MENGARDI, Giambattista
Valerio Vernesi
– Nacque a Padova il 7 ott. 1738 da Girolamo e da Vittoria Bonafina.
Personalità di primo piano della cultura veneta del Settecento, il M. superò i confini della [...] composte realizzazioni pittoriche, fedeli – tanto nella costruzione spaziale quanto nell’interpretazione sentimentale – a un gusto tardobarocco, solo in parte animato da espedienti tiepoleschi e invece carico di insistenti grafismi, destinati a ...
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FERRIGNO, Francesco
Gaetano Bongiovanni
Nacque nel 1686 a Trapani da Mario e da una Elisabetta. Sullo scadere del XVII secolo insieme alla famiglia si trasferì a Palermo dove intraprese studi ecclesiastici. [...] di redigere le relazioni conclusive dei lavori in questa chiesa la cui facciata presenta un gusto decisamente significativo per il tardo-barocco. Insieme al campanile di S. Matteo, la facciata della chiesa dei Tre Re costituisce una delle principali ...
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NUVOLONE, Giuseppe
Francesco Frangi
NUVOLONE, Giuseppe. – Figlio di Panfilo e di sua moglie Isabella, nacque nel 1619 a Milano. Come il fratello Carlo Francesco fu spesso ricordato nei documenti in [...] contribuì di fatto a tracciare, ferme restando le peculiarità dei singoli orientamenti di stile, il percorso del tardobarocco milanese. Una vicenda segnata peraltro, nel suo complesso, da una sostanziale continuità con la traiettoria intrapresa ...
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MARTINELLI, Vincenzo
Ombretta Bergomi
Nacque a Bologna il 20 luglio 1737 da Giovan Battista e da Maria Maddalena Menghini. Il 18 genn. 1748 rimase orfano di padre e prese a frequentare lo studio del [...] seconda metà del Settecento. Durante la lunga carriera fu sensibile al mutare del sentire artistico, dal tardobarocco al neoclassicismo, rilevabile nell’abbondante produzione, sempre stilisticamente aggiornata e di alta qualità. Dipinse a fresco ...
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TREVISANI, Angelo
Andrea Polati
– Nacque intorno al 1669 presumibilmente a Venezia, anche se mancano i necessari riscontri documentari. La prima notizia che lo riguarda risale al 1687, quando «Anzoletto [...] si registra un mutamento del registro luministico. Non più, quindi, un’intonazione chiaroscurale fedele a posizioni del tardobarocco veneziano, ma caratterizzata piuttosto da violenti contrasti, tipici di artisti come Piazzetta e il giovane Tiepolo ...
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NENCIONI, Dionisio
Giuseppe Rago
NENCIONI, Dionisio (Dionisio di Bartolomeo). – Scarse risultano le notizie biografiche relative a questo architetto e ingegnere, figlio di Bartolomeo, nato a Firenze [...] in certi casi prescinde, in certi altri si contamina con l’avvio al barocco napoletano di Cosimo Fanzago. L’angelo nel timpano, che ritorna nel repertorio tardobarocco dei Lazzari, è in realtà antico tema fiorentino, come testimoniato dai timpani ...
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CIOCCHI (Cioci)
Stella Rudolph
Famiglia di artisti attivi a Firenze dal'secolo XVII all'inizio del secolo XIX.
Clemente, figlio di Michele, fu scultore "non del tutto da disprezzarsi" (Gaburri). Il padre [...] atrio e coro, nella navata sinistra della chiesa, documenta il gusto della maturità del maestro, di un aulico tardobarocco, analogo a quello caratteristico dei progetti di Zanobi del Rosso nella seconda metà del secolo.
Le ultime opere documentate ...
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DORI (Doria), Alessandro (Marco Antonio Alessandro)
Elisabeth Kieven
Figlio di Francesco Felice e di Francesca Borgognoni, nacque a Roma il 25 genn. 1702 da una famiglia di origine pisana.
Il padre [...] non dei più importanti. Egli restò ancorato alla tradizione dell'Accademia romana e fedele per tutta la vita a uno stile tardobarocco di impronta berniniana, senza aderire al borrominismo di moda nel terzo e quarto decennio del secolo. Dato che solo ...
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PREDA, Carlo
Odette D'Albo
PREDA, Carlo. – Figlio di Andrea e di Bianca Bianchi, nacque tra il 1651 e il 1652 a Milano, città nella quale risiedette per tutta la vita. La madre era sorella del pittore [...] , con ogni probabilità grazie all’attività nel Monferrato, terra di confine tra Liguria e domini sabaudi, alla temperie del tardobarocco genovese di Domenico Piola, Bartolomeo Guidobono e Gregorio De Ferrari, l’artista approda a un fare addolcito e ...
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SELVI, Antonio Francesco
Camilla Parisi
– Nacque a Firenze il 19 febbraio 1684 da Virgilio e da Settimia Angiola Fantechi presso la parrocchia di S. Salvatore, soppressa alla fine del XVIII secolo. [...] die Kunst am Hofe der letzten Medici (1670-1743), Monaco 1962, pp. 153-160, 122, 196, 289, 313; Gli ultimi Medici: il tardobarocco a Firenze, 1670-1743 (catal.), a cura di S. Rossen, Firenze 1974, p. 96; IV Triennale italiana della medaglia d’arte e ...
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barocco2
baròcco2 s. m. e agg. [prob. incrocio del fr. baroque (dal port. barroco «perla scaramazza») e di baroco, nome scolastico d’un tipo di sillogismo] (pl. m. -chi). – 1. a. Termine che, usato dapprima (fin dal sec. 16°) per significare...
barocchetto
barocchétto s. m. [dim. di barocco2]. – Stile architettonico del tardo barocco, con forme caratterizzate da una certa leggerezza preludente al rococò; ne sono un esempio alcune architetture del primo Settecento romano.