essere sormontato dal ciborio (➔). Dopo il Concilio di Trento, sull’a. è posto il tabernacolo eucaristico: di forme via via più complesse, spesso in forma di piccolo tempio, di dimensioni a volte monumentali (fig ...
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VASI
Luigi GIAMBENE
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. L'industria dei vasi, in pietra, in metallo, ma sopra tutto in argilla, ha nell'antichità un'importanza assai grande, non solo per la copia dei prodotti fabbricati e pervenuti [...] dei Riti, 31 agosto 1867).
In senso più largo vanno considerati come sacri i vasetti per gli oli sacri e il tabernacolo. Questo, così per la forma come per la materia permette grande varietà; però si prescrive che sia costruito artisticamente, chiuso ...
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PASTORALE
D. Thurre
Il termine p. designa in generale il bastone del vescovo o dell'abate e rappresenta un'insegna del potere ecclesiastico, nella letteratura medievale spesso in associazione con la [...] con le mani velate, aggiungendo che talvolta il p. stesso aveva funzione di tabernacolo (una vetrata della cattedrale di Tournai mostra infatti un p.-tabernacolo).In epoca gotica si assiste a un'accentuazione dei motivi decorativi; l'estetica del ...
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Amiatinus, Codex
L. Speciale
Manoscritto decorato della Bibbia, di origine inglese, appartenuto alla basilica romana di S. Pietro; databile ante 716, venne probabilmente realizzato verso la fine del [...] di una rilegatura ottocentesca, sono raccolte insieme al ritratto del profeta Esdra una schematica rappresentazione del Tabernacolo del tempio di Gerusalemme e tre diagrammi che riportano la divisione della compagine vetero e neotestamentaria secondo ...
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Sacramento centrale del cristianesimo, che da un lato commemora e, secondo la dottrina cattolica e di altre confessioni cristiane, rinnova il sacrificio di Gesù Cristo, e, dall’altro, attua la comunione [...] intensificarono le precauzioni per la custodia; caratteristiche del Medioevo furono vasi in forma di colomba, gli armadi murali e i tabernacoli, che in Italia appaiono nel 14° sec. ma sull’altare furono collocati solo nel 16° secolo. Il Concilio di ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] norma un libro appoggiato sul grembo (allusione al Verbo fatto carne). In alcuni casi l'identificazione di M. come tabernacolo di Cristo è visualizzata ponendo direttamente la Vergine sotto un ciborio, come in un affresco staccato di Nardo di Cione ...
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BERLENDIS, Giulio
Gino Benzoni
Nacque ad Alzano, presso Bergamo, il 23 genn. 1616 da Nicolò di Giacomo, ed appartenne ad una famiglia, quella dei Berlendis o Berlendi, della nobiltà bergamasca, finanziariamente [...] 'ecclesiastiche fontioni". Né il B. badava a spese pur di abbellirla all'interno: le donò, fra l'altro, nel 1669 un tabernacolo di marmi preziosi e policromi, ornato di statuette e fregi di bronzo, tuttora posto sull'altare del Santissimo; e nel 1684 ...
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GUILLAUME de Marcillat
Monica Grasso
Nacque a La Châtre nel Berry, nella diocesi francese di Bourges, da Pietro di Marcillat. È ignota la data di nascita, posta convenzionalmente nel 1468-70, poiché [...] beato Ugolino Zeffirini, ricordate nei registri contabili negli anni 1516-18 e oggi scomparse. È perduto anche il tabernacolo dipinto per Valerio Passerini, fratello del cardinale, e destinato ad accogliere una Madonna venerata nel duomo di Cortona ...
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GALLERANI, Andrea (Andrea da Siena)
Carla Zarrilli
Figlio di Ghezzolino, come attesta una glossa del 1437 apposta nel manoscritto trecentesco contenente la sua più antica biografia (Siena, Biblioteca [...] misticismo senese, è attestata da una iconografia particolarmente ricca e duratura. L'opera più antica a lui dedicata è un tabernacolo a due sportelli (Pinacoteca nazionale di Siena, inv. n. 5) datato non oltre l'ultimo decennio del XIII secolo. Alla ...
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CIPELLI (Cipello), Gian Giacomo
Roberto Ricciardi
Nacque, nel 1484 a Maleo, in provincia di Milano, da Antonio, membro di una famiglia illustre e agiata.
Si ricorda che nel 1339 un Nicolò Cipelli lasciò [...] pianeta intessuti d'oro, un pallio d'altare, un frammento della sacra spina, per custodire il quale il C. ordinò un tabernacolo marmoreo. Nel 1535 Francesco I chiamò il C, in Francia con il titolo tolo, di elemosiniere privato. Prima di partire egli ...
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tabernacolo
tabernàcolo s. m. [dal lat. tabernacŭlum, der. di taberna «baracca fatta di tavole di legno, bottega»]. – 1. a. Presso gli antichi Romani, tenda, attendamento militare; in partic., la tenda costruita, secondo precise norme rituali...
ciborio
cibòrio s. m. [dal lat. ciborium, gr. κιβώριον «ricettacolo fruttifero della fava egiziana, e coppa che ne ricordava la forma»; nell’uso eccles. «ciborio, tabernacolo»]. – 1. Tabernacolo marmoreo costituito da una copertura di varia...